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Biaggi: la Ducati, le CRT e il mio nuovo carattere
di Fabio Cormio
il 08/02/2012 in Sbk
Alla soglia dei quarantuno anni, il talento romano non pensa a smettere, anzi punzecchia i rivali del team Althea e sulle derivate di serie in MotoGP è decisamente negativo: "il campionato è già spaccato"
Durante la presentazione del team Aprilia SBK 2012 a Milano abbiamo potuto scambiare quattro chiacchiere con Max Biaggi che ci è parso in perfetta forma fisica e molto positivo.
Cosa ne pensi della "zavorra" di 6 chili alla Ducati?
"Sono ingrassato apposta di sei chili, così siamo pari – scherza -. No, seriamente, bisogna tener conto del fatto che quella moto è nata così nel 2008, con questi famosi sei chili in più. E non dimentichiamo che proprio quell'anno Bayliss vinse il mondiale a mani basse. Questa storia della zavorra, insomma, è solo un'operazione di marketing con cui la Ducati vuol far sapere a tutti di essere penalizzata. Se Checa si è lamentato della scarsa maneggevolezza della nuova moto, è perché gli hanno detto di farlo".
Cosa ne pensi della "zavorra" di 6 chili alla Ducati?
"Sono ingrassato apposta di sei chili, così siamo pari – scherza -. No, seriamente, bisogna tener conto del fatto che quella moto è nata così nel 2008, con questi famosi sei chili in più. E non dimentichiamo che proprio quell'anno Bayliss vinse il mondiale a mani basse. Questa storia della zavorra, insomma, è solo un'operazione di marketing con cui la Ducati vuol far sapere a tutti di essere penalizzata. Se Checa si è lamentato della scarsa maneggevolezza della nuova moto, è perché gli hanno detto di farlo".
Sarà l'anno delle nuove leve nel mondiale SBK, Davide Giugliano in testa. Ti rivedi in qualcuno di loro?
"No, io ho iniziato in una categoria diversa con tutt'altre caratteristiche. Forse al limite dovremmo guardare nella griglia del motomondiale ma non mi viene in mente nessuno che mi somigli".
Mediaticamente, l'SBK subirà l'introduzione delle CRT nel Motomondiale?
"Non credo proprio, quello delle CRT è semplicemente un tentativo, non so quanto azzeccato, per avere più moto in griglia. Ma sono mezzi nettamente più lenti, la differenza coi prototipi è troppa e non a caso campionato si sta spaccando in due ancora prima di cominciare. Sarà uno spettacolo poco esaltante e, più che altro, mi domando quale sia il programma della Dorna sul lungo periodo, non riesco proprio a capirlo".
L'età, l'esperienza e soprattutto la nascita dei tuoi due bambini Ines e Leon hanno modificato qualcosa nel tuo approccio alle corse e al pericolo?
"No. E' tutto cambiato in meglio, la famiglia mi ha completato e mi ha donato una nuova energia. Io ci ho solo guadagnato e sono migliorato nel carattere: un tempo ero più ruvido sotto molti aspetti, ora possiamo dire che ho smussato molti angoli".
Sarà il tuo ultimo anno di corse?
"Quando sento la parola ultimo rabbrividisco, forse perché sono un po' scaramantico… Direi che questa è una stagione importante, cruciale per la mia carriera, e io voglio giocarmi al meglio le mie carte. Al momento questo, nella mia testa, non è il mio ultimo anno di gare. Dopodiché, è chiaro che le cose cole tempo cambiano e si evolvono… diciamo che non metto limiti alla provvidenza".
"No, io ho iniziato in una categoria diversa con tutt'altre caratteristiche. Forse al limite dovremmo guardare nella griglia del motomondiale ma non mi viene in mente nessuno che mi somigli".
Mediaticamente, l'SBK subirà l'introduzione delle CRT nel Motomondiale?
"Non credo proprio, quello delle CRT è semplicemente un tentativo, non so quanto azzeccato, per avere più moto in griglia. Ma sono mezzi nettamente più lenti, la differenza coi prototipi è troppa e non a caso campionato si sta spaccando in due ancora prima di cominciare. Sarà uno spettacolo poco esaltante e, più che altro, mi domando quale sia il programma della Dorna sul lungo periodo, non riesco proprio a capirlo".
L'età, l'esperienza e soprattutto la nascita dei tuoi due bambini Ines e Leon hanno modificato qualcosa nel tuo approccio alle corse e al pericolo?
"No. E' tutto cambiato in meglio, la famiglia mi ha completato e mi ha donato una nuova energia. Io ci ho solo guadagnato e sono migliorato nel carattere: un tempo ero più ruvido sotto molti aspetti, ora possiamo dire che ho smussato molti angoli".
Sarà il tuo ultimo anno di corse?
"Quando sento la parola ultimo rabbrividisco, forse perché sono un po' scaramantico… Direi che questa è una stagione importante, cruciale per la mia carriera, e io voglio giocarmi al meglio le mie carte. Al momento questo, nella mia testa, non è il mio ultimo anno di gare. Dopodiché, è chiaro che le cose cole tempo cambiano e si evolvono… diciamo che non metto limiti alla provvidenza".
Biaggi: la Ducati, le CRT e il mio nuovo carattere
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