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I viaggi dei lettori

Siamo andati in Corsica

il 03/10/2002 in I viaggi dei lettori

Il racconto di Paola che con Sacha in sella a Morgana (il nome della moto, una Honda Hornet 600)  hanno percorso 1.700 km in Corsica scoprendo un paradiso per le vacanze su due ruote

Siamo andati in Corsica
Pare vero che guido io…

Lo sbarco a Bastia

Premessa: ieri pomeriggio abbiamo fatto le prove per caricare la moto, 4 ore di fatica senza ottenere nessun risultato (!!) stamattina ci siamo svegliati alle 6.00
Colazione, doccia e caricamento della moto… tra una bestemmia e una parolaccia alla fine siamo riusciti a caricarla… riusciremo mai a partire?? Due borsoni laterali stracolmi, tenda e materassini avvolti sul portabauletto… lo zaino??!! Provo a portarlo io tra me e Sacha…
Ore 7.

30 finalmente si parte!! Da Roma prevediamo di arrivare a Piombino alle 10.30, ma dopo circa un chilometro ci fermiamo. Non si può proprio partire in queste condizioni, innervositi da questi imprevisti quasi decidiamo di rinunciare a qualcosa, ma alla fine decidiamo di attaccare lo zaino dietro la tenda e finalmente ripartiamo… non si sa come siamo riusciti a caricarla, se ci vede la polizia sono guai!!
La strada da Roma a Piombino è tutta dritta (Via Aurelia) quindi è andato tutto bene (ancora non sappiamo che strade ci aspettano!!)
Tra una pausa per il caffè e una per la benzina, arriviamo alle 11.00. Sacha va a fare il check-in e imbarchiamo “Morgana” (il nome della moto, Honda Hornet 600). Poverina, per tutto il tragitto legata ad un supporto di sicurezza, in caso di pericolo di ondeggiamento...
Alle 12.00 la nave parte… finalmente!!. Il viaggio in nave è andato benissimo, il mare calmo, il cielo azzurro, il sole caldo, abbiamo incontrato pure i delfini che si sono messi a giocare accanto alla nave.
Arrivo a Bastia ore 15.30 - 16.00 non ricordo precisamente.
Scesi dalla nave facciamo subito la prima figuraccia con un tipo del posto: Sacha non essendosi abituato all’ingombro dei borsoni laterali, fa un sorpasso e intruppa una macchina con la borsa! Subito dopo facendo i vaghi, siamo andati verso San Florent, percorrendo la N199, alla ricerca di un campeggio. Ne abbiamo girati tre o quattro e alla fine abbiamo deciso per Camping d’Olzo (tel. 04.95.37.03.34), come ci ha consigliato la guida Routard; quindi abbiamo smontato i borsoni, aperto la tenda e picchetta un po’ qua e un po’ la nostra dimora era pronta!!
Alla fine si erano fatte le 19.00, così siamo andati in una spiaggetta vicino dove fare il nostro primo bagno della vacanza… abbiamo avuto il piacere (o il dispiacere) di incontrare la fauna locale… le zanzare… quante!!! Così torniamo in campeggio pieni di pizzichi, a cucinarci con il nostro fornelletto, delle ottime pennette al pesto; ci facciamo la doccia e verso mezzanotte andiamo a fare un giretto per la cittadina, una birra e una crepes, dopodichè stanchissimi torniamo in tenda a dormire. Premetto che le spiaggette di San Florent viste o intraviste quest’ oggi sono abbastanza bruttine!

Dopo la notte insonne per il freddo e l’umidità, decidiamo comunque di alzarci presto, intorno alle 9.30, per fare il giro di Cape Corse.
Dopo la colazione e la doccia ci avviamo, le strade sono bellissime: strette e tutte curve con lo strapiombo da una parte… È impressionante il panorama che si ammira! Peccato non avere la barca per vedere la costa dal basso! Ci siamo fermati diverse volte per fare le foto, il paesaggio merita moltissimo! Siamo arrivati alla punta (Centuri) e abbiamo proseguito per Macinaggio, dove per due panini e una bottiglietta d’acqua ci hanno preso 14 €… una follia e stanno a volto scoperto!! Grossa inc...tura di Sacha con me per aver buttato i soldi che è durata fino a Marina di Porticciolo, dove finalmente siamo arrivati al mare. Bè dopo due ore di moto, la schiena e il fondoschiena rotti, siamo scesi in questa caletta, molto carina, peccato i ciottoli. Ci siamo fatti il bagno e una dormita sul terreno duro… già sto sognando un bel materasso comodo… ma si sa che in moto e in campeggio si sta scomodi, ma ne vale veramente la pena fare un viaggio del genere perché le emozioni che ti da la moto non sono le stesse che ti da la macchina e l’alberghetto!
È emozionante la complicità che si crea con gli altri motociclisti, e qua se ne incontrano tanti…
Dopo la "fantastica" pennichella sui ciottoli abbiamo intrapreso la strada del ritorno e ci siamo fermati a vedere un bellissimo tramonto a Nonza e, dato che è ferragosto, il paesino era tutto illuminato a festa. Veramente un bello spettacolo! Vista l’ora di cena, con la guida in mano siamo andati a cercare un ristorantino per cenare, almeno per oggi, in modo dignitoso. Siamo andati al ristorante Chez Morganti, a Marina di Albo (tel. 04.95.37.85.10), è a 5 km a nord di Nonza, dove con 50 € abbiamo consumato una deliziosa cenetta a base di pesce e di salumi locali.
Le strade non sono illuminate, i paesi o centri abitati sono rari, quindi non c’è inquinamento di luce, così mentre Sacha guidava ho potuto ammirare la brillantezza delle stelle e della luna.
Siamo tornati al campeggio e, dopo aver percorso circa 130 km di curve in un giorno, siamo veramente stanchi!! Pure “Morgana” è stanca, e credo che pure lei non vede l’ora di essere parcheggiata per la notte…

Sveglia ore 9.00. Oggi andiamo a visitare la spiaggia di Lodo, che si trova nel deserto degli Agriati. Difficile l’accesso con la moto, a meno che non si abbia una enduro, per risparmiare una passeggiata per 12 km a piedi fortuna ci sono i traghetti che partono dal porticciolo di San Florent e con mezz’ora si arriva alla spiaggia.
Volevamo partire alle 11.30, ma dato che non c’era più posto abbiamo preso il traghetto delle 13.30. Per occupare il tempo siamo andati al supermercato a farci i panini e poi ci siamo seduti a un tavolino di un bar (Le Passage, tel. 04.95.37.08.51) a prendere qualcosa di fresco e dissetante. Nel frattempo decidiamo le nostre prossime tappe. Proseguiremo sicuramente verso sud per la costa occidentale, la più frastagliata, la più bella. Io vorrei comprare le cartoline, da classica turista media, ma si è fatta l’ora di andare al porto. Dopo mezz’ora di navigata siamo approdati finalmente in questa splendida spiaggia di sabbia bianca e mare turchese. Obbligatorio fare il bagno e le foto… abbiamo passato il tempo ad ammirare il posto, a fare il bagno e 1500 foto. Il mare è paragonabile a quello dei Caraibi, incredibile il paesaggio: il colore turchese dell’acqua che si contrasta con il verde e marrone delle rocce. L’unica cosa negativa di questo posto è che essendo troppo bello, ad agosto è invaso da troppe persone... e ragazzini molesti che corrono vicino l’asciugamano e ti riempiono di sabbia, che per quanto bella è sempre sabbia!!
Purtroppo sono le 19.00, quindi dobbiamo avviarci verso la banchina della spiaggetta, dove ci aspetta il traghetto per il rientro. Come al solito, arrivati in campeggio, ci siamo fatti la doccia, abbiamo cenato e poi ci siamo fatti una birra al paese. Ci siamo seduti in un bar, proprio sulla piazza principale, dove un ragazzo con la chitarra ci ha deliziato con della bella musica.. Torniamo presto in tenda dato che domani dobbiamo ripartire. Facciamo pure troppo tardi in considerazione del fatto che è nostra intenzione svegliarci presto.

Sveglia ore 9.00. Smontiamo la tenda, rifacciamo le valigie, ricarichiamo la moto, ma questa volta un po’ più velocemente della precedente… prossima tappa Porto.
Prendiamo la strada statale D81, che poi diventa N197, in direzione Calvì e a differenza delle strade viste fin'ora (quelle di Capo Corso) è abbastanza larga e dritta. Ci avviciniamo alla costa e possiamo ammirare la meraviglia dei posti, così ci fermiamo a fare delle foto… tutti e due non vediamo l’ora di farci un tuffo, così prima di proseguire per il nostro itinerario ci fermiamo a Ile Rousse a dissetarci un po’ e poi alla splendida spiaggia di Alcajiola, per non perdere una giornatina di mare.
C’ero già stata 6 anni fa, bellissimo. Ho provato una certa emozione a tornare in questo posto, non è cambiato nulla tranne che i prezzi. Allora una baguette “pan bagna” la pagavo 5.000 lire, ora costa 4 €, non so se è dovuto all’inflazione o all’euro… Mare fantastico, sabbia di quella grossa, poca gente… che si può desiderare di più in vacanza?!
Il bello della spiaggia è che l’acqua è subito alta, quindi puoi prendere la rincorsa e tuffarti senza che dai le craniate sul fondo.
Ho potuto notare che qui in Corsica si spende tanto per l’acqua: una bottiglia da un litro costa sempre 3/3,20 €…
Tra un tuffo e una foto si sono fatte le 16.30 e ci siamo rimessi in moto per percorrere gli altri 75 km che ci dividono da Porto. Siamo passati per Calvì a comprare qualcosa per la cena e abbiamo proseguito il nostro viaggio. Ci abbiamo impiegato 3 ore e 30 minuti!! Da Calvì a Porto (D81) la strada è stretta, piena di curve con al lato lo strapiombo, tanto pericolosa quanto affascinante! Si dice che sia il tratto più pericoloso della Corsica. Abbiamo incontrato un po’ di animaletti selvatici, vacche cavalli e capre. Dei maialini nemmeno l’ombra!
Proprio mentre il sole stava per tramontare, arriviamo in un posto meraviglioso, un panorama fantastico e suggestivo: un’insenatura davvero bella, con le montagne che precipitano a picco nell’acqua. Ovviamente ci siamo fermati a fare delle foto. Dopo il tramonto siamo tornati in sella a “Morgana”. Dobbiamo ancora percorrere una trentina di km. Alle 21.00 arriviamo a Porto. Il paesino è tranquillissimo, si trova in un insenatura che fa da porto naturale. Alle 21.20 siamo entrati nel campeggio (Le Porto, tel. 04.95.26.13.67) ma la reception chiudeva alle 21.00 esatte, infatti non abbiamo trovato nessuno che ci accoglieva tranne che una ragazza di Pistoia che ci ha fatto compagnia, molto gentile. Abbiamo bussato alla porta della reception senza alcuna risposta, abbiamo telefonato ma squillava a vuoto… di andare a cercare un altro campeggio non avevamo proprio voglia, così abbiamo aspettato un altro po’ e la fortuna ci assistito, perché dopo mezz’ora è arrivata la signora che gestisce il camping e ci ha accolti senza nessun problema… è stata davvero gentile! Questo campeggio è molto carino, non è umido per niente, è ben ombreggiato ed è fatto a terrazze, è un ex frutteto, l’unico problema è che si è rotta la caldaia, quindi manca l’acqua calda (!!). Abbiamo rimontato la tenda, risistemato i bagagli dentro, cucinato, mangiato, lavato i piatti e fatto il bucato… alla fine siamo andati a dormire alle 3.00.

Sveglia pure oggi alle 9.00, ma per la colazione e per prepararci, come al solito siamo usciti dal campeggio a mezzogiorno. La guida ci consiglia di andare alla spiaggia di Arone (Capu Rossu, D824), poco più a sud di Piana. Abbiamo passato le Calanches, zona rocciosa famosa per il colore che prende al tramonto (da non perdere). Pazzesco il contrasto dei colori che c’è, l’azzurro intenso del mare e del cielo, il rosso delle rocce e il verde della vegetazione, che ancora non capisco come può esserci così tanta vegetazione se ci sono solo rocce e non c’è neanche un granello di terra! Proseguiamo per Piana così svoltiamo per Arone. Per arrivare con la moto alla spiaggia abbiamo dovuto fare una discesa di sterrato pieno di solchi e abbiamo rischiato di cadere.
Anche oggi ci siamo fatti una bella giornata di mare che, neanche a dirlo, è bellissimo pure qua! All’inizio la spiaggia era vuota, ma poi si è riempita come al solito di ragazzini molesti… sarà che appena giunti troviamo le spiagge deserte perché arriviamo sempre all’ora di pranzo e la gente va a mangiare??
Bagno, sole, foto… Solo che non ci possiamo perdere il tramonto alle Calanches…
Più o meno alle 18.30 ci incamminiamo verso la moto, leviamo i vari antifurti (i caschi invece li portiamo sempre con noi, dato che vanno a ruba, nel senso letterale del termine!) e ci incamminiamo verso lo sterrato. Percorriamo i nostri 20 km e arriviamo alle Calanches, dove il sole ormai basso sta già colorando di un rosso tendente al porpora le rocce. Parcheggiamo in una piazzola e ci incamminiamo a piedi a cercare qualche posto dove si vede meglio il tramonto per fotografare le bellezze che la natura ci sta offrendo.
Visto lo splendido tramonto dai colori bizzarri siamo tornati a Porto alla ricerca di un bar che vende latte, senza sapere che il latte lo possono vendere solo i supermercati… l’ho capito solo dopo averlo chiesto a qualche bar, in una lingua un po’ strana che di francese ha solo gli accenti (dato che conosco solo due o tre parole) e alla fine a gesti mi hanno fatto capire che i bar non sono autorizzati a venderlo. Siamo tornati al campeggio e stasera a letto presto, perché domani ci aspetta un’altra giornata piena.

Sveglia ore 9.00, andiamo a scoprire un'altra spiaggia. La guida ci consiglia di andare alla Spiaggia di Chiuni, che si trova a 6 km a nord di Cargèse. Come al solito non ci sono troppe persone (sono le 12.30, la gente magari va a mangiare) la spiaggia è molto simile a quella di ieri, peccato che a rovinare l'estetica del paesaggio ci ha pensato il Club Med... qualcosa di agghiacciante... Per fortuna i corsi non hanno dato il via libera ai costruttori come hanno fatto in Sardegna, infatti è rimasto quasi del tutto incontaminato. La sabbia è quasi bianca e il bagnasciuga è di piccoli sassolini... qualcuno l'ho preso, cosi mi posso fare dei braccialetti...
Classica giornata di mare e a una certa ora siamo tornati a Porto, dato che abbiamo acquistato due biglietti per fare un giro in barca a Girolata/Scandola (30 € a persona, un botto!!) a vedere le grotte e le insenature. È durato 2 ore e 30 min. ma questo non giustifica il costo del biglietto!! Siamo tornati in tempo per vedere il tramonto da Porto, che si dice sia il tramonto più bello del Mediterraneo. Altre 1500 foto al sole che “annega” nel mare e ci siamo avviati verso il campeggio. Ho pure guidato la moto, per la prima volta, ed è stata un’esperienza emozionante!!
La sera, dopo cena decidiamo di fare un giro per il paese, sono le 23.00 e non c’è un’anima in giro. Impressionante, sembrava di stare in un paese fantasma! ci siamo presi un gelato seduti in un tavolino di un bar ristorante in una terrazza con la vista sul golfo e la torretta genovese.

Giorno 7 - 20/08/2002 Portovecchio
Sveglia ore 8.30... prevedo un'altra ammazzata... Rismontiamo la tenda, ricarichiamo la moto e di nuovo sulla statale D81 verso Bonifacio-Portovecchio. Passati un po’ di paesini verso l'ora di pranzo ci fermiamo vicino Cargese in un baretto con terrazza a mangiare la solita baguette superfarcita (pan bagna)... a dir poco fantastica! Ci siamo presi un caffè (non si sa quant'era buono!!) abbiamo fumato una sigaretta e di nuovo in strada. Passato Ajaccio, che vista così di sfuggita non mi è sembrata così bella, visti i palazzoni che hanno costruito, abbiamo proseguito per la N196 che ci ha portato a Sartene, il paese più corso della Corsica. Peccato non avere avuto abbastanza tempo per girarla, ci siamo fermati solo a prendere una coca cola e a prelevare contante. Così abbiamo proseguito per Roccapina, dato che volevamo fare un bagno. Solo che non abbiamo potuto raggiungere la spiaggia visto che la stradina da percorrere era tutta sterrata e si poteva fare solo in macchina o con una enduro. Più che altro non abbiamo voluto rischiare visto che la moto era supercarica e la tenuta quindi non era delle migliori. Così ci dirigiamo verso Pianottoli-Caldarello, dove ci siamo fermati una mezz'oretta alla spiaggia. Alle 18.00 ripartiamo per Portovecchio, è da stamattina che stiamo sulla moto... non finisce più questa giornata!! Proseguiamo per la D859, in direzione di Portovecchio e finalmente arriviamo ad un campeggio, solo che non possiamo fermarci la perché non hanno le prese per la corrente europee, quindi andiamo un po' più a nord (paese di fighetti e molto turistico) e arriviamo finalmente a camping La Vetta (tel. 04.95.70.09.86). Molto bello, ampi spazi, colonnine della corrente con prese europee, finalmente, montiamo la tenda e ci sistemiamo. Non bastate le 7 ore passate a cavallo di “Morgana”, ci rimettiamo in sella per andare a Cala Rossa a fare un bagno. Essendo quasi tramontato il sole, la spiaggia quasi al buio, visto che ci troviamo a oriente. Anche qua, come la prima volta a St Florent, abbiamo un incontro ravvicinato con le zanzare... siamo dovuti scappare, siamo tornati in tenda con 40/50 pizzichi per uno!! Una cosa che ho notato è la differenza di paesaggi tra il nord e il sud della Corsica. Da Ajaccio in giù è uguale alla Sardegna, stesse rocce, stesso mare e stessa vegetazione, bassa... pure gli odori sono uguali! Il nord è più selvaggio, tutto montagne, è più bello secondo me, si incontrano pure meno motociclisti!

Oggi è il penultimo giorno... sigh! Andremo a visitare la spiaggia di Palombaggia. Durante il tragitto ci siamo messi a cercare un tabaccaio, ma tranne che un club privato e un alberghetto, non abbiamo trovato altro. Così senza sigarette siamo andati ugualmente in spiaggia. abbiamo lasciato 2 € per il parcheggio custodito, e siamo andati alla spiaggia. fortuna che il chioschetto della spiaggia vende pure le sigarette, così prendo un pacchetto... 4 €!! Una follia!!!! solo che in quel momento era un nostro bisogno primario, così non ne abbiamo potuto fare a meno... Abbastanza inc…ati tra di noi, ci fermiamo al primo spazietto che troviamo.. dimenticavo di dire che la spiaggia stracolma di turisti, e quasi tutti ragazzini. C'è vento e un bambino di 5 anni ha avuto la brillante idea di giocare col freesbee di fronte a noi, e ha fatto fuori una decina di persone, tra cui noi due, visto che col vento quel disco era ingovernabile!! Abbiamo preso la decisione di oltrepassare alcuni scogli che ci dividevano da una spiaggia più tranquilla. così, urtati dalla presenza di bambini molesti e genitori menefreghisti del disturbo che i loro figli arrecavano ai bagnanti, ci siamo trasferiti dall'altra parte. Il mare era un po’ mosso, ma ugualmente bello, stiamo tutto il giorno in acqua, visto che è il nostro ultimo bagno della vacanza.
Alle 16.00 siamo tornati in campeggio, ci siamo fatti la doccia e visto che domani torniamo a Roma, andiamo a Bonifacio a cena fuori.
Ho avuto la brillante idea di vestirmi carina con le scarpette col tacco e Sacha di mettersi i sandali, un po’ scomodi. Arriviamo a Bonifacio alle 18.30 e per fare una gita in barca a vedere la scogliera e le grotte, trattiamo sul prezzo dei biglietti, così paghiamo in due solo 18 €, ed è stato molto divertente. Il mare era mosso, le onde altissime, quindi la barca dondolava...non sarebbe stato adatto per chi soffre il mal di mare. Come al solito il tramonto sta per finire e, scesi di corsa dalla barca, siamo andati a cercare di fotografarlo. Per la fretta ci stavamo dimenticando i caschi che avevamo lasciato al box dei bigliettai, ci siamo fatti una corsa sulle stradine di Bonifacio, ma avendo delle scarpette poco indicate per l'impresa mancava poco che mi rompevo le caviglie... tutta quella fatica per non riuscire nemmeno a vederlo! Che sfiga!! Sopra c’era pure un vento pazzesco e stavo sclerando perché i capelli mi coprivano la visuale e non sapevo dove mettevo i piedi.
Finalmente si sono fatte le 21.00, ci siamo diretti verso il porto dove stava il ristorante che avevamo prenotato nel pomeriggio, ma prima di arrivare giù sono riuscita a comprare finalmente le cartoline. Quando le scriverò? Boh! Ore 21.30 quando ci sediamo al nostro tavolino dell’Albatros (si trova sul porto, bisogna prenotare assolutamente, tel. 04.95.73.01.97). Con 104 € abbiamo consumato una cena fantastica a base di pesce e gamberoni alla griglia... diciamo pure che ci siamo sfondati, come si dice a Roma. Il cameriere era innamorato di Roma, e avendogli detto che siamo romani, ci ha dato degli ottimi consigli su cosa mangiare. Dopo cena, con la pancia strapiena (non camminavamo, rotolavamo!!) siamo ritornati in campeggio.

9° giorno - 22/08/2002 Bastia
Oggi si torna a Roma... 9 giorni sono davvero pochi per godersi al meglio una vacanza come questa... Per l'ultima volta abbiamo smontato la tenda e caricato la moto. Il viaggio verso Bastia è andato liscio, ci abbiamo impiegato solo un'ora e 45 (a differenza delle strade dell'altro versante che da nord a sud ci vogliono 12 ore!!). La N198 da Portovecchio a Bastia e una strada molto larga e dritta, sono solo 175 chilometri.
Man mano che ci avviciniamo a Bastia notiamo dei nuvoloni neri e pieni d’acqua, proprio sulla città, decisamente meno accoglienti delle classiche nuvole caratteristiche delle montagne a ridosso di Bastia. Credo proprio che un giorno in più in Corsica ci sarebbe costato un acquazzone. Arriviamo al porto e per fare il check in sto in fila mezz'ora. Sacha mi ha dato il cambio così faccio in tempo a comprare qualche pacchetto di sigarette visto che costano solo 2.40 € a differenza dei 3 in Italia.
Siamo saliti sulla nave e siamo andati sul ponte superiore a cercare dei posti per prendere il sole. Il traghetto era pieno, ma sono avanzate due sedie a sdraio, che fortuna! Arriviamo a Livorno intorno alle 19.30, ma la moto esce quasi per ultima.
Il sole cede il posto alla luna. Ci troviamo sulla via Aurelia. Ci siamo fermati un paio di volte per fare benzina e mettere qualcosa nello stomaco. Ormai siamo arrivati alla frutta, i nostri muscoli sono atrofizzati, la schiena è in tilt. In 9 giorni abbiamo percorso più di 1.700 chilometri... Stanotte ci meritiamo davvero di dormire in un bel letto comodo.
Siamo arrivati a Roma all’ 1.00. Mi sembra che questa vacanza sia stata solo un bellissimo sogno. Da domani ricomincia la solita vita: il lavoro, lo stress... ma la differenza di prima di partire e che abbiamo qualcosa in più da raccontare. Spero che questo racconto sia stato interessante, e spero di essere riuscita a condividere la mia esperienza con tutti i motociclisti e zavorrine che lo hanno letto.

Siamo andati in Corsica
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