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Attualità
I soldi delle multe? Per aggiustare le strade
il 15/12/2017 in Attualità
Un emendamento alla manovra chiede di destinare le risorse ricavate dalle multe alle amministrazioni per la manutenzione delle strade. E un disegno di legge è stato depositato al Senato per evitare di vessare gli utenti della strada
I soldi delle multe? Per aggiustare le strade
Un emendamento alla Manovra perché le risorse ricavate dalle multe tornino ad essere destinate dalle amministrazioni alla manutenzione stradale e un disegno di legge in Senato perché le sanzioni ai cittadini per violazione del codice della strada non siano un modo che serva solo a coprire le spese correnti delle stesse. È quanto ha presentato Forza Italia, con Simone Baldelli a Montecitorio e Remigio Ceroni, a Palazzo Madama. “Riteniamo assolutamente necessario fare attenzione alla sicurezza stradale”, sottolinea Ceroni, ma questo “non autorizza a saccheggiare gli automobilisti di ulteriori balzelli” rispetto ad Iva bollo e accise sulla benzina.
Il ddl intende dare risposta a questa “ingiusta situazione e soprattutto ad una esigenza di giustizia sociale” e prevede: la soppressione dell'obbligo dei dati personali e della patente del conducente in caso di mancata identificazione del responsabile della violazione; una modifica in materia di limiti di velocità, con limitazione nell'installazione degli autovelox nel strade fuori dai centri abitati e norme certe sull'utilizzo dei proventi delle sanzioni; il limite di 30 giorni per la notifica del verbale con l'eliminazione del costo di accertamento a carico del trasgressore, ponendo a suo carico ile spese della notifica; la riduzione da 43 a 20 euro del contributo unificato previsto in caso di ricorso al giudice di pace; l'aumento dal 5 al 10% della riduzione applicata alla velocità rilevata.
Cosa prevede il disegno di legge
Il ddl intende dare risposta a questa “ingiusta situazione e soprattutto ad una esigenza di giustizia sociale” e prevede: la soppressione dell'obbligo dei dati personali e della patente del conducente in caso di mancata identificazione del responsabile della violazione; una modifica in materia di limiti di velocità, con limitazione nell'installazione degli autovelox nel strade fuori dai centri abitati e norme certe sull'utilizzo dei proventi delle sanzioni; il limite di 30 giorni per la notifica del verbale con l'eliminazione del costo di accertamento a carico del trasgressore, ponendo a suo carico ile spese della notifica; la riduzione da 43 a 20 euro del contributo unificato previsto in caso di ricorso al giudice di pace; l'aumento dal 5 al 10% della riduzione applicata alla velocità rilevata.
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