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I viaggi dei lettori
Quattro giorni nel Verdon
di Andrea Etzi
il 16/07/2010 in I viaggi dei lettori
Due amici, due maxiscooter Yamaha e un lungo weekend nello splendido canyon francese
Quattro giorni nel Verdon
Ritrovo all'uscita di Alessandria: dopo i convenevoli ci dirigiamo verso Val di Susa, Monginevro, Francia; sono d'obbligo le foto di rutine. Subito ripartiamo direzione Briancon, alle 12.00 come previsto arriviamo nella cittadina Francese , sosta con panino e la mitica creps, fatto un giro per la città ripartiamo subito, ci dirigiamo verso il Col d'Izorad (2361mt) dove lo spettacolo incomincia a farsi notare profondamente, poi tocchiamo Guillestre – Col de Vars (2111mt) – Jausiers. Sono circa le 19.00, è arrivato il momento di cercare dove pernottare.
Al dire il vero una mezza idea il mio compagno di viaggio (nonché fratellone) già ce l'aveva, al Residence d'hotes LE CHATEAU DES MAGNANS nei pressi di Jausiers Barcellonette. Arrivati gia da lontano si poteva ammirare tutto il suo splendore contornato dalle luci che lo contornava.
Temendo una risposta negativa, chiediamo se c'è una camera disponibile: la fortuna è dalla nostra parte, visto che la camera c'è ed è anche in cima alla torre. Da qui possiamo ammirare uno splendido panorama. Prese le chiavi facciamo una doccia e riusciamo per andare a cenare.
Il secondo giorno ci svegliamo presto: la giornata si annuncia ricca di emozionanti paesaggi e finalmente avremmo potuto vedere il mitico Gran Canyon del Verdon.
Partiamo in direzione del Col de la Cayolle (2326mt… Che spettacolo!) poi puntiamo verso Guillames, e Gorge de Daluis (mitico tratto di strada dalle rocce rosse).
Lì eseguiamo una deviazione per andare a visitare Entrevaux, un paesino medievale dove (sorpresa!) troviamo un museo di moto d'epoca.
Ovviamente la visita è stata d'obbligo.
Ripartiamo all'insegna di Castellane, sosta veloce per un panino e rifornimento, tocchiamo Comps sur Artuby e finalmente cominciamo a vedere la parte sud del Gran Canyon, la Corniche Sublime con i suoi punti d'osservazione.
Viviamo un'emozione inspiegabile che rivivo intensamente ancora oggi ogni qualvolta la mente ritorna a quelle immagini.
Continuiamo il nostro viaggio in direzione Aiguines da dove si può intravedere già il lago di Saint Croix.
La giornata è ormai passata e viene il momento di cercare un posticino dove pernottare: arriviamo a Les Salles-sur-Verdon (nella parte nord del lago) dove c'è solo l'imbarazzo della scelta .
Vista l'ora entriamo nel primo che ci appare d'avanti chiediamo informazioni e con molta gentilezza e cortesia ci sistemano in una camera molto accogliente, con la possibilità di parcheggiare i nostri mezzi nel garage.
E poi per contro, visto le grandi possibilità di cenare nei paraggi, evitiamo di farlo all'interno dell'hotel.
I nuvoloni che ci hanno seguito fino ad ora incominciano ad avvicinarsi come a dire "Ormai la giornata è finita per voi: possiamo scaricare il nostro impeto!" Ed inizia così una lieve pioggia che dura per non più di un paio d'ore.
Partiamo in direzione del Col de la Cayolle (2326mt… Che spettacolo!) poi puntiamo verso Guillames, e Gorge de Daluis (mitico tratto di strada dalle rocce rosse).
Lì eseguiamo una deviazione per andare a visitare Entrevaux, un paesino medievale dove (sorpresa!) troviamo un museo di moto d'epoca.
Ovviamente la visita è stata d'obbligo.
Ripartiamo all'insegna di Castellane, sosta veloce per un panino e rifornimento, tocchiamo Comps sur Artuby e finalmente cominciamo a vedere la parte sud del Gran Canyon, la Corniche Sublime con i suoi punti d'osservazione.
Viviamo un'emozione inspiegabile che rivivo intensamente ancora oggi ogni qualvolta la mente ritorna a quelle immagini.
Continuiamo il nostro viaggio in direzione Aiguines da dove si può intravedere già il lago di Saint Croix.
La giornata è ormai passata e viene il momento di cercare un posticino dove pernottare: arriviamo a Les Salles-sur-Verdon (nella parte nord del lago) dove c'è solo l'imbarazzo della scelta .
Vista l'ora entriamo nel primo che ci appare d'avanti chiediamo informazioni e con molta gentilezza e cortesia ci sistemano in una camera molto accogliente, con la possibilità di parcheggiare i nostri mezzi nel garage.
E poi per contro, visto le grandi possibilità di cenare nei paraggi, evitiamo di farlo all'interno dell'hotel.
I nuvoloni che ci hanno seguito fino ad ora incominciano ad avvicinarsi come a dire "Ormai la giornata è finita per voi: possiamo scaricare il nostro impeto!" Ed inizia così una lieve pioggia che dura per non più di un paio d'ore.
Il nostro risveglio è accompagnato da un cielo limpido: facciamo un'abbondante colazione e poi partenza per Moustiers S.te Marie, un paesino medievale.
;a chi ci sta aspettando veramente è la Route de Cretes, il tratto di strada che costeggia il Canyon.
Il percorso ci riporta a Castellane e vista l'ora ci fermiamo per il pranzo.
Ripartiamo e percorriamo la mitica Route Napoleon, dove (onestamente) visto l'asfalto in perfette condizioni ci facciamo prendere dal "divertimento" di guidare.
Arriviamo così a Grasse per poi proseguire per Levens e Lantosque. In vista del Col de Turini (1607mt) facciamo rifornimento per evitare brutte sorprese e anche qui il paesaggio non ha certo peccato per spettacolarità malgrado il gran Canyon sia tutt'altra cosa.
Arrivati in vetta decidiamo di pernottare sul posto: questa è l'ultima notte prima di ritornare dalle nostre famiglie e i tre giorni sono passati velocemente.
Nella giornata del rientro c'e ben poco da raccontare, specie paragonandola con le precedenti. In ogni caso dopo essere passati da Sospel ci dirigiamo verso il Col di Tenda (1279mt) su strade che hanno il loro fascino… Anche perché si ritorna in Italia. Rimpatriamo a Limone Piemonte e di lì puntiamo verso Asti dove ci aspettava l'autostrada per riportarci a casa.
Arrivati ad Alessandria ci fermiamo in un Autogrill e con la scusa di mangiare un panino io e Giampaolo ci salutiamo lungamente con la promessa di ritornare in questi posti che hanno lasciato il segno nel nostro cuore.
;a chi ci sta aspettando veramente è la Route de Cretes, il tratto di strada che costeggia il Canyon.
Il percorso ci riporta a Castellane e vista l'ora ci fermiamo per il pranzo.
Ripartiamo e percorriamo la mitica Route Napoleon, dove (onestamente) visto l'asfalto in perfette condizioni ci facciamo prendere dal "divertimento" di guidare.
Arriviamo così a Grasse per poi proseguire per Levens e Lantosque. In vista del Col de Turini (1607mt) facciamo rifornimento per evitare brutte sorprese e anche qui il paesaggio non ha certo peccato per spettacolarità malgrado il gran Canyon sia tutt'altra cosa.
Arrivati in vetta decidiamo di pernottare sul posto: questa è l'ultima notte prima di ritornare dalle nostre famiglie e i tre giorni sono passati velocemente.
Nella giornata del rientro c'e ben poco da raccontare, specie paragonandola con le precedenti. In ogni caso dopo essere passati da Sospel ci dirigiamo verso il Col di Tenda (1279mt) su strade che hanno il loro fascino… Anche perché si ritorna in Italia. Rimpatriamo a Limone Piemonte e di lì puntiamo verso Asti dove ci aspettava l'autostrada per riportarci a casa.
Arrivati ad Alessandria ci fermiamo in un Autogrill e con la scusa di mangiare un panino io e Giampaolo ci salutiamo lungamente con la promessa di ritornare in questi posti che hanno lasciato il segno nel nostro cuore.
Quattro giorni nel Verdon
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