Attualità
Caschi: le nuove regole premiano gli interfono integrati
Con la 22.06 i dispositivi accessori omologati assieme al casco saranno riconosciuti come più sicuri. Cosa succederà agli aftermarket?
Nella nuova omologazione per i caschi ECE 22.06, che entrerà in vigore nel gennaio 2021 (e quindi con qualche mese di ritardo rispetto a quanto previsto inizialmente) verranno introdotti criteri più rigidi per i dispositivi interfono esterni. Questo perché, con l’introduzione dei test sull’accelerazione rotazionale, passa il principio che qualunque oggetto esterno e sporgente rispetto alla calotta possa costituire un elemento di pericolo per il motociclista in caso di caduta.
IL PROBLEMA DEGLI INTERFONO
Se per le action cam il problema non sussiste (basterà infatti collegarle al casco attraverso gli appositi supporti adesivi), per gli interfono la questione è più complessa. Infatti con la nuova normativa di omologazione i produttori di questi dispositivi dovranno omologarli assieme al casco in fase di test. Ciò favorirà da un lato le aziende che già producono sistemi integrati (come nCom nel caso del gruppo Nolan, oppure Sena per Schuberth), mentre dall’altro costituirà un ostacolo per i produttori dell’aftermarket. I quali hanno, come soluzione primaria di fronte a sé, di far omologare i propri prodotti per i caschi di maggiore diffusione.
Attenzione, però: la 22.06 non prevede il divieto di usare apparecchi interfono aftermarket. Dice però che le prestazioni del casco, in caso di impatto, sono garantite usando dispositivi accessori che abbiano superato i test (e quindi omologati), siano essi integrati o aftermarket. Con gli altri, invece, le caratteristiche di sicurezza del casco e le sue performance in caso di caduta potrebbero essere pregiudicate.
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