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A Brands Hatch doppio trionfo di Kiyonari

foto Alex Photo il 03/08/2008 in Sbk

Il giapponese della Honda batte Bayliss e Biaggi in volata in Gara-1 e costringe alla resa Haga in Gara-2. Gravissimo incidente a Jones nella Supersport, vinta da Rea. Alla Honda quattro vittorie su cinque corse

A Brands Hatch doppio trionfo di Kiyonari
Ryuichi Kiyonari - Honda CBR 1000 RR Ten Kate
Brands Hatch - Due gare, due dominatori: Ryuichi Kiyonari e la sua Honda CBR 1000 RR Ten Kate. Questo in sintesi il GP di Gran Bretagna, che ha portato a Brands Hatch come ogni anno, e nonostante condizioni atmosferiche niente affatto incoraggianti, quasi centomila appassionati in tre giorni.
Il dominio di Kiyonari è stato soffertissimo, a causa della resistenza di Bayliss, nella prima manche, e netto nella seconda, dove Haga è stato costretto alla resa dal ritmo superiore attuato dal connazionale della Honda nel finale di gara.

Un simile risultato è stato il frutto della perfetta conoscenza di Brands Hatch da parte di Kiyonari, già protagonista del duro campionato inglese SBK, ma anche della ritrovata competitività della Honda, che quest'anno ha già compiuto imprese di questa portata, alternandole però a prestazioni sorprendentemente opache. Per il Team Ten Kate però il GP d'Inghilterra ha un significato che va oltre la doppia affermazione nella Superbike. Come ha infatti ricordato Ronald Ten Kate, il loro pilota "Junior", Maxime Berger, ha vinto la Superstock 1000 e Jonathan Rea con la CBR600RR della squadra olandese si è imposto nella gara della Supersport.
La Ducati Xerox, dopo la doppietta di Brno, si è dovuta accontentare del secondo posto di Bayliss in Gara-1, sconfitto solo in volata dopo un duello infinito con Kiyonari. In Gara-2 l'australiano ha inizialmente lottato coi primi, poi un anomalo consumo del pneumatico posteriore l'ha costretto a più miti consigli. Diverso il riassunto delle due gare di Biaggi: il romano è andato fortissimo, ma in entrambe ha commesso un errore che lo ha penalizzato nella fase iniziale, costringendolo ad un recupero che in Gara-1 lo ha portato a riprendere i primi due tanto da potersi giocare con loro la vittoria, mentre in Gara-2 lo ha escluso comunque dalla lotta per i livelli alti della classifica.
Altre notizie le troverete nelle dettagliate cronache che seguono, e non mancherà domani il solito approfondimento con le pagelle.
Purtroppo un Gran Premio che dal punto di vista tecnico, agonistico e spettacolare è stato ampiamente all'altezza delle aspettative, si chiude con una macchia che annulla da sola un bilancio tanto positivo: il gravissimo incidente di cui è rimasto vittima il giovane campione inglese Craig Jones durante la corsa delle Supersport. Jones è caduto a terra impattando violentemente sull'asfalto; non è chiaro se sia stato anche colpito da un pilota sopraggiungente, comunque sia, ha riportato un forte trauma cranico ed ha perso conoscenza. Dopo i primi soccorsi, che si sono protratti a lungo sul posto, è stato trasportato in ospedale a Londra, dove è tenuto in stato di incoscienza, quello stato che viene chiamato "coma farmacologico". Prima di 24 o 48 ore sarà impossibile sciogliere la prognosi.
Noi ci auguriamo che la forte fibra di Jones riesca a prevalere sulla gravità del colpo subito e vi aggiorneremo senz'altro sugli sviluppi, che vogliamo ad ogni costo positivi.
A Brands Hatch doppio trionfo di Kiyonari
La volata di Gara-1 fra Kiyonari (23), Bayliss (21) e Biaggi
Brands Hatch – A cinque minuti dal via arriva qualche goccia di pioggia e la direzione gara espone il cartello "Race Delayed" e l'indicazione di 20 minuti di ritardo. I collegamenti tv slittano ed è un grosso problema per gli organizzatori. Ecco perché, dal 2009, la SBK vorrebbe adottare la stessa norma "Flag to Flag" che vige in MotoGP, cioè niente interruzioni in caso di cambiamenti climatici, ma permesso di cambiare la moto.
Moto e piloti tornano ai box ma al nuovo allineamento è di nuovo asciutto e quasi sole. La corsa è dichiarata "dry", quindi tutti partono con le slick perché in caso di nuova pioggia la direzione gara fermerebbe tutto.
Troy Bayliss schizza via come un missile inseguito dalle Yamaha di Corser e Haga. Max Biaggi recupera tre posizioni ed è quarto. Poi però cede a Sykes e arrivando lungo alla "Surtees"regala posizioni anche a Kiyonari e Kagayama. Al terzo giro Kiyo supera Kagayama e alza il ritmo, realizzando il giro veloce. Poi è la volta di Nori Haga che al quinto giro, nel veloce, supera duramente Corser. Alla Hollywood, Kiyonari si sbarazza di Sykes: i giapponesi fanno faville. Poco dopo lo scatenato Kiyo regola pure Corser e si lancia a caccia di Bayliss e Haga. Intanto Biaggi passa sesto infilando Kagayama.
Al settimo giro Haga perde l'anteriore e vola via: il momento nero continua. Intanto Biaggi preme alle spalle di Sykes e Corser, sembra che ne abbia di più ma qui i sorpassi sono difficili. Nel discesone però Max arriva di slancio e fa fuori Corser. Siamo all'ottavo giro (su 25) e la gara ha ancora moltissimo da dire.
Al nono passaggio la Suzuki Rizla si rompe e Sykes si rialza; Biaggi è terzo, a 2"6 da Bayliss incalzato da Kiyonari.
Undicesimo giro: comincia la fase critica per i pneumatici che in prova, in condizioni di temperatura bassa (la gara è partita con 24°C sull'asfalto) avevano dato a parecchi piloti problemi di durata. Biaggi non riesce a ricucire i tre secondi che lo separano da Bayliss. Intanto Michel Fabrizio, 14° al primo passaggio, è risalito al nono, lontano circa sette secondi dal battistrada.
Intanto il cielo torna minaccioso ma Bayliss, Kiyonari e Biaggi continuano a volare, incuranti del rischio pioggia. Max gira allo stesso ritmo dei due davanti, peccato per il tempo perso all'inizio. Al sedicesimo passaggio Kiyo stuzzica Troy, le traiettorie si incrociano e la Ducati torna davanti. Dietro Corser è in crisi di gomme (ottava posizione) e anche Fabrizio (nono) ha peggiorato nettamente il ritmo.
Diciannovesimo giro: Kiyo tenta ancora, ma Bayliss non molla, come prima. Intanto della schermaglia approfitta Max risalito a due secondi a cinque giri dalla fine. Bellissima anche la gara di Rolfo che passa Fabrizio in crisi per la nona posizione. Giro ventidue: Kiyo affonda la frenata in fondo al discesone e passa al comando. Biaggi intanto è ad un secondo dal giapponese. A due dalla fine Kiyo, Bayliss e Biaggi sono vicinissimi. Ultimo giro da brivido: Bayliss cerca il varco, Kiyo però non si scompone. E alla curva finale Max esce di traiettoria, inquadra Bayliss nel mirino ma lì è impossibile passare. Che gara!
Kiyonari vince la sua prima gara Mondiale: su un tracciato che conosce bene il giapponese è stato superlativo. Che cosa succederà nel 2009 quando Ryuichi conoscerà tutte le piste? Bayliss sempre più vicino al titolo: 90 punti di vantaggio, e la giornata non è ancora finita. Mentre il grintosissimo Biaggi è sempre più vicino… alla Ducati ufficiale. Rolfo decimo precede Lanzi e Fabrizio.
1 R. Kiyonari Honda CBR1000RR
2 T. Bayliss Ducati 1098 F08 a 0.137
3 M.Biaggi Ducati 1098 RS 08 a 0.180
4 Y. Kagayama Suzuki GSX-R1000 a 5.733
5 F. Nieto Suzuki GSX-R1000 a 6.499
6 C. Checa Honda CBR1000RR a 6.984
7 M.Neukirchner Suzuki GSX-R1000 a 8.300
8 T. Corser Yamaha YZF-R1 a 10.732
9 J. Smrz Ducati 1098 RS 08 a 16.547
10 R. Rolfo Honda CBR1000RR a 16.569
11 L. Lanzi Ducati 1098 RS 08 a 18.366
12 M.Fabrizio Ducati 1098 F08 a 22.308
13 K. Sofuoglu Honda CBR1000RR a 26.788
14 G.Lavilla Honda CBR1000RR a 26.856
15 C.Walker Honda CBR1000RR a 32.877
16 K. Muggeridge Honda CBR1000RR a 38.329
17 D. Checa Yamaha YZF-R1 a 46.868
18 M.Tamada Kawasaki ZX-10R a 48.417
19 N.Haga Yamaha YZF-R1 a 58.986
20 V. Iannuzzo Kawasaki ZX-10R a 1'06.028
21 L. Morelli Honda CBR1000RR a 1'09.376
22 J. Pridmore Honda CBR1000RR a 1'09.475
23 C. Zaiser Yamaha YZF-R1 a 1'22.214
A Brands Hatch doppio trionfo di Kiyonari
Il podio di Gara-2: da sinistra, Haga, Kiyonari e Corser
Brands Hatch – Bayliss parte ancora davanti inseguito da Corser, Haga e Kiyonari. Biaggi è settimo, Kagayama invece finisce fuori al tornantino Druids, senza danni. Al secondo passaggio Max Biaggi finisce nell'erba, ma resta in piedi e si rimette in pista in ultima posizione a 11 secondi da Bayliss.
Quarta tornata: Haga riesce a superare il compagno Corser. Biaggi intanto è 24° ma gira un secondo e mezzo più piano di Bayliss, rallentato dai piloti lenti. Poche curve dopo anche Kiyonari supera Corser, che però risponde al tornantino Druids. Il britannico Tom Sykes, fuori per rottura del radiatore in gara-1, tiene la ruota dei migliori: quinto, non male come debutto da wild card.
Haga diventa minaccioso su Bayliss e l'australiano si difende bene. Ma alla fine del sesto giro Haga lo passa di lancio sul rettilineo dei box. Due curve dopo anche Kiyo supera Bayliss: adesso è derby tra giapponesi. Al settimo giro Corser tampona Bayliss ma si salvano entrambi. Kiyonari mette fuori la testa, Haga non molla.
Ma all'ottava tornata Kiyo non si ferma e porta la sua Honda davanti alla Yamaha all'altezza della Hollywood, la picchiata in discesa. Ma poco dopo rischia di cadere, controlla la sbandata ma Haga si riprende il primo posto. Intanto Biaggi è 21 a 12" e incredibilmente tiene lo stesso ritmo dei primi nonostante i sorpassi ai piloti lenti.
Giro undici: nel discesone Kiyo ripassa Haga che pare già un po' in crisi d'aderenza perché il ritmo della gara si è alzato. Però il giapponese non molla, è sempre lì, mentre al giro quattordici Bayliss perde due secondi ma tiene a bada Corser e Sykes. Biaggi entra in zona punti passando anche Laconi e Walker: il romano ha 16" di ritardo. Ormai è una sfida tutta giapponese. Nelle posizioni di centro gruppo si fa valere Michel Fabrizio che risale al settimo posto dopo aver ottenuto il giro veloce della corsa in 1'26"362.
Colpo di scena: Bayliss rallenta vistosamente e cede il passo a Corser, Sykes e Neukirchner in poche curve. Intanto nelle retrovie si ferma Karl Muggeridge per noie meccaniche: era tredicesimo e lascia la posizione a Rolfo incalzato da Biaggi. La Ducati soffre per la crisi di Bayliss che è sempre più lento e superato da Fabrizio, salito in sesta posizione. Il giro dopo (venti) Troy cede terreno pure a Nieto e Checa. Biaggi è 13° e, superato Rolfo, sta girando più forte di Kiyo e Haga: il fuoripista è costato minimo un altro podio.
A tre giri dalla fine Fabrizio raggiunge Sykes e gli strappa il quinto posto che dà un senso alla giornata dopo la delusione di gara 1.
Niente sprint: Kiyo è imprendibile e Haga molla, permettendo al connazionale un ultimo giro in passerella. Corser agguanta il terzo gradino del podio. Sorprese all'ultimo giro: Fabrizio perde la volata su Nieto, mentre Bayliss, sempre più in crisi, finisce undicesimo, di un soffio davanti a Biaggi.
Nonostante lo scarso risultato di Gara-2, dovuto al consumo anomalo del pneumatico posteriore, Bayliss va in vacanza con 82 punti di vantaggio, contro 79 che aveva prima di Brands. E alla fine del campionato mancano solo quattro GP.
1 R. Kiyonari Honda CBR1000RR
2 N.Haga Yamaha YZF-R1 a 1.848
3 T. Corser Yamaha YZF-R1 a 8.883
4 M.Neukirchner Suzuki GSX-R1000 a 11.180
5 F. Nieto Suzuki GSX-R1000 a 12.928
6 M.Fabrizio Ducati 1098 F08 a 13.696
7 T. Sykes Suzuki GSX-R1000 a 13.872
8 C. Checa Honda CBR1000RR a 14.009
9 J. Smrz Ducati 1098 RS 08 a 19.065
10 L. Lanzi Ducati 1098 RS 08 a 19.864
11 T. Bayliss Ducati 1098 F08 a 20.479
12 M.Biaggi Ducati 1098 RS 08 a 20.621
13 G.Lavilla Honda CBR1000RR a 20.722
14 R. Rolfo Honda CBR1000RR a 24.512
15 C.Walker Honda CBR1000RR a 32.090
16 R. Laconi Kawasaki ZX-10R a 32.207
17 K. Sofuoglu Honda CBR1000RR a 32.815
18 M.Tamada Kawasaki ZX-10R a 33.648
19 S. Gimbert Yamaha YZF-R1 a 35.382
20 D. Checa Yamaha YZF-R1 a 44.866
21 A. Badovini Kawasaki ZX-10R a 53.969
22 S. Aoyama Honda CBR1000RR a 1'00.875
23 J. Pridmore Honda CBR1000RR a 1'01.104
24 L. Morelli Honda CBR1000RR a 1'04.329
25 Y. Kagayama Suzuki GSX-R1000 a 1 Lap
A Brands Hatch doppio trionfo di Kiyonari
Jonathan Rea
Brands Hatch – Un gravissimo incidente a Craig Jones in lotta per la vittoria ha funestato la nona prova del Mondiale Supersport.
Si parte con l'asciutto. In partenza il più lesto è Jonathan Rea ma Parkes, Harms, Brookes non perdono tempo. Pitt, relegato in terza fila, agguanta subito il sesto posto. Lagrive, che partiva in pole, invece è solo settimo. Fa ben sperare l'inizio di Nannelli: undicesimo al primo passaggio.
Pitt, determinatissimo, al secondo passaggio guadagna altre due posizioni e tiene contatto con lo scomodo compagno di squadra Rea realizzando il nuovo primato della pista in 1'28"661. Si rivede il mucchio selvaggio Supersport con nove piloti vicinissimi. La fila degli inseguitori è aperta da Nannelli insidiato da Roccoli.
All'inizio del sesto passaggio Pitt si catapulta all'attacco di Rea e lo passa all'ingresso della prima curva ammutolendo il pubblico di casa. In testa Andrew alza il braccio per segnalare qualche goccia di pioggia nella parte del circuito in mezzo alla foresta. La pista è insidiosa ma la direzione gara lascia correre. E, forse deliberatamente, Pitt lascia sfilare Robin Harms: in queste condizioni stare in testa è la posizione più scomoda.
La pioggia è sempre più insistente e il primo a farne le spese è Matthiew Lagrive che vanifica la sesta posizione. Il gruppo di testa si allunga con Harms davanti, Rea, Jones e Pitt ad inseguire. Al decimo passaggio Harms vola in terra e a quel punto esce la bandiera rossa. La corsa dovrà ripartire perché sono stati fatti solo 9 giri su 23. La nuova griglia è stilata sull'arrivo al giro 8, ma Harms (e Holland caduto dopo di lui) non riescono a raggiungere i box entro 5 minuti e sono eliminati. Roccoli è ottavo incalzato da Nannelli: hanno circa 8"4 di distacco e saranno in terza fila al secondo via.
Si riparte mezz'ora dopo, con gara dichiarata "bagnata". Ma in realtà la pista è asciutta e tutti scelgono coperture da asciutto. Il dubbio però c'è perché se torna a piovere la sfida non verrà fermata.
Rea è di nuovo il più svelto ma Jones, pur con una Honda inferiore in accelerazione, non demorde. Al giro 14° Karl Harris, quinto, finisce a terra rovinando il debutto sulla Yamaha ufficiale al posto dell'infortunato Foret. Al termine del giro 16, Craig Jones finisce a terra nell'ultimo curvone e resta a terra esanime. Nessuno lo investe ma la botta è forte. La gara viene dichiarata conclusa con la classifica al giro precedente: vince Rea davanti a Jones, Pitt e Parkes. Italiani: Nannelli settimo davanti a Roccoli.
L'incidente a Jones è molto serio: la tv non ha mostrato il replay e sono stati cancellati podio e interviste. Il pilota britannico, 22 anni, è stato intubato direttamente sulla pista, dov'è rimasto circa 25 minuti prima di essere portato in ospedale.
1 J. Rea Honda CBR600RR
2 C. Jones Honda CBR600RR a 0.209
3 A. Pitt Honda CBR600RR a 0.664
4 B. Parkes Yamaha YZF-R6 a 2.816
5 J. Brookes Honda CBR600RR a 6.789
6 B. Veneman Suzuki GSX-R600 a 9.094
7 G.Nannelli Honda CBR600RR a 15.048
8 M.Roccoli Yamaha YZF-R6 a 15.623
9 R. Frost Triumph 675 a 18.393
10 H.Kennaugh Yamaha YZF-R6 a 19.528
11 S. Plater Triumph 675 a 20.034
12 G.Vizziello Honda CBR600RR a 22.696
13 V. Kallio Honda CBR600RR a 25.049
14 J. Lascorz Honda CBR600RR a 27.102
15 G.Gowland Honda CBR600RR a 35.504
16 D. Dell'omo Honda CBR600RR a 39.023
17 M.Smart Honda CBR600RR a 40.820
18 P. Szkopek Triumph 675 a 43.635
19 M.Lagrive Honda CBR600RR a 46.776
20 J. Günther Honda CBR600RR a 47.298
21 D.Salom Yamaha YZF-R6 a 47.353
22 D. Sacchetti Honda CBR600RR a 48.191
23 B. Nemeth Honda CBR600RR a 49.480
24 J. Hidalgo Yamaha YZF-R6 a 54.083
25 W.De Angelis Honda CBR600RR a 59.436
26 R. Scambia Triumph 675 a 1'20.165
27 L. Alfonsi Honda CBR600RR a 1'44.305
28 S. Barragan Honda CBR600RR a 1'55.509
A Brands Hatch doppio trionfo di Kiyonari
Maxime Berger
Brands Hatch – A tre gare dalla fine, la Honda raggiunge la Ducati in vetta alla Coppa del Mondo Stock 1000. Maxime Berger, francesino di 19 anni, ha bissato il successo di Brno pareggiando i conti (109 punti a testa) con l'australiano Brendan Roberts solo quarto. I giochi sono comunque più aperti che mai perché anche Xavier Simeon (95 punti) e Alex Polita (94) non sono lontani.
Primo colpo di scena: Simeon si ferma lungo la pista nel giro di allineamento con la Suzuki Alstare bloccata da una perdita di liquido.
Incertezza sulla scelta di gomme: la traiettoria è solo umida e i migliori optano per soluzione da asciutto.
Dalla terza fila spunta prepotente Matteo Baiocco che regala alla Kawasaki dieci giri di gloria. Il marchigiano tiene testa a Berger e Matej Smrz, fratellino di Jakub protagonista SBK. Continui sorpassi finché Smrz, dopo aver perso contatto, non saluta definitivamente la compagnia per una scivolata. La tornata successiva stessa sorte tocca allo sfortunato Baiocco e per Berger non ci sono più problemi. Per il campione europeo Stock 600 in carica è il terzo successo in questa sua stagione d'esordio nella 1000.
Bel duello per la seconda posizione tra il sudafricano Sheridan Morais e il sempre più convincente Andrea Antonelli che all'ultimo giro, invece di cercare guai, si accontenta della posizione che gli vale il primo podio Stock 1000 della carriera.
Brendan Roberts, che la settimana scorsa ha provato la Ducati F08 SBK al Mugello, limita i danni lasciandosi dietro Alex Polita e Michele Pirro. I due italiani nutrono ambizioni di vittoria finale, ma dovranno essere perfetti nelle prossime sfide di Donington, Magny Cours e Portimao. Claudio Corti, sceso in pista con la spalla lussata nell'incidente di venerdi, ha finito ottavo. Scivolata senza conseguenze per Davide Giugliano che saluta le posizioni di vertice.
Le numerose defezioni hanno aperto la strada alla KTM che ha colto i primi punti della stagione con il 13° posto di Mahr e il 14° del finlandese Pekkanen. Meglio di niente, anche se le aspettative della 1190 RC8 sono ben altre.
1 M.Berger Honda CBR1000RR
2 S. Morais Kawasaki ZX-10R a 4.172
3 A. Antonelli Honda CBR1000RR a 5.808
4 B. Roberts Ducati 1098R a 18.391
5 A. Polita Ducati 1098R a 18.629
6 M.Pirro Yamaha YZF-R1 a 19.049
7 B. Burrell Honda CBR1000RR a 19.468
8 C. Corti Yamaha YZF-R1 a 24.682
9 C. Seaton Suzuki GSX-R1000 a 26.331
10 F. Foray uzuki GSX-R1000 a 38.554
11 G.Jones Suzuki GSX-R1000 a 43.675
12 M.Savary uzuki GSX-R1000 a 43.891
13 R.Mähr KTM 1190 RC8 a 44.375
14 P. Pekkanen KTM 1190 RC8 a 46.011
15 Y. Tiberio Kawasaki ZX-10R a 48.886
16 R. Schouten YamahaYamaha YZF-R1 a 51.075
17 P. Hickman Yamaha YZF-R1 a 54.111
18 B. Srdanov Yamaha YZF-R1 a 59.631
19 F. Backlund Suzuki GSX-R1000 a 1'05.063
20 J. Stibilj Honda CBR1000RR a 1'05.938
21 M.Magnoni Yamaha YZF-R1 a 1'07.391
22 M.Bond Suzuki GSX-R1000 a 1'10.146
23 K. Foray Yamaha YZF-R1 a 1'10.313
24 A. Aldrovandi Kawasaki ZX-10R a 1'13.534
25 R. Gianfardoni Ducati 1098R a 1'15.792
26 G.Junod Yamaha YZF-R1 a 1'25.570
27 M.Jerman Honda CBR1000RR a 1'26.518
28 D. De Boer Suzuki GSX-R1000 a 1 Lap
29 C. Stronach Kawasaki ZX-10R a 3 Laps
Brands Hatch – La svolta dell'Europeo Stock 600 si è verificata al quinto giro quando Patrick Vostarek, dominatore delle ultime tre gare, si è scontrato con Dave Linfoot finendo nella sabbia insieme al britannico. Loris Baz, che se la stava giocando coi due avversari e in particolar modo con il pilota ceko che stava diventano un cliente molto scomodo per il titolo, ha avuto definitivamente via libera.
Così Baz ha centrato la quarta vittoria di questa sua stagione d'esordio continentale, piegando all'ultimo giro il belga Vincent Lombois. Ora in campionato il quindicenne talento della Yamaha France ha 32 punti di vantaggio e per Vostarek non sarà facile recuperare nelle tre prove che restano (Donington, Magny Cours e Portimao).
In una 600 under 20 tornata molto aperta e divertente, al contrario delle ultime prove che erano stati monologhi di Vostarek, si è messo bene in luce Daniele Beretta, finito quarto a meno di due secondi da Baz. Soddisfacente pure il risultato di Danilo Petrucci che torna a casa con il quinto posto davanti al compagno-rivale Danilo Bussolotti e al grintoso Eddi La Marra. Decimo, Renato Costantini. In una 600 under 20 tornata molto aperta e divertente, al contrario delle ultime prove che erano stati monologhi di Vostarek, si è messo bene in luce Daniele Beretta, finito quarto a meno di due secondi da Baz. Soddisfacente pure il risultato di Danilo Petrucci che torna a casa con il quinto posto davanti al compagno-rivale Danilo Bussolotti e al grintoso Eddi La Marra. Decimo, Renato Costantini.
A fine gara il secondo classificato, Vincent Lonbois, è stato squalifcato per condotta di gara irregolare ed è quindi stato tolto dalla classifica.
1 L. Baz Yamaha YZF-R6
2 G.Rea Yamaha YZF-R6 a 1.586
3 D. Beretta Suzuki GSX-R600 a 1.744
4 D. Petrucci Yamaha YZF-R6 a 9.700
5 M.Bussolotti Yamaha YZF-R6 a 9.730
6 E. La Marra Suzuki GSX-R600 a 10.062
7 M.Gines Yamaha YZF-R6 a 10.125
8 G.Black Yamaha YZF-R6 a 15.357
9 R. Costantini Yamaha YZF-R6 a 16.067
10 L. Hunt Yamaha YZF-R6 a 18.840
11 J. Guarnoni Yamaha YZF-R6 a 19.549
12 M.Sembera Honda CBR600RR a 19.696
13 D. Paton Honda CBR600RR a 20.106
14 D. Fanelli Triumph 675 a 20.381
15 J. Hamilton Kawasaki ZX-6R a 23.851
16 Y. Guerra Yamaha YZF-R6 a 29.561
17 N. Pouhair Yamaha YZF-R6 a 29.697
18 D. Brill Honda CBR600RR a 30.202
19 G.Gregorini Honda CBR600RR a 30.545
20 A. Lowes Kawasaki ZX-6R a 32.170
21 C. Von Gunten Suzuki GSX-R600 a 32.321
22 L. Biliotti Honda CBR600RR a 35.102
23 R. Stewart Triumph 675 a 35.385
24 J. Groves Yamaha YZF-R6 a 35.456
25 N. Calero Yamaha YZF-R6 a 36.165
26 M.Lussiana Yamaha YZF-R6 a 37.161
27 K. Tirsgaard Suzuki GSX-R600 a 38.445
28 F. Karlsen Yamaha YZF-R6 a 42.127
H. Johansson Yamaha YZF-R6 a 49.348
R.Ramos Kawasaki ZX-6R a 2 Laps
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