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Moto Guzzi Open House: tutti pazzi per la V85 TT!
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Un grande successo. Una festa tutta italiana con partecipanti provenienti da tutto il mondo. Si è conclusa con l’'nvasione di 30.000 appassionati la tre giorni del grande raduno Moto Guzzi in cui è stata svelata la versione definitiva della nuova V85 TT e della V9 Bobber Sport
La formula continua a funzionare, anche se dal 2013 ha cambiato nome. Quelle che si chiamavano Giornate Mondiali Guzzi si sono trasformate in Open House, giornate di porte aperte della fabbrica di Mandello del Lario che continuano a richiamare appassionati da ogni parte del mondo.
Anche nell’ultimo weekend si è ripetuto il miracolo, con 30.000 persone che hanno preso d’assalto l’area compresa tra la ferrovia e la montagna, per l’occasione chiusa ai veicoli con più di due (anzi tre, considerando i sidecar e i motocarri Ercole) ruote. Le rosse porte di via Parodi sono tutto l’anno meta di pellegrinaggio, ma solo in occasione degli Open House si ottiene il libero accesso alle aree più storiche ed esclusive del sito nel quale nascono le Moto Guzzi.
Anche nell’ultimo weekend si è ripetuto il miracolo, con 30.000 persone che hanno preso d’assalto l’area compresa tra la ferrovia e la montagna, per l’occasione chiusa ai veicoli con più di due (anzi tre, considerando i sidecar e i motocarri Ercole) ruote. Le rosse porte di via Parodi sono tutto l’anno meta di pellegrinaggio, ma solo in occasione degli Open House si ottiene il libero accesso alle aree più storiche ed esclusive del sito nel quale nascono le Moto Guzzi.
Prima la pioggia
La pioggia di venerdì mattina ha lasciato presto spazio al sole, e i risultati sono evidenti. È mancata solo la folla davanti all’ingresso di chi non ha voluto perdere nemmeno un secondo dell’evento, ma solo perché il servizio d’ordine ha impedito gli assembramenti e imposto un’ordinata fila sul marciapiedi che ha pazientemente atteso le 9.30. Poi, per ognuno dei tre giorni, è iniziata la festa con tutti i contenuti che non possono mancare. Innanzitutto la visita al museo, nel quale non sono stati inseriti nuovi modelli, ma continua a mantenere inalterato il suo fascino grazie ai modelli che hanno fatto la storia del motociclismo e a quelli sperimentali mai nati. Ma le code più lunghe si sono concentrate all’ingresso della galleria del vento, un vero e proprio monumento all’interno di una fabbrica che è a sua volta un tempio. Con un paio di elementi di richiamo in più per l’edizione 2018: un restauro che l’ha riportata allo splendore originale, quello dei primi anni Cinquanta, e la costruzione di un palco sul quale è stata posizionata la versione definitiva della V85 TT.Svelata la Moto Guzzi V85 TT
Una enduro bicilindrica per il mototurismo di questi anni, idealmente senza confini, il cui nome è stato scelto seguendo le indicazioni della rete: il sondaggio ha indicato la sigla TT come la più apprezzata, che in questo caso non è l’acronimo di Tourist Trophy, ma di TuttoTerreno. Come la 125 di fine anni Settanta, e come la moto usata da Claudio Torri alla Parigi-Dakar 1985, della quale la nuova V 85 riprende la colorazione. Una seconda novità, esposta nell’area riservata all’abbigliamento e agli accessori esclusivi, era la V9 Bobber Sport, evoluzione in chiave più grintosa, con sella monoposto ribassata e manubrio drag bar, ma sempre essenziale e caratterizzata da pneumatici di grande sezione, di una tra le Moto Guzzi di maggior successo degli ultimi mesiTutti i segreti della Moto Guzzi
Gli Open House sono l’occasione per andare a curiosare tra gli angoli più suggestivi dello stabilimento di moto che più fonde storia e innovazione. Anche quest’anno è stato preso d’assalto il moderno padiglione nel quale sono installate le due linee di montaggio, con il box per il test dinamico sui rulli che precede la consegna. Ma sempre ammirati e fotografatissimi sono i punti più antichi, caratterizzati da un’architettura da archeologia industriale e da un arredamento che in alcuni uffici è rimasto quello di un tempo, come evidenziato dalla ricostruzione presente in una sezione del museo. E non è mancato l’interesse per i demo-ride, uno dei punti di forza di questo evento, con l’intera gamma a disposizione delle prove sulle strade che costeggiano il lago, impegnata in una serie infinita di turni. L’edizione 2018 si è chiusa con un nuovo successo e gli appassionati sono già in attesa di segnare sull’agenda le date per il prossimo anno. Con i fedelissimi che attendono con ansia le soprese che arriveranno nel 2021, anno in cui l’aquila di Mandello festeggerà il suo primo secolo di vita.Gallery