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I viaggi dei lettori
Da Firenze alle Dolomiti in 125
di Pier Giorgio Lotito
il 20/04/2010 in I viaggi dei lettori
Se pensate che questo viaggio sia poca cosa, vi ricrederete. Ecco il simpaticissimo resoconto del nostro giovane lettore che in sella alla sua Aprilia è arrivato fino in Austria
Da Firenze alle Dolomiti in 125
Tutto è iniziato per caso, quando fra amici si parlava di andare a visitare le Dolomiti con le nostre 125… Ma fu detto "così", con una risata comune.
Arrivata l'estate il mio amico Giulio parte da Firenze con la sua Aprilia Tuono Racing 125 verso Dobbiaco, dove raggiunge la famiglia in vacanza e io senza pensarci troppo di nascosto mi metto d'accordo con suo fratello Cosimo per fargli una sorpresona.
L'ostacolo più grande è stato convincere i miei genitori a mandarmi in "solitaria" a fare questo viaggetto con la mia Aprilia RS 125.
Arrivata l'estate il mio amico Giulio parte da Firenze con la sua Aprilia Tuono Racing 125 verso Dobbiaco, dove raggiunge la famiglia in vacanza e io senza pensarci troppo di nascosto mi metto d'accordo con suo fratello Cosimo per fargli una sorpresona.
L'ostacolo più grande è stato convincere i miei genitori a mandarmi in "solitaria" a fare questo viaggetto con la mia Aprilia RS 125.
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Ma niente poteva fermarmi e vista la mia convinzione i miei non hanno opposto più resistenza di tanto. Ho preparato la borsa serbatoio e dopo essermi studiato il percorso per i primi due giorni che avrei trascorso in solitaria sono partito alle 4.30 di notte di Domenica 19 luglio.
Scendo in garage un po' assonnato, ma la voglia di strada è tanta e la meta è lontana… "Ipermotivato", accendo il motore e parto verso Canazei!
Il viaggio è stato "spettacolare" e ovviamente fatto senza mettere piede in autostrada perchè la legge me lo vieta.
Dopo un paio di errori di percorso che mi hanno fatto allungare il trasferimento di un centinaio di chilometri, arrivo per le tre di pomeriggio a Canazei… Stanco,stanco,stanco!
Cerco subito un albergo e trovo un tre stelle con garage al chiuso (la cosa più importante!) proprio nel centro del paese e lì mi fermerò per due notti.
Rispetto a Firenze questo posto è tutto diverso, con un'atmosfera ai miei occhi quasi "surreale": le montagne mi fanno sentire piccolo piccolo e di sera i celi stellati, mai visto di così belli in vita mia, mi "illuminano" gli occhi.
Scendo in garage un po' assonnato, ma la voglia di strada è tanta e la meta è lontana… "Ipermotivato", accendo il motore e parto verso Canazei!
Il viaggio è stato "spettacolare" e ovviamente fatto senza mettere piede in autostrada perchè la legge me lo vieta.
Dopo un paio di errori di percorso che mi hanno fatto allungare il trasferimento di un centinaio di chilometri, arrivo per le tre di pomeriggio a Canazei… Stanco,stanco,stanco!
Cerco subito un albergo e trovo un tre stelle con garage al chiuso (la cosa più importante!) proprio nel centro del paese e lì mi fermerò per due notti.
Rispetto a Firenze questo posto è tutto diverso, con un'atmosfera ai miei occhi quasi "surreale": le montagne mi fanno sentire piccolo piccolo e di sera i celi stellati, mai visto di così belli in vita mia, mi "illuminano" gli occhi.
La mattina dopo mi sveglio presto e dopo una piccola passeggiata prendo la moto e faccio l'immancabile giro dei quattro passi (Passo Sella, il Passo Gardena, Passo Campolongo e Passo Pordoi).
Ovviamente mi sono piaciuti tutti, ma il Sella mi ha colpito veramente tanto.
La sua strada "stretta ma non troppo" e i suoi veloci passaggi di direzione mi hanno entusiasmato: grazie alla leggerezza della mia moto mi sono goduto al massimo sia la strada sia il panorama.
Il giorno seguente alle 9.00 sono già in sella per il Falzarego, a manetta con la mia Aprilia verso Cortina.
I paesaggi mi lasciano senza fiato e le montagne che in vetta son ancora innevate fanno da cornice a piccoli laghetti di un colore brillante e limpido, vero specchio per tutto il panorama.
Ovviamente mi sono piaciuti tutti, ma il Sella mi ha colpito veramente tanto.
La sua strada "stretta ma non troppo" e i suoi veloci passaggi di direzione mi hanno entusiasmato: grazie alla leggerezza della mia moto mi sono goduto al massimo sia la strada sia il panorama.
Il giorno seguente alle 9.00 sono già in sella per il Falzarego, a manetta con la mia Aprilia verso Cortina.
I paesaggi mi lasciano senza fiato e le montagne che in vetta son ancora innevate fanno da cornice a piccoli laghetti di un colore brillante e limpido, vero specchio per tutto il panorama.
Arrivato a Cortina e svolto verso Dobbiaco, dove arrivo verso le 10.30.
Corro all'ufficio del turismo dove mi dicono che non troverò niente di libero se non un albergo a 4 stelle.
Non voglio credere alle loro parole e incomincio a gironzolare e a chiedere per delle "zimmer" oppure ma la risposta è sempre la stessa: tutto occupato!
Per combinazione trovo le indicazioni per Valle San Silvestro, dove sono in vacanza il mio amico Giulio, suo fratello Cosimo ed il resto della famiglia.
Trovo Cosimo e lui mi aiuta a cercare una stanza: dopo aver tentato un po' di tutto ne trovo una piccolina ma accogliente sotto il loro residence.
Ora che mi sono sistemato posso andare a salutare tutti ma vengo a sapere che Giulio è andato a fare un giretto in moto e così vediamo di organizzargli una sorpresa.
Come se fossimo a Firenze non in mezzo alle Dolomiti mi "presento" parcheggiando la mia moto accanto alla sua, lui un po' incredulo mi accoglie molto calorosamente insieme alla sua famiglia.
A cena si parla subito di cose importanti e cioè quando fare una gita sul Grossglockner.
Senza pensarci due volte partiamo la mattina seguente e così corono il mio sogno di andare per la prima volta all'estero in sella alla mia moto.
Corro all'ufficio del turismo dove mi dicono che non troverò niente di libero se non un albergo a 4 stelle.
Non voglio credere alle loro parole e incomincio a gironzolare e a chiedere per delle "zimmer" oppure ma la risposta è sempre la stessa: tutto occupato!
Per combinazione trovo le indicazioni per Valle San Silvestro, dove sono in vacanza il mio amico Giulio, suo fratello Cosimo ed il resto della famiglia.
Trovo Cosimo e lui mi aiuta a cercare una stanza: dopo aver tentato un po' di tutto ne trovo una piccolina ma accogliente sotto il loro residence.
Ora che mi sono sistemato posso andare a salutare tutti ma vengo a sapere che Giulio è andato a fare un giretto in moto e così vediamo di organizzargli una sorpresa.
Come se fossimo a Firenze non in mezzo alle Dolomiti mi "presento" parcheggiando la mia moto accanto alla sua, lui un po' incredulo mi accoglie molto calorosamente insieme alla sua famiglia.
A cena si parla subito di cose importanti e cioè quando fare una gita sul Grossglockner.
Senza pensarci due volte partiamo la mattina seguente e così corono il mio sogno di andare per la prima volta all'estero in sella alla mia moto.
Partiamo il giorno seguente ed entriamo subito in Austria (il confine è a pochi chilometri da Dobbiaco) ma appena dopo Lienz mi si svita un tubo del liquido di raffreddamento: la temperatura schizza al massimo, la moto fa una gran fumata bianca ed io mi prendo un bello spavento.
Grazie al sangue freddo di Giulio e di un mio caro amico che mi ha aiutato per telefono sistemiamo il tutto a "suon di fascette"… E via per il Grossglockner!
Di questa strada conservo il ricordo di bellissime curve e panorami mozzafiato, ma anche di "troppo traffico" e poca possibilità di divertirsi in sella.
Dopo la sosta in vetta, dove il caldo si fa sentire, ripartiamo per la discesa che ci talmente emozionato da voler "replicare" subito percorrendola nell'altro verso.
Verso sera torniamo a Dobbiaco.
Il giorno seguente, non ancora stanchi di pieghe, facciamo il passo Tre Croci e siccome Giulio non aveva fatto il Passo Sella lo riaccompagno ben volentieri per un nuovo giro dei quattro passi.
Addirittura ripetiamo per quattro volte il Sella e per non farci mancare nulla al ritorno abbiamo anche fatto il Passo Giau, una vera e propria pista se non fosse per l'asfalto a volte troppo consumato.
La mattina dopo siamo ripartiti per Firenze: il via alle 9 da Dobbiaco e, sempre percorrendo strade statali, siamo arrivati alle 6 e 30 a Casa… Stanchi ma felici di questa bellissima avventura!
Grazie al sangue freddo di Giulio e di un mio caro amico che mi ha aiutato per telefono sistemiamo il tutto a "suon di fascette"… E via per il Grossglockner!
Di questa strada conservo il ricordo di bellissime curve e panorami mozzafiato, ma anche di "troppo traffico" e poca possibilità di divertirsi in sella.
Dopo la sosta in vetta, dove il caldo si fa sentire, ripartiamo per la discesa che ci talmente emozionato da voler "replicare" subito percorrendola nell'altro verso.
Verso sera torniamo a Dobbiaco.
Il giorno seguente, non ancora stanchi di pieghe, facciamo il passo Tre Croci e siccome Giulio non aveva fatto il Passo Sella lo riaccompagno ben volentieri per un nuovo giro dei quattro passi.
Addirittura ripetiamo per quattro volte il Sella e per non farci mancare nulla al ritorno abbiamo anche fatto il Passo Giau, una vera e propria pista se non fosse per l'asfalto a volte troppo consumato.
La mattina dopo siamo ripartiti per Firenze: il via alle 9 da Dobbiaco e, sempre percorrendo strade statali, siamo arrivati alle 6 e 30 a Casa… Stanchi ma felici di questa bellissima avventura!
Da Firenze alle Dolomiti in 125
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