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La BMW accende le polveri

di Luigi Rivola il 07/02/2010 in Sbk

Conferenza stampa di presentazione del Team SBK a Monaco alla presenza dei massimi dirigenti. Obiettivo 2010: il primo podio

La BMW accende le polveri
Da sinistra: Corser, Tardozzi, Landerl, Baumel, Hauser, Von Kuenheim, Xaus
Monaco di Baviera – Con una conferenza stampa internazionale organizzata presso la sua "reggia" di Monaco, la BMW ha presentato il Team Superbike che per il secondo anno parteciperà al campionato del mondo con rinnovate ambizioni e con una squadra che, immutata nei piloti – lo spagnolo Ruben Xaus e l'australiano Troy Corser – presenta come novità di spicco Davide Tardozzi nel ruolo di team manager. La manifestazione si è aperta con una visita guidata alla raccolta di auto e moto che la BMW espone su diversi piani del modernissimo centro direzionale e che raccontano la storia dell'azienda. Altra cosa è il museo BMW, molto più completo, documentato e aperto al pubblico, che si trova nella storica sede davanti all'Olimpia Park di Monaco, ma lo "sdoppiamento" ha un intelligente compito di collegamento fra le passate conquiste del marchio dell'elica e quelle future che vengono pianificate nel "palazzo".

il mondiale SBK ci mette a confronto diretto coi nostri concorrenti e noi vogliamo arrivare a batterci per la vittoria

L'impegno nella Superbike è uno progetti più importanti avviati negli ultimi anni dalla Casa tedesca, anche perché ha riportato in pista le moto col marchio dell'elica sul serbatoio, come ai gloriosi tempi della 500 boxer sovralimentata e dei primati assoluti di velocità. L'anno scorso è avvenuto il debutto, con una moto del tutto nuova e risultati buoni ma non eclatanti da cui è emerso comunque un grande potenziale che la BMW intende concretizzare nel 2010.
"Fin dall'inizio della progettazione della S1000 RR – ha ribadito Hendrik von Kuenheim, presidente della BMW Motorrad – abbiamo stabilito di realizzare una moto supersportiva coi geni di una moto da corsa. Puntavamo a batterci per la pole position sul mercato delle maxisportive stradali e la nostra impressione è che lo stiamo già facendo, infatti nessun altro nostro modello ha mai ricevuto tanti giudizi positivi dalla stampa al suo debutto. Dimostrare il potenziale di questa moto non solo su strada, ma anche in pista è stata una mossa logica per la BMW: il campionato mondiale Superbike ci mette a confronto diretto coi nostri concorrenti e noi vogliamo arrivare a batterci per la vittoria".
"Per il nostro secondo anno di partecipazione al mondiale SBK – ha aggiunto Berthold Hauser, responsabile di BMW Motorsports – vogliamo ridurre progressivamente a zero il divario che ancora ci separa dalle squadre più forti. Puntiamo ad entrare nei primi cinque il più regolarmente possibile e a cogliere il primo podio".
Che cosa ne pensano i piloti?
"Io voglio vincere un altro titolo mondiale prima di concludere la mia carriera – è stata la dichiarazione di Troy Corser, che di titoli ne ha già due all'attivo – Con la BMW punto a realizzare gli obiettivi che il Team vuole centrare quest'anno, e in questo modo conto al più presto di cogliere anche il mio. La determinazione della BMW in questo impegno è percepibile".
"Sono felicissimo di far parte di questo team e di giocare un ruolo significativo all'interno della squadra – gli ha fatto eco Xaus – Se faremo i passi in avanti che abbiamo stabilito come traguardo per il 2010, l'obiettivo più importante potrà essere alla nostra portata in tempi relativamente brevi".

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La BMW accende le polveri
Davide Tardozzi con Berti Hauser
Il bianco azzurro gli dona. Glielo dicono tutti. Davide Tardozzi nella sua nuova divisa non fa nulla per mettersi in mostra nella grande sala che ospita la conferenza stampa della BMW, ma lo sa benissimo: il protagonista della giornata, la grande novità del team tedesco per la stagione 2010 è lui, e sia il presidente, Hendrik von Kuenheim, sia il direttore dell'attività sportiva, Berthold Hauser, non hanno mancato di rinnovargli pubblicamente la loro stima e di considerare la sua presenza una mossa strategica per un più rapido raggiungimento della competitività della squadra.
"Una grande Casa, un grande stimolo. Era ciò di cui sentivo il bisogno – dice con soddisfazione Davide Tardozzi – Ho fatto una promessa al Presidente, mi sono impegnato a guadagnare il primo podio entro la stagione 2010 e sono convinto di poterla mantenere".
- Che cosa ti permette di essere ottimista?
"L'aver trovato la massima disponibilità nei miei confronti. Temevo e non nego di temere ancora che qualcuno potesse non aver gradito il mio arrivo, ma devo ammettere che per il momento i fatti attestano esattamente il contrario".
Non deve essere stato difficile per Tardozzi accasarsi con la BMW. Secondo il team manager ravennate, artefici di questo accordo sono stati soprattutto Andrea Buzzoni, Direttore BMW Motorrad Italia e Christian Landerl vice presidente e direttore dello sviluppo della Casa bavarese, ma ci sono altri pretendenti...
"Sono felice che Davide sia dei nostri – afferma Troy Corser – e sono sicuro che darà una bella spinta a tutta la squadra. Spegni il registratore che ti confesso una cosa: sono stato io a spingere perché lo prendessero...".
Con tanti validissimi sostenitori, per Tardozzi lavorare alla BMW sarà un piacere. Ma anche un duro dovere... Il presidente von Kuenheim lo ha ripetuto più volte e in modo molto chiaro: "Abbiamo investito molto nel mondiale Superbike, siamo consapevoli che gli avversari sono ad altissimo livello e possono contare su una grandissima'esperienza; non abbiamo mai pensato di poterli battere subito, quindi ci concederemo il tempo necessario per farlo. Ma sia chiaro che il tempo non è tanto".
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La grinta del presidente di BMW Motorrad, Hendrik von KuenheimLa grinta del presidente di BMW Motorrad, Hendrik von Kuenheim
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La grinta del presidente di BMW Motorrad, Hendrik von Kuenheim

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