Attualità
Days Of Joy, Women Riding School
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Imparare a guidare la moto divertendosi, sotto l'occhio di istruttori esperti: anche questo è Days Of Joy
Il sogno di una vita. Una scommessa con le amiche. La voglia di passare una giornata diversa. Ma anche il desiderio di un marito che sogna viaggi insieme. O più semplicemente, voler imparare ad andare in moto in modo consapevole. Queste alcune delle motivazioni che abbiamo ascoltato alla Women Riding School, che si inquadra nel più ampio contesto dei Days of Joy, l'evento organizzato sul nostro impianto di Vairano (PV) da Dueruote in collaborazione con Scrambler Ducati.
Nell’ultima puntata ci siamo focalizzati sulla Flat Track School, oggi approfondiamo il corso di guida dedicato alle ragazze. Dal polveroso ovale di terra battuta e dall'area "enduro" con le sue salitone e i suoi guadi, ci spostiamo di qualche centinaio di metri, alla tranquillità dell'area predisposta per la Women Riding School.
IMPARARE A GUIDARE NEL MODO GIUSTO
Non c'è niente di meglio che iniziare facendo le cose come vanno fatte, perché il primo passo a volte è quello decisivo: se fatto nel modo giusto, può far scoccare la scintilla e far nascere una motociclista consapevole. Ogni cosa ha il suo tempo, ma la passione per la moto non ha età. E i Days Of Joy ci confermano che non è una frase fatta: ventenni, trentenni, quarantenni e anche cinquantenni mostrano la stessa verve e voglia di andare in moto. E qui le ragazze calano l'asso: quando c'è da imparare in fretta hanno una marcia in più. Ascoltano, mettono in pratica. Imparano più in fretta dei "maschi", spesso autodidatti e meno disposti a correggere i difetti che si portano dietro da una vita. E così anche quelle che arrivano senza avere la minima idea, non solo di cosa significhi guidare una moto, ma anche della moto stessa, dopo una mattina di lezione teorico/pratica sanno già mettere le marce e muoversi in sicurezza nel nostro piazzale attrezzato. Dalle nozioni base, alla postura in sella, a esercizi studiati ad hoc, fino ad entrare nell'area di circuito studiata per mettere a punto gli stili di guida. Le prime pieghe! Nel giro di poche ore le espressioni delle allieve sono sempre più soddisfatte, ci prendono gusto queste nuove motocicliste! E alla fine del corso tutte tornano alla base guidando la moto, che alla mattina non l'avrebbero mai detto.
UNA MOTO PER TUTTI
Per noi, nel ruolo di istruttori di guida, questa è la soddisfazione più grande. Certo, ci ha aiutati la Scrambler Sixty2. Che non è un 125, ha già dimensioni da moto vera, ma allo stesso tempo è leggera e compatta. Ha un motore 400, dolce nell'erogazione, e una frizione morbida. Ma questa Scrambler fa anche di più: prima dà fiducia, poi regala emozioni e alla fine conquista in modo definitivo con il suo stile. Quattro date, quattro successi: tutte le allieve sono tornate a casa con l'idea di prendere la patente. Con quest'ultima data va in archivio, con successo, la seconda edizione dei Days Of Joy, ma non è finita, stiamo già lavorando per il 2018!
Nell’ultima puntata ci siamo focalizzati sulla Flat Track School, oggi approfondiamo il corso di guida dedicato alle ragazze. Dal polveroso ovale di terra battuta e dall'area "enduro" con le sue salitone e i suoi guadi, ci spostiamo di qualche centinaio di metri, alla tranquillità dell'area predisposta per la Women Riding School.
IMPARARE A GUIDARE NEL MODO GIUSTO
Non c'è niente di meglio che iniziare facendo le cose come vanno fatte, perché il primo passo a volte è quello decisivo: se fatto nel modo giusto, può far scoccare la scintilla e far nascere una motociclista consapevole. Ogni cosa ha il suo tempo, ma la passione per la moto non ha età. E i Days Of Joy ci confermano che non è una frase fatta: ventenni, trentenni, quarantenni e anche cinquantenni mostrano la stessa verve e voglia di andare in moto. E qui le ragazze calano l'asso: quando c'è da imparare in fretta hanno una marcia in più. Ascoltano, mettono in pratica. Imparano più in fretta dei "maschi", spesso autodidatti e meno disposti a correggere i difetti che si portano dietro da una vita. E così anche quelle che arrivano senza avere la minima idea, non solo di cosa significhi guidare una moto, ma anche della moto stessa, dopo una mattina di lezione teorico/pratica sanno già mettere le marce e muoversi in sicurezza nel nostro piazzale attrezzato. Dalle nozioni base, alla postura in sella, a esercizi studiati ad hoc, fino ad entrare nell'area di circuito studiata per mettere a punto gli stili di guida. Le prime pieghe! Nel giro di poche ore le espressioni delle allieve sono sempre più soddisfatte, ci prendono gusto queste nuove motocicliste! E alla fine del corso tutte tornano alla base guidando la moto, che alla mattina non l'avrebbero mai detto.
UNA MOTO PER TUTTI
Per noi, nel ruolo di istruttori di guida, questa è la soddisfazione più grande. Certo, ci ha aiutati la Scrambler Sixty2. Che non è un 125, ha già dimensioni da moto vera, ma allo stesso tempo è leggera e compatta. Ha un motore 400, dolce nell'erogazione, e una frizione morbida. Ma questa Scrambler fa anche di più: prima dà fiducia, poi regala emozioni e alla fine conquista in modo definitivo con il suo stile. Quattro date, quattro successi: tutte le allieve sono tornate a casa con l'idea di prendere la patente. Con quest'ultima data va in archivio, con successo, la seconda edizione dei Days Of Joy, ma non è finita, stiamo già lavorando per il 2018!
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