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Eicma: Stand Husqvarna

il 07/11/2007 in Attualità

A Varese rinnovano tutta la gamma delle motard, che riceve in dote le migliorie già viste sulle enduro. Euro 3 per tutti, anche per le 125 a due tempi

Eicma: Stand Husqvarna


MV Agusta Motor S.p.A
Via Giovanni Macchi 144
21100 Schiranna (VA)
www.husqvarna.it
Padiglione 18 - stand D79

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Husqvarna non ha certo atteso che BMW, com’è lecito, desse le sue specifiche direttive al marchio da poco acquistato e senza indugiare ha rinnovato tutta la gamma supermotard, sicuramente galvanizzata dai tre freschi titoli mondiali conquistati nella stagione appena conclusa.
Con le SM 450/510 R e soprattutto con la SM 450 RR destinata alle competizioni si può parlare così di tre moto completamente nuove. Sulle SM 450/510 R il lavoro svolto dai tecnici si è focalizzato sulla necessità di rendere le moto più leggere, più basse e più strette mediante l’utilizzo di geometrie completamente diverse.
La struttura del telaio è di nuovo disegno, con tubi quadri ed ovali saldati a schema semi perimetrale.
La sella è più bassa di 10 mm, le punte dei convogliatori radiatore sono più strette di 40 mm e le moto pesano globalmente 4 kg in meno rispetto il modello 2007.
Anche il serbatoio è stato rivisto: è più stretto ed ha una capacità di 8 litri.
La sospensione posteriore presenta un link ridisegnato, con un ammortizzatore Sachs “disassato” e rivisto in base alla nuova progressività.
Il forcellone è più corto di 30 mm per ottimizzare la trazione e il funzionamento della sospensione posteriore, e tutto il nuovo cinematismo è stato studiato con l’obiettivo di minimizzare i carichi al telaio che sono stati ridotti del 40%.
La forcella è una Marzocchi da 50 mm di diametro.
L’impianto frenante vede all’anteriore l’adozione di un nuovo disco Brembo da 320 mm di diametro e spessore da 5 mm, con pinza radiale e pompa racing.
Novità anche a livello estetico, con le sovrastrutture che riprendono la linea dell’SM 610.
I propulsori adottano un sistema di iniezione “return-less” con corpo farfallato da 42 mm sviluppato in collaborazione con la Mikuni.
Dispongono di serie dell'avviamento elettrico, ma per i più “romantici” possono essere equipaggiate con il tradizionale kick starter.
È direttamente derivata dalla moto campione del mondo questa vera e propria “S1” che verrà commercializzata in soli 100 pezzi.
Inutile dire che per assemblaggio e componentistica la SM 450 RR si vuole porre al top della categoria.
La scheda tecnica del resto parla chiaro: il telaio è saldato a TIG con cannotto regolabile, il forcellone anodizzato nero è accorciato per migliorare la trazione e aumentare la maneggevolezza, le piastre di sterzo sono in ergal ricavate dal pieno e anodizzate con perno di sterzo in allumino a diametro maggiorato, vengono adottati dei cerchi tubeless con grafica bicolore e la parte sospensioni vede all’anteriore una forcella Marzocchi con steli da 50 mm di diametro con pompante sigillato.
Posteriormente l’ammortizzatore è un Sachs “racing” con corpo in alluminio.
Il motore, potenziato “corse”, è un sei marce derivato dai modelli cross, dotato di frizione antisaltellamento STM, avviamento elettrico, carburatore Kehin da 41 mm, pistone e camme speciali, e testa lavorata a mano.
Lo scarico della Arrow in titanio è dotato di doppio silenziatore; abbonda poi l’utilizzo di componentistica in carbonio: in questo marteriale sono ad esempio realizzati la protezione carter frizione, il coperchio valvole, la protezione ammortizzatore e la scatola filtro.
I futuri possessori di questa moto, disponibile dal mese di dicembre, la potranno usare solo in circuito.
A tal proposito riceveranno anche i kit di ricambio “pignone e corona” e “boccole cannotto sterzo” oltre ad un cavalletto con leva tipo racing.
Sensibile il lavoro di affinamento delle piccole 2 tempi, una tipologia di motore che rischiava il pensionamento forzato a causa delle sempre più restrittive norme anti-inquinamento.
Per il momento il pericolo sembrerebbe essere scampato grazie all’adozione del sistema di carburazione ECS, sviluppato in collaborazione con la Dell’Orto e grazie al quale si può controllare elettronicamente la dosatura della miscela (sia rapporto aria/benzina che olio).
L’unità di controllo presiede simultaneamente anche al funzionamento del sistema di accensione.
Saranno quindi soddisfatte le aspettative dei più giovani, che da queste moto si possono aspettare delle prestazioni interessanti (ma pur sempre nel limite dei 15 cavalli…) associate ad un’estetica che nel m.y 2008, con qualche aggiustamento di dettaglio, rimane affilata ed aggressiva.
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