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Autostrade: l'Europa impone la rivoluzione all'Italia

Marco Gentili
di Marco Gentili il 26/07/2024 in Attualità
Autostrade: l'Europa impone la rivoluzione all'Italia
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Nel DDL Concorrenza (che oggi ha ricevuto l'ok del consiglio dei ministri) entrano le nuove norme osteggiate dai concessionari. Ecco quali sono

Dai pedaggi in autostrada ai dehors, passando per i taxi e le norme sulle `scatole nere´, è ampia la rosa di provvedimenti contenuti nel disegno di legge sulla concorrenza che oggi ha ricevuto il via libera dei consiglio dei ministri. 

Tra le principali misure contenute nel ddl, quella spinta dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, sulle concessioni autostradali, che sono state oggetto di approfondimenti anche con l'Europa e hanno richiesto diverse modifiche rispetto alle prime bozze circolate. "Per la prima volta una parte dei pedaggi non entrerà nelle casse di grandi gruppi di concessionari, anche internazionali, ma andrà allo Stato", dice il Mit in una nota, affermando che l'obiettivo di Salvini è quello di "realizzare opere pubbliche e tenere sotto controllo i pedaggi".

In attesa di capire a quanto ammonti la "parte" dei pedaggi, lo Stato riconoscerà al concessionario un canone per la manutenzione e i nuovi lavori. Argomento, questo, che potrebbe mettere in difficoltà i conti pubblici: infatti a fronte di uscite certe (il canone da versare al concessionario) lo stato incasserà entrate incerte (i pedaggi). In questa situazione, comunque, sono i concessionari - abituati da decenni di extraprofitti immotivati - a vedere calare le loro entrate, che fino a oggi corrispondevano alla totalità dei pedaggi.

La parte però più interessante del provvedimento riguarda le concessioni, che dureranno 15 anni (e non saranno più quindi rinnovabili in automatico) e verranno aggiudicate tramite bando europeo, da pubblicare due anni prima della scadenza della concessione stessa. Decade quindi uno dei pilastri del vecchio sistema concessorio. Il primo banco di prova è atteso già con la fine dell'anno: il 31 dicembre 2026 scade infatti la concessione ASTM (gruppo Gavio) della A4 Milano-Torino e delle sue diramazioni, ossia uno dei tratti autostradali più remunerativi d'Italia.

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