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Attualità

Schachermayr rischia due volte

Redazione
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Schachermayr rischia due volte
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Schachermayr rischia due volte

Record rischioso ma anche record a rischio per Günter Schachermayr, lo stuntman austriaco che da qualche anno sta facendo incetta dei primati più singolari, rigorosamente conquistati in sella alla Vespa. L’obiettivo dichiarato è collezionare il maggiore numero possibile di primati registrati dal Guinness ma questa volta il risultato è sub judice

Günter Schachermayr, lo stuntman austriaco che da qualche anno sta facendo incetta dei primati più singolari, rigorosamente conquistati in sella alla Vespa si è lanciato in una nuova impresa temeraria: percorrere alla cieca una stretta passerella sospesa nel vuoto guidando lo scooter più famoso del mondo, totalmente accecato da un cappuccio sulla testa. Il ponte su funi di Holzgau, nel Tirolo, è lungo 200,5 metri ed è appeso a 115 metri da terra ma essendo destinato esclusivamente ai pedoni ha una larghezza di appena 120 centimetri. Ai lati ci sono reti di contenimento ma sono calcolate per il peso di un uomo, non per resistere all’impatto di uno scooter con il guidatore. Però sono state utilissime per effettuare la prova perché la Vespa Rally 200 di Schachermayr era stata equipaggiata con un sistema costituito da due “antenne” a molla fissate ai lati dello scudo che sfregavano sulla rete, e con il loro suono davano al conducente bendato la certezza di essere nella giusta direzione, senza deviazioni. Il ponte è stato chiuso al passaggio per qualche minuto per consentire di effettuare la prova, sembrava tutto perfetto, invece il seguito è tutt’altro che scontato. A partire dall’inizio fantozziano.

L'impresa è sub-judice

«Il primo disastro è avvenuto quando stavo spingendo la mia Vespa attraverso il ponte ¬ ha raccontato lo stuntman con lodevole autoironia – , perché la pedivella del kick starter si è incastrata nella rete metallica e sono quasi caduto. Poi sono partito guidando alla cieca e vi assicuro che è stata un’impresa veramente difficile. Dopo un centinaio di metri, all'improvviso nella mia testa coperta dal cappuccio nero tutto ha iniziato a girare e ho perso l'orientamento. Sono riuscito a bilanciare la Vespa ma purtroppo per tenere l’equilibrio e non rischiare di cadere giù ho dovuto appoggiare per un attimo i piedi a terra. Dopo avere ripreso la direzione ho continuato fino in fondo senza ulteriori sorprese». Impresa compiuta dunque, ma c’è l’incognita di quei piedi a terra non previsti dal protocollo. Il gigante di Steyr è nelle mani dei giudici. «Ora tutto il materiale fotografico e video è stato inviato al Guinness Book per la verifica e la registrazione nel libro dei primati. Spero che non venga tenuto conto di questo passo falso, altrimenti questo record mondiale non verrà conteggiato e sarebbe una grande amarezza per me e la mia squadra».
Schachermayr rischia due volte
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