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Attualità
ACI-ISTAT: gli incidenti continuano a calare
di Riccardo Matesic
il 18/06/2015 in Attualità
L'anticipazione dei dati 2014 provvisori racconta una continua diminuzione di morti e feriti. Meglio della media europea. Un dato di cui essere felici, anche se, sicuramente, c'è lo zampino della crisi, che ha ridotto i veicoli in circolazione e i chilometri percorsi
L'Italia continua a ridurre costantemente la sua incidentalità stradale. I dati provvisori anticipati da ACI e ISTAT relativi al 2014 parlano di un -1,62% di morti sulla strada (3.330) e di un più cospicuo -3,58% dei feriti (248.200). In calo anche il totale degli incidenti, 174.400, -3,77% rispetto al 2013.
Percentuali di riduzione basse, ma comunque migliori della media europea (-0,6%). Tanto più soddisfacenti se si considera che proprio oggi l'ETSC (European Transport Safety Council) ha diffuso le statistiche 2014 UE dalle quali è evidente come la mortalità stradale sia tornata addirittura a salire in ben 12 paesi comunitari, fra i quali Francia, Irlanda, Germania, Regno Unito e Svezia.
Tornando all'Italia, il contributo maggiore alla riduzione delle vittime arriva dalle autostrade, che fanno registrare -11,5% morti rispetto all’anno precedente. Diminuzione più contenuta, invece, sulle strade urbane (-1,0% decessi) ed extraurbane (-0,3%).
Rispetto all’obiettivo europeo di dimezzare il numero dei morti per incidente nel decennio 2011-2020, nei primi quattro anni l’Italia fa segnare -19,1%; anche in questo caso meglio della media UE (-18,2%).
Fra i commenti va segnalata una frase del presidente dell'ACI, Angelo Sticchi Damiani: “Norme e risorse economiche per la sicurezza stradale non mancano. E la legge destina da anni i proventi delle multe alla sicurezza stradale. Ma senza i più idonei strumenti di controllo, tale disposizione rimane sulla carta”.
Tornando all'Italia, il contributo maggiore alla riduzione delle vittime arriva dalle autostrade, che fanno registrare -11,5% morti rispetto all’anno precedente. Diminuzione più contenuta, invece, sulle strade urbane (-1,0% decessi) ed extraurbane (-0,3%).
Rispetto all’obiettivo europeo di dimezzare il numero dei morti per incidente nel decennio 2011-2020, nei primi quattro anni l’Italia fa segnare -19,1%; anche in questo caso meglio della media UE (-18,2%).
Fra i commenti va segnalata una frase del presidente dell'ACI, Angelo Sticchi Damiani: “Norme e risorse economiche per la sicurezza stradale non mancano. E la legge destina da anni i proventi delle multe alla sicurezza stradale. Ma senza i più idonei strumenti di controllo, tale disposizione rimane sulla carta”.
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