Attualità
Days of Joy: l’ultima tappa di Cesenatico
Si chiude sulla Riviera romagnola la stagione degli eventi marchiati Scrambler Ducati: ed è subito festa
Si chiudono a Cesenatico i Days of Joy targati Scrambler Ducati. Dopo la penultima tappa nella country house di Vairano (PV), la formula per il round finale è l’Experience, cioè quella che consente di vivere attivamente e in maniera itinerante un viaggio insieme a un nugolo di altre Scrambler. Gusto doppio a Cesenatico grazie al doppio percorso: uno completamente stradale – con a un giro di 220 chilometri snodato tra le colline dell’appenino romagnolo lungo un tripudio di curve spettacolari, sia per l’essenza stessa della strada sia per i panorami capaci di lasciare a bocca aperta – un altro capace di mixare in maniera sapiente off-road e asfalto, così da tirare fuori l’anima più dirt della Scrambler Desert Sled.
Due gruppi quindi, partiti dallo stesso punto – il mare Cesenatico – e ritornati nello stesso punto. Insieme a pranzo e insieme a cena, ma separati da un percorso diverso. È il bello dei Days of Joy, dove ognuno trova la propria dimensione, il proprio sentiero ideale, perché ciò che fa godere uno può non sortire lo stesso effetto su un altro. C’è chi la propria Land of Joy tanto cara a Scrambler la trova seguendo un asfalto nero come la pece e chi, la stessa meta, la vuole raggiungere impolverando e infangando i tasselli della sua creatura: non importa come, l’importante è raggiungerla, la “terra del piacere”.
Non è un caso che il parco moto messo a disposizione da Scrambler sia, nella sostanza, tutta la gamma, perché se tanti cavalli spesso creano eccitazione, anche pochi possono far raggiungere lo stesso picco di godimento. E a Cesenatico c’è di tutto, dagli enduristi con il coltello tra i denti pronti a far urlare il twin a L della Desert Sled, agli sbarbati sulle più piccole Sixty2. E poi donne, tante donne, alcune alle prime armi, titubanti al mattino ma cariche di certezza alla sera, altre sicure e spavalde e altre ancora spaventate ma determinate. Tutte comunque felici.
I Days of Joy sono questo: appagamento e benessere, soddisfazione della propria individualità ma anche piacere, allo stesso tempo, per la condivisione dell’esperienza comune. Chi li vive è difficile che torni a casa scontento, e in fondo il sorriso stampato sulle facce di tutti i partecipanti, anche in questo ultimo appuntamento romagnolo, e l’ulteriore conferma di come la moto, vissuta in maniera libera e senza apprensioni, sia sempre un grande generatore di emozioni.
Arrivederci al prossimo anno.
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