Amarcord: quando Craxi era in sella a una Ducati

Calda, anzi caldissima estate italiana. Ozio sui social, scroll compulsivo sognando le vacanze, quelle vere. Poi dopo pranzo ti imbatti in una foto che "così, de botto, senza senso" (citazione colta, per chi la vuol cogliere) ti fa scrollare dal torpore agostano. Sbuca infatti fuori Bettino Craxi su una Ducati.

Un'abbinata piuttosto particolare, inusuale direi, che rimanda alle tante bellissime foto che sui social sono diventate meme clamorosi (ricordate Clemente Mastella e Lenny Kravitz, oppure la recente coppia vista alle Olimpiadi di Parigi Al Bano-Snoop Dogg?).

Eppure no, Bettino Craxi in sella alla Ducati non è la creazione di una intelligenza artificiale sotto effetto di funghetti allucinogeni. L'allora primo ministro socialista andò per davvero in visita alla fabbrica Ducati a Bologna. Era il maggio del 1986 e Ducati - allora azienda in gravissime difficoltà economiche, dato che era reduce da un terrificante periodo di gestione statale, e da poco era finita sotto il controllo della Cagiva dei fratelli Castiglioni - aveva lanciato la Paso 750. Una moto fondamentale nella storia di Borgo Panigale, e non solo perché è la prima Ducati disegnata da Massimo Tamburini: è stata infatti una delle prime moto stradali ad adottare la carenatura integrale ed è anche il modello che associa definitivamente il rosso al colore ufficiale del marchio Ducati. 

Fatto sta che l'allora leader socialista si reca a Bologna per la presentazione ufficiale della moto, compiendo un gesto davvero poco consueto per i politici della Prima Repubblica di allora, molto ingessati nei comportamenti. Viene infatti immortalato mentre sale, piuttosto divertito, su una Paso, circondato da politici e manager di Ducati, visibilmente contenti della visita di Craxi.

Immagini di un'altra Italia, di altri tempi - lontanissimi da quelli di oggi. E chissà se i nostri lettori più giovani sanno chi era Craxi…