Yamaha MT-07 2025: la regina delle naked medie +VIDEO+

La prima volta e la prima moto non si scordano mai. Sia dal punto di vista del possesso, sia progettuale. Giunta alla quarta generazione (la prima nasce nel 2014), la Yamaha MT-07 si rinnova profondamente, andando a colmare le lacune precedenti senza stravolgere la sua anima iniziale. E, cosa importante, non aumenta di prezzo: costa 7.999 euro.

Novità ovunque

Esteticamente la si riconosce per lo sguardo, ora più minimalista, grazie a un faretto dalle dimensioni veramente minuscole affogato in una tabella in stile Enduro Pro o Motard stradale (diversi 50 hanno quell’aggressività frontale). Salta subito all’occhio anche la forcella rovesciata da 41 mm (prima era tradizionale), il display da 5” TFT, una griglia nella parte superiore del serbatoio che serve per enfatizzare il rumore dell’aspirazione, attacchi radiali delle pinze freno anteriori, nuovi blocchetti al manubrio e un faro posteriore diverso. Tecnicamente, il telaio rimane con lo stesso schema, ma cambia il dimensionamento dei tubi e quindi la rigidità complessiva.

I nuovi cerchi forgiati portano un risparmio di peso di 480 gr, così come mezzo chilo in meno pesano le piastre di sterzo. La potenza, nonostante l’omologazione più restrittiva Euro 5+, rimane identica, 74,5 CV, mentre il peso scende di 1 kg (ora 183 kg), nonostante si sia arricchita parecchio di componenti e anche quelli elettronici, pur se non si vedano, hanno il loro peso. 

Tanta dotazione (ma pesa un chilo meno)

Il più importante è sicuramente il sistema drive by wire, con annesse declinazioni (3 modalità di guida, Street, Sport e Custom, 2 livelli di controllo di trazione e 3 mappe motore).

Lo strumento ha una grafica inedita e contempla il sistema di navigazione Garmin gratuito e a tempo indeterminato, prima era a pagamento.

Cambia molto la posizione di guida: il manubrio è più largo di 18 mm, più basso di 22 e più arretrato di 9,3. Le pedane sono 10 mm più vicine al suolo. La sella è a 805 mm da terra. Optional è disponibile il cambio elettronico up e down (prima era solo up) e la moto sarà disponibile anche con la trasmissione automatica Y-AMT, 500 euro e 2 kg in più, da aprile.

Sempre divertente da guidare

Alla guida, la MT-07 si riconferma agile e super divertente. È stretta tra le gambe, la sella è piuttosto rigida e ora il busto è più caricato in avanti, ma non troppo. È davvero una bicicletta da governare e, come si apre il gas, si apprezza la coppia del CP2, corposo e generoso nel fornire gratificazione pur se stiamo parlando di una media compatta. C’è spinta, carattere, ed è raccordato bene nei transitori, c’è pochissimo on-off. Sotto ai 2.000, invece, perde la sua fluidità, ma è accettabile. In ogni caso, la moto ora è più composta, ferma sul suo avantreno, prima era fin troppo facile impennarla, aveva un alleggerimento accentuato, dovuto anche al manubrio più alto che caricava meno l’asse anteriore. Se fino ad ora le si criticava un assetto troppo soft, ora sembrano andati nella direzione opposta. 

Le sospensioni hanno una taratura decisamente sostenuta, cosa che rende goduriosa la guida su asfalti lisci, ma crea qualche scuotimento di troppo sullo sconnesso. Se parliamo di puro comfort, non è generosa. Frenata non troppo aggressiva, frizione con lo stacco in pochi millimetri e verso l’inizio della sua corsa, cambio buono negli innesti.

Considerazioni

Nata nel 2014, MT-07 ha avuto un’evoluzione nel 2018 e un’altra ancora nel ‘21, ma è in questa quarta generazione che cambia decisamente nel rendimento. Adesso, dopo quasi 10 anni, ha le armi giuste per cercare di rimanere al vertice del suo segmento. E più possibilità di contrastare l’arrivo a gamba tesa dei cinesi che, pur vincendo sempre nei prezzi, non riescono ancora a proporre un’armonia d’insieme di ogni aspetto del rendimento così esemplare.