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Cavo frizione moto: cos'è e cosa fare se si rompe

Stefano Gaeta il 31/07/2024 in Manutenzione
Cavo frizione moto: cos'è e cosa fare se si rompe
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Scopri nella nostra guida cos'è il cavo frizione della moto e cosa fare in caso di rottura: ecco quali sono le soluzioni temporanee e la manutenzione da fare per evitare problemi

Lui è proprio lì, parte dalla manopola sinistra delle nostra moto e, con un percorso sempre diverso, scende verso il motore per collegarsi al pacco frizione. Stiamo parlando del cavo della frizione che, collegato alla leva sinistra al manubrio, è da sempre croce e delizia dei neofiti quando si tratta di imparare a rilasciarla con la giusta progressione per partire in modo fluido e progressivo.

Negli ultimi anni, in virtù del sempre più diffuso utilizzo di impianti idraulici, il cavo frizione è stato spesso soppiantato senza però scomparire del tutto, anzi, rimanendo ancora molto utilizzato soprattutto per la logica di contenimento dei costi in fase di produzione delle moto. Un impianto a cavo è decisamente più economico di quello idraulico. 

 

CAVO FRIZIONE: COM'E' FATTO

Ma com’è fatto il cavo della frizione? A noi appare un semplice tubicino nero in gomma. In realtà e composto da diversi elementi. Il cavo, in acciaio, che vi scorre all’interno è rivestito da una guaina a spirale sempre in acciaio che a sua volta ricopre un’anima interna in teflon autolubrificante per migliorare lo scorrimento del cavo stesso.

il nostro cavo, come dicevamo, segue un “percorso” per andare a collegarsi, nella sua parte inferiore, alla leva che viene tirata per attivare la frizione. Nel punto di collegamento con la leva il cavo frizione generalmente presenta un soffietto in materiale plastico utile a proteggerne la parte finale dagli agenti atmosferici e due dadi che hanno la funzione di registro.

Anche a monte, cioè nel punto di collegamento con la leva sinistra al manubrio, troviamo una rotella deputata alla regolazione del gioco.

 

CAVO FRIZIONE: A COSA SERVE

Il cavo della frizione serve a mettere in trazione, agendo sulla leva al manubrio, il supporto collegato al carter che contiene il pacco frizione per attivarne il funzionamento e quindi permetterci di poter agire sul cambio inserendo la prima per muovere i primi metri, salire e scendere di rapporto. Ad ogni azione sulla leva al manubrio seguirà una trazione della staffa di collegamento al pacco frizione che, una volta rilasciata la leva al manubrio, tornerà nella sua posizione neutra grazie ad una molla di rinvio.

 

CAVO FRIZIONE: COME RIPARARLO

I cavi frizione più moderni non prevedono alcun tipo di manutenzione e garantiscono decine di migliaia di azioni senza che il pilota debba mai metterci le mani se non per regolare di tanto in tanto il gioco della leva al manubrio tramite la rotella zigrinata.

Ma l’imprevisto è sempre dietro l’angolo e può purtroppo capitare che senza alcun preavviso il cavo si strappi, nella maggior parte dei casi all’inizio o alla fine nel punto di collegamento tra il cavo e il piccolo niple che trova spazio nell’incavo presente sia nella leva al manubrio che nella staffa di collegamento al pacco frizione.

Quindi, che fare? Diciamo che la pratica di girare con il cavo di acciaio nudo e crudo arrotolato è ormai poco diffusa se non per gli appassionati di off-road o adventouring. L’eventualità di rimanere in qualche posto remoto senza frizione, in condizioni poi dove il suo utilizzo è fondamentale, è sicuramente spaventosa e quindi risulta essere molto saggio avere con se un cavo pronto per una riparazione di emergenza. E in quanto riparazione di emergenza, messa in atto con il solo scopo di tornare a casa, sarà sufficiente sfilare dalla guaina il cavo di acciaio rotto e sostituirlo con il nostro di emergenza, operazione non particolarmente complicata che non richiede grandi doti di manualità.

 

CAVO FRIZIONE: SOSTITUZIONE E REGOLAZIONE

In generale però, nel caso si presenti la rottura del cavo frizione, è buona norma sostituirlo nella sua interezza utilizzando la guina completa già pronta per essere installata. La prima cosa da fare sarà quella di portare i registri di tensione a monte e a valle del cavo al minimo per aumentare il gioco al massimo e poterlo sganciare dalle sue sedi. Una volta fatta questa operazione la strada più facile è quella di collegare il vecchio cavo a quello nuovo con un giro abbondante di nastro isolante e utilizzare il cavo vecchio come “guida” per far passare quello nuovo. Operazione, a onor del vero, non sempre di facile realizzazione. In molti casi, per inserire il cavo nuovo sarà necessario smontare alcune parti della nostra moto, spesso il serbatoio. In questa fase bisogna prestare molta attenzione al passaggio del nuovo cavo che non vada in contatto con parti calde del motore o che non intralci il movimento del manubrio.

Una volta posizionato il nuovo cavo dovremmo passare alla regolazione dei registri di tensione. Si parte sempre dai due dadi a valle del cavo che andranno posizionati circa alla metà della loro corsa totale. Dopodiché passeremo alla regolazione del registro al manubrio facendo ruotare la rotella dentellata fino a raggiungere il giusto gioco della nostra leva frizione. Facendo molta attenzione a non sfilare in maniera eccessiva il registro a rotella dal supporto al manubrio. Nel caso in cui la leva non raggiunga il gioco corretto torneremo ad agire sui due dati di regolazione nella parte di inferiore del cavo.

Una volta ottenuto il corretto gioco provvederemo a serrare i dadi, di solito hanno due passi diversi proprio per poter utilizzare due chiavi distinte, e il gioco è fatto.

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