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SBK Argentina: la decima (consecutiva) di Rea
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Il campione del mondo ancora una volta non ha rivali e conquista anche il nuovo tracciato di El Villicum mettendo a segno un’altra doppietta che regala alla Kawasaki anche il titolo costruttori. Ducati è sul podio due volte con Melandri (secondo e terzo) e Fores (secondo)
Vincere dieci gare consecutive, oltre che un record che resterà nei libri di storia della SBK, è la conferma che Jonathan Rea, lo ha ribadito facendo doppietta sul tracciato di El Villicum penultima prova del Mondiale, corre ad un livello irraggiungibile per i suoi avversari. Fra lui e la Kawasaki in questi quattro anni si è creato un feeling che gli consente di imprimere alle gare un ritmo insostenibile per gli altri, che mai come in questa stagione nelle ultime 10 manche si sono dovuti accontentare di lottare per la seconda piazza.
In un Mondiale SBK che cerca la sua identità e anno dopo anno inserisce cambiamenti, l’ultima è la terza gara sprint alla domenica, Rea sembra quello che ha le idee chiare e una sola certezza, ha sempre voglia di vincere e di migliorare.
Ora una breve pausa i piloti del Mondiale SBK torneranno in pista a Losail (Qatar) per l'ultima gara della stagione, in programma dal 23 al 25 ottobre.
Rea non molla mai
Jonathan Rea corre per vincere sempre, anche quando il titolo mondiale è già in bacheca e prende rischi anche quando sta già dominando la gara. La sua fame di successo è insaziabile. La sua impresa, la sua egemonia lasciano poco spazio agli avversari che oggi non sembrano in grado di potergli arrivare davanti. La questione è se qualcuno sarà in grado di farlo in Qatar nell’ultima gara della stagione e il prossimo anno. La forza che Johnny ha sviluppato insieme al suo team è tale che per batterli servirebbe mettere in campo qualcosa di nuovo, in questo senso la nuova sfida di Ducati con la Panigale V4 si preannuncia interessante.In un Mondiale SBK che cerca la sua identità e anno dopo anno inserisce cambiamenti, l’ultima è la terza gara sprint alla domenica, Rea sembra quello che ha le idee chiare e una sola certezza, ha sempre voglia di vincere e di migliorare.
Melandri non molla, ma per il 2019 non ha una sella
E gli altri? Gli avversari ci sono e certo impegnano il campione ma poi Rea cambia passo e per gli altri non c'è storia. Questo fine settimana sulla nuova pista Argentina Marco Melandri dopo la pole con la Ducati sognava di ripetere il successo di inizio stagione in Australia, ma le sue speranze sono finite dopo una curva quando Rea ha preso il largo. Per il ravennate, ancora senza una sella per il prossimo anno, resta la soddisfazione di aver portato a casa un secondo posto, poi un terzo la domenica, ma il rammarico di non riuscire a fare di più. “Abbiamo fatto una bella gara, ha commentato Marco Melandri, anche se sono un po' deluso perché stavo rimontando bene dalla terza fila e dopo pochi giri ero già quarto, ma ho commesso un piccolo errore e sono finito largo alla curva 6, rientrando in nona posizione. Dopo ho fatto diversi sorpassi per ritornare in lotta per il podio e, a cinque giri dal termine, ho visto Forés davanti a me ed ho provato a spingere ancora più forte per raggiungerlo, ma lui non ha commesso errori e non è stato possibile chiudere il gap. Il terzo posto era il miglior risultato possibile oggi, ma speriamo di fare ancora meglio in Qatar. Insieme alla squadra stiamo lavorando molto bene, quindi sono fiducioso in vista dell'ultimo round".L’altro mondiale
A tener testa a Rea in Argentina ci ha provato in Gara2 Xavi Forés provando a prendere il largo allo spegnersi del semaforo, mentre Rea risaliva dalla nona posizione causa griglia invertita dal regolamento. Ma lo spagnolo con la Ducati del team Barni una volta raggiunto ha capito di non riuscire a tenerlo dietro e ha provato a tenere il suo passo. Impresa che gli ha consegnato uno splendido podio (e il titolo di miglior team indipendente della stagione). Podio su cui in Gara1 è tornato il turco Toprak Razgatliouglu con la Kawasaki del team Puccetti. Podio su cui invece in Argentina non è mai salito Chaz Davies, qui mai in lizza per la vittoria, e che non è sembrato alla portata delle Yamaha di Lowes e Van Der Mark. Sorride ai box nonostante il ritardo e l'incertezza per il futuro Tom Sykes (sesto e quinto). Passo indietro per le Aprilia. Lorenzo Savadori in Francia era stato ad un passo dal podio, qui dopo lo zero del sabato ha portato a casa un settimo, mentre il compagno Laverty finiva malamente a terra. Attacca ma raccoglie poco Loris Baz a lungo impegnato in Gara2 in un testa a testa con il pilota argentino Tati Mercado.Ora una breve pausa i piloti del Mondiale SBK torneranno in pista a Losail (Qatar) per l'ultima gara della stagione, in programma dal 23 al 25 ottobre.
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