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SBK: il corsaro all’abbordaggio

il 16/11/2006 in Sbk

Max Biaggi con gomme da gara straccia il record di Valencia e ottiene il giro più veloce dei test. Lanzi realizza lo stesso tempo, ma con gomme morbide. Vicinissimi anche Kagayama e Bayliss. Nella Supersport subito velocissime le due Honda Ten Kate di Cha

SBK: il corsaro all’abbordaggio
Roberto Rolfo, al debutto sulla Honda Fireblade Ten Kate

foto Alex Photo


Alla terza uscita con la Suzuki GSX-R 1000, Max Biaggi ha già messo a segno il colpaccio. Nella giornata conclusiva dei test di Valencia, primo atto ufficiale del mondiale Superbike 2007, il romano del Team Alstare ha ottenuto il miglior tempo girando con gomme da gara in 1’33”9, 1” sotto il record ufficiale del circuito Ricardo Tormo, a conclusione di una giornata in cui aveva fatto segnare già grandi progressi pur essendo ancora in sella a una moto ibrida, ossia una versione 2007 con ancora molti componenti della moto 2006.




Fino a quel momento, protagonista delle prove era stato Lorenzo Lanzi con la Ducati 999 ufficiale. Con 1’34”1 aveva stupito tutti e tenuto a distanza ogni avversario fino all’arrivo di Biaggi. Quando il romano ha portato sul tabellone dei tempi il suo fantastico risultato, Lanzi ha provato a batterlo, riuscendo solo ad eguagliarlo, ma grazie anche all’aiuto delle gomme da tempo.
Sul discorso gomme c’è comunque qualcosa da capire: la Pirelli ha portato a Valencia 10 nuovi pneumatici anteriori e 9 posteriori per la SBK e a queste gomme va data gran parte del merito dei tempi incredibili fatti registrare oggi, tempi molto vicini a quelli delle MotoGP in corsa con gomme prototipo, tuttavia diversi piloti sono risultati più veloci col pneumatico da gara rispetto a quello da tempo, come ad esempio Kagayama, terzo in classifica in 1’34”2, o Toseland, quinto alle spalle di Bayliss.


Il campione del mondo, dolorante alla mano destra per l’incidente di ieri, ha dato la zampata intorno alle 14, l’ora migliore per fare il tempone. Biaggi gli ha risposto per le rime e l’australiano è stato quello che, in tutto il paddock, si è stupito di meno: “Vi avevo detto che Max sarebbe stato velocissimo da subito, sapevo che sarebbe stata durissima difendere il numero uno e questi test confermano la mia previsione”.
Il grande duello già iniziato tra Ducati, Suzuki e Honda rischia di offuscare gli sforzi delle altre che invece mostrano grandi segnali di competitività. E’ il caso della Kawasaki che ha portato Règis Fonsi Nieto a girare in 1’34”8 con gomma da gara; identico tempo ha ottenuto il suo compagno Laconi, ma con la gomma più morbida.
La Yamaha, impegnata nel primo collaudo della nuova R1 con testata a quattro valvole ed acceleratore semielettronico, non ha impressionato, tuttavia ha mostrato un Corser molto determinato che si è piazzato al settimo posto della classifica, fra i due piloti della Kawasaki, col tempo di 1’34”9 ottenuto con gomma da gara. Haga è rimasto più indietro non essendo riuscito a scendere sotto 1’35”1 con pneumatico da tempo.
Chiude la classifica odierna Roberto Rolfo, per la prima volta in sella alla Honda Ten Kate. Con 1’36”7 è stato abbondantemente dietro a Toseland che guida la stessa moto, ma c’è ancora tempo per trovare il ritmo giusto.

Record infranti anche nella Supersport. Il campione del Mondo Sèbastien Charpentier ha spinto la Honda Ten Kate fino a 1’36”5, un tempo che fino a pochi mesi fa sarebbe stato da top ten della Superbike. E’ andato forte anche lo scudiero Kenan Sofuoglu, 1’36”8, ma la vera sorpresa dei test spagnoli è venuta dalla Ducati 749R guidata da Gianluca Nannelli autore di un eccezionale 1’36”9.


Abbiamo portato la stessa moto con la quale abbiamo concluso il Mondiale scorso - ha detto Nannelli - e questo progresso è merito solo delle gomme. Ma abbiamo in serbo una serie di evoluzioni di motore che spero possano permetterci di arrivare ancora più vicino alle Honda”.
Intanto la vecchia ma ancora arzilla bicilindrica bolognese si è lasciata dietro la Yamaha ufficiale di Broc Parkes fermo a 1’37”4.


Ai test sviluppo sono stati invitati anche alcuni piloti che si sono messi in luce nei campionati nazionali. Tra questi c’era anche Goiele Pellino, che però si è fratturato clavicola e piede destri scivolando con la Yamaha 600.

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