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Il ritorno di Bayliss
Seconda giornata di prove del GP d'Australia SBK. Sul circuito di casa, il campione del mondo si riprende la leadership dominando il turno di prove conclusivo e la superpole. Toseland resiste bene alle sue spalle, mentre Biaggi è in ritardo. In prima fil
Phillip Island – Una certezza è che non potranno vincere in cinque. L’altra che Troy Bayliss ha riportato davanti la Ducati ed è pronto a lanciarsi all’assalto del primato Mondiale di Max Biaggi e James Toseland appaiati in vetta alla classifica. Aggiungete alla miscela le ambizioni di Troy Corser e Noriyuki Haga ed otterrete un cocktail da servire a tarda ora: preparatevi alla magica notte bianca perché sarebbe da pazzi non gustarsi le due battaglie che scattano alle 2 e alle 5.
Al termine della girandola dei giri tutto-o-niente Bayliss comanda, Biaggi è quinto. Detta così sembrerebbe scontata. Invece Max ha un bel passo e ormai abbiamo capito come funziona il suo metodo di lavoro: magari manca la botta secca, ma sulla distanza la Suzuki c’è. Battere Troy e gli altri scatenati comunque sarà una vera impresa.
E dire che qualche buontempone continua a sostenere che Max “sta ripartendo dalla serie B”. Adesso che la miccia è accesa, fatevi spiegare da lui che aria tira là in mezzo!
Le qualifiche del mattino erano finite con Bayliss primo e Biaggi sesto. La Superpole quindi non ha modificato di molto la situazione. L’unico movimento importante purtroppo ha visto protagonista Lorenzo Lanzi passato dal quinto al decimo posto per un problema al cambio elettronico durante il giro secco. Il 26enne romagnolo era caduto al mattino bissando il volo di venerdi.
Bayliss ha fatto 1’32”145 utilizzando la gomma soffice che però su questo tracciato non ha dato gran vantaggio rispetto a quella da gara. Per l’australiano si tratta della 13° pole in carriera, la 134° per la Ducati. “Ci siamo ritrovati - dice Troy - in Qatar era andata troppo male per essere vero. Ho bisogno di due grandi risultati per annullare il divario da James e Max. Ce la possiamo fare”. Biaggi non è stato perfetto “perché ho compiuto una scivolata di troppo alla penultima curva perdendo slancio e quei due-tre decimi che sarebbero bastati per andare in prima fila. Qui nel 2000 con la Yamaha 500 sono partito in terza e ho vinto la gara. Quindi non dispero. Il ritmo è discreto, non eccezionale, ma spero di poter trovare qualcosina nel warm up. E poi ce la giochiamo”.
Il terzo incomodo è un Toseland in stato di grazia con la Honda sempre velocissima. Il Pianista ha fatto il secondo crono, 1’32”198, pagando appena 53 millesimi a Troy. Ma ha impressionato ancora di più inanellando nell’ora di libere dodici giri spettacolosi sul passo di 1’33” basso. Al mattino Bayliss aveva fatto lo stesso e Biaggi non è lontanissimo. La chiave della corsa saranno gli ultimi 7-8 quando le gomme saranno andate: lì chi avrà gestito meglio la situazione potrà fare la differenza. Lì Biaggi spera di poter buttare sul tavolo l’asso del fuoriclasse.
In mezzo, terza e quarta, ci sono anche le Yamaha di Troy Corser (sette successi a Phillip Island) e Noriyuki Haga. Il giro secco è accellente ma il decadimento delle gomme altrettanto rapido: il cronologico lascia sospettare due gare tipo Losail, con belle partenze e arrivi faticosi. C’è da considerare però che Corser qui gioca in casa e potrebbe riuscire anche a compiere un mezzo miracolo.
Lanzi è finito ai margini non per colpa sua, mentre Michel Fabrizio e Roberto Rolfo non sembrano in grado di bussare alla porta dei grandi. Alex Polita ha mancato l’accesso in Superpole. Nelle libere Joshua Brookes ha rotto il motore e il suo olio ha tradito il suo compagno di squadra Karl Muggeridge rimasto cinque minuti esanime sulla pista. Poi si è ripreso ma la sua gara è a rischio.
Dall’ospedale di Melbourne arrivano buone notizie riguardo Yukio Kagayama caduto venerdi. Gli esami hanno escluso fratture e danni alla milzia. Però c’è un piccolo pneumotorace (versamento di liquido tra pleura e polmone) che gli impedisce di prendere l’areo. La ferita però non è grave e potrebbe farcela per i test di Valencia del 17-19 marzo, quasi certamente per il GP di Donington il primo aprile.
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