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Attualità

Aprilia Tuareg, primi test per il prototipo da rally raid

Carlo Pettinato
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Aprilia Tuareg, primi test per il prototipo da rally raid
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Aprilia Tuareg, primi test per il prototipo da rally raid
Aprilia Tuareg, primi test per il prototipo da rally raid

Avanza lo sviluppo della moto che riporterà il marchio veneto a correre in Africa. Nel frattempo, con Cerutti e Montanari la Tuareg torna sul podio all’italiano motorally di Umbertide, in Umbria

La moda del decennio è il deserto, la Dakar spinge e così tutto quello che vi ruota attorno si rivaluta. Comprese le endurone stradali, che con le corse nel deserto c’entrerebbero poco, ispirazione a parte. Capita però che qualche Casa si metta in testa di parteciparvi in maniera ufficiale, alle corse nel deserto, ed ecco quindi che anche le bicilindriche tornano a ruggire sulle dune dopo anni d’assenza. Oltre a Yamaha, con l’apprezzatissima Ténéré, succede che anche Aprilia decida di mettere in piedi un programma factory per portare la sua Tuareg 660 in versione rally a correre in Africa. Dopo il debutto in grande stile al Campionato Italiano Motorally con un pilota del calibro di Jacopo Cerutti, ecco che il reparto corse Aprilia, in collaborazione con la struttura esterna GCorse dei fratelli Vittoriano e Gianfranco Guareschi, ha dato alla luce un prototipo finalizzato proprio alle cose nel deserto. Questa specialissima Tuareg è sorella di quella già impegnata nel Motorally, equipaggiata con sospensioni Öhlins, scarico SC e tanto altro, ma per lei è stato sviluppato un telaio scomponibile apposito con geometrie dedicate per ottenere maggiori stabilità ed escursione delle ruote. Seguiranno ulteriori step di motore e saranno disegnati dei serbatoi supplementari per coprire le lunghe distanze delle tappe africane. Queste le parole di Cerutti al termine dei test al crossodromo “Le dune” di Riola Sardo: “Le sensazioni in sella al primo prototipo della Tuareg per il deserto sono state subito positive! C’è ancora tanto lavoro da fare, ma siamo fiduciosi in vista dei prossimi step di sviluppo perché la base di partenza a livello di ciclistica è ottima”. Gli fa eco il compagno di squadra Francesco Montanari, anche lui in corsa nel Motorally: “Il primo test con la Tuareg per le gare africane è stato fantastico: le migliorie a livello di ciclistica si avvertono subito e consentono di forzare il ritmo con più facilità, credo proprio che la direzione presa sia quella giusta.”
Jacopo Cerutti in azione a Riola Sardo sulla Tuareg 660 prototipo
Entrambi i piloti guardano insomma con grande ottimismo al futuro, che potrebbe delinearsi come una partecipazione all’Africa Eco Race, che ammette moto bicilindriche di questa cilindrata, diversamente dalla Dakar dove la cubatura è limitata a 450 cc. In quest’ottica, si prospetta una bella sfida con la Ténéré 700, che già l’anno scorso ha dimostrato di poter competere ad alto livello per la classifica assoluta in diversi eventi.  

CERUTTI E TUAREG IN TESTA AL MOTORALLY

La sfida è ad ogni moto già in atto nell’Italiano Motorally, con le due Tuareg di Cerutti e Montanari a contendere le prime posizioni alla Ténéré di Alessandro Botturi. Lo scorso fine settimana Cerutti ha collezionato un secondo e un primo posto nelle due giornate di gara a Umbertide, provincia di Perugia, mentre Montanari è stato sesto e poi ottimo terzo.  Il comasco, leader anche di campionato, riassume così il fine settimana umbro: “Peccato soltanto per la giornata del sabato: nella prima speciale avevo faticato un po’, ma nella seconda, poi annullata per il maltempo, ero riuscito a rimontare lo svantaggio e avrei potuto ottenere una vittoria che ci avrebbe fatto comodo. La domenica sono partito all’attacco, il rally prevedeva due prove speciali davvero brevi e sapevo che il margine di errore sarebbe stato minimo. Contro Botturi è stata una questione di secondi e alla fine, nonostante un errore nella seconda PS, sono riuscito a spuntarla. Il feeling con la moto e con le gomme Metzeler è stato ottimo, soprattutto al posteriore la gomma ha retto bene nonostante la potenza e ho sempre potuto contare su tanta trazione”. Le soddisfazioni in casa Aprilia non finiscono qui, con la Tuareg 660 che, in versione sostanzialmente di serie al netto delle minime modifiche necessarie per correre, è salita con Michele Pradelli sul podio anche nel Campionato Italiano GPX, dove si naviga con navigatore invece che con road book. Paolo Pettinari ha invece portato a casa due sesti posti, ma mantiene la terza posizione in classifica di campionato.

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