SBK, Jerez: Melandri trionfa, Guintoli rincorre

Non una semplice vittoria, ma una vera e propria prova di forza del team Aprilia, che centra due vittorie con Melandri e due secondi posti con Guintoli. Un vero e proprio dominio, quello che la casa Noale mette in pista a Jerez, schiacciando letteralmente la concorrenza. Ovvero Sykes, che ci prova, ma trova solo un terzo posto. Costretto ad accontentarsi, a gestire, consapevole dei limiti del mezzo in questo weekend difficile per la Kawasaki.

Intanto per Marco è il quinto successo stagionale, 18° in carriera in SBK, salendo anche al secondo posto assoluto come numero di vittorie tra i piloti italiani nel Mondiale, dietro solo a Max Biaggi, a quota 21. Segno che il feeling tra il ravennate e la RSV4 Factory adesso è al top. Mostrato in una seconda manche gestita con la stessa strategia della prima. Dunque gestendo in avvio di corsa, per poi attaccare dalla metà di gara, puntando dritto alla rimonta per la vittoria. Lasciando così Guintoli con un sorriso a metà. Soddisfatto per aver ridotto il distacco in classifica iridata da Sykes, ma amareggiato per la sverniciata pesante presa da Melandri.

La festa Aprilia, mette dunque una certa pressione a Tom, che resta comunque al comando con +31 sul francese che lo insegue. Mentre il poleman Baz affonda con un 7° posto opaco, dopo la caduta del mattino. Tra le due Kawasaki, si piazza invece l'ottimo Davies, che con costanza porta sempre al traguardo la sua Ducati, resistendo agli attacchi di Rea e Laverty. La 1199 Panigale R tradisce però Giugliano, ancora nella sabbia, ma questa volta per un problema tecnico. Davide dovrà cercare di rifarsi negli ultimi due appuntamenti stagionali a Magny-Cours e Losail. Ovvero le ultime quattro gare in cui toccherà a Sykes amministrare il vantaggio, correndo verso il titolo e provando ad intaccare quello che al momento sembra lo strapotere delle Aprilia.

Infine in Supersport, Michael van der Mark si laurea matematicamente campione del mondo 2014, con due gare d'anticipo, vincendo anche la gara di Jerez. L'olandese ha corso senza risparmiarsi, approfittando poi della caduta nel finale di gara di Cluzel e del terzo posto di Marino.