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Leggi e norme: le questioni più calde nei Paesi europei

Redazione
dalla Redazione il 18/03/2021 in Attualità
Leggi e norme: le questioni più calde nei Paesi europei
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In Italia abbiamo le nostre grane da risolvere. Ma anche al di fuori dei confini i motociclisti devono lottare coi governi per far valere i propri diritti. Vediamo com'è la situazione

AUSTRIA E GRAN BRETAGNA

In Austria dalla prossima estate entrerà in vigore un sistema di tassazione di scooter e moto sulla base delle emissioni di CO2. La misura riguarderà le cilindrate inferiori a 125 cc e si unisce a quella che prevede già il calcolo delle tariffe assicurative sempre sulle emissioni di CO2. Nel Paese sono in vigore per tutto l’anno solare gli incentivi all’acquisto per veicoli elettrici con intensità fino a 1200 euro.

Infine, nella regione del Tirolo, si segnalano continue pressioni sul “rumore dei motocicli” con l’introduzione di limitazioni e sanzioni. Tema d’interesse e attenzione anche per le istituzioni britanniche. Sempre dall’UK arrivano notizie sul piano di decarbonizzazione del Governo, che prevedrebbe un graduale divieto di vendita con partenza dal 2030 per i ciclomotori con motore a scoppio.

 

FRANCIA

In Francia, dove dopo l’annuncio del Governo di voler introdurre una tassazione basata sulla CO2 per le moto, l’industria ha presentato una proposta a scaglioni (tra 50 e 755 euro, a partire dai 91 gr/km, tassa una tantum di immatricolazione) sulla quale si attende un riscontro nei prossimi mesi. Sempre sul piano ambientale è allo studio oltralpe una nuova legge che prevede per tutte le città con più di 150.000 abitanti la definizione di zone LEZ (Low Emission Zones, paragonabili all’Area C in vigore nel centro di Milano; ndr) entro il 2024. Tutte le principali grandi città hanno già piani LEZ rinforzati.

 

SPAGNA

In Spagna è in corso una revisione del Codice della Strada, con due possibili novità di rilievo: obbligo di guanti (omologati) dal 2022 e un possibile obbligo – dal 2025 – di Airbag per condurre una moto di categoria A2/A (pilota e passeggero). L’associazione spagnola ANESDOR è impegnata a dissuadere il governo su questa prospettiva e punta a mantenere un utilizzo di carattere volontaristico. La riforma del Codice della Strada prevede inoltre l’obbligo del casco per minori di 16 anni alla guida di monopattini elettrici e di Personal LEV; mentre per moto e scooter è adesso consentito l’uso delle corsie di emergenza in condizioni di traffico intenso, ma sotto i 30 km/h.

Nella penisola iberica continua la promozione della mobilità elettrica con misure a carattere sia nazionale che regionale, a cui va ad aggiungersi il piano “Next Generaton EU” recentemente predisposto dal governo spagnolo. Anche in Spagna infine cresce l’attenzione attorno al rumore delle moto: tra le città più attive su questo fronte Barcellona, dove si prevedono nuovi protocolli di controlli anche con tecnologia radar.

 

GERMANIA

Il rumore è un tema di discussione molto sentito anche in Germania: qui permangono le pressioni a livello federale e locale, dopo che a metà 2020 il Senato ha adottato una risoluzione per la riduzione del rumore moto a 80 dB in qualsiasi condizione.

 

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