Attualità
20 anni di Multistrada
Arrivava sulle strade nel 2003 la Multistrada, da molti punti di vista la Ducati più importante di questo secolo. È la moto che ha portato Borgo Panigale nel nuovo millennio, rompendo negli anni più tabù di tutte: la prima Ducati moderna alta di sella, la prima col 19”, la prima senza Desmo. E la prima moto al mondo con i riding mode
Dopo aver vissuto di supersportive per un lungo periodo della sua storia, all’inizio degli Anni 90 Ducati si inventa la Monster, che per anni sostiene le sorti dell’azienda. Dieci anni più tardi, il testimone di moto commercialmente più importante per Borgo Panigale viene raccolto dalla Multistrada.
All’inizio timidamente. L’idea della Multistrada (la Multi, per gli amici) nasce in una Ducati che cerca, come è naturale, nuovi sbocchi e nuovi clienti. E interpreta a modo suo il concetto di crossover: sospensioni a lunga escursione e seduta alta, ma ruote in lega da 17” e guida fondamentalmente orientata alla strada.
Quanto all’aspetto, è eccentrico come vuole Pierre Terblanche, in quegli anni a capo dello stile Ducati: la moto è piena di bellissimi dettagli come il doppio scarico alto o le frecce integrate negli specchietti, ma anche atipica nelle proporzioni, nel plexi solidale al manubrio. Tecnicamente è una Ducati del secolo scorso: il motore 1000 ad aria a iniezione e doppia accensione è di fatto sempre il glorioso “pompone”, il telaio è a traliccio e alla fine è quasi una Supersport alta sui tacchi, leggera, bellissima da guidare.