Sbk
Lanzi: non me l’aspettavo...
Dice di non essere un pilota da superpole, però ammette di non aver commesso errori ed elogia la 999 F05, che secondo lui è la moto ideale per il suo stile di guida
di Luigi Rivola, foto Alex Photo
Lorenzo Lanzi
Lausitz – “Che cosa vuoi che ti dica... per la prima volta ho fatto un giro in superpole come si deve e il risultato è arrivato”. Questo il commento di un Lorenzo Lanzi appena toltosi la tuta e chiuso nel camion della Ducati a cambiarsi in compagnia di suo padre, ovviamente raggiante.
Lanzi non è un estroverso: parla poco e fa molto. A volte non è facile dare credito, in un ambiente che ha un bisogno folle di personaggi da dare in pasto ai mass media per la felicità di munifici sponsor, a un pilota come Lorenzo Lanzi, antidivo, poco propenso ai numeri da circo, ma concretissimo quando è in pista con una moto competitiva fra le gambe.
La Ducati ha creduto in lui e questa moto gliel’ha data: la 999 F05 di Regis Laconi, bloccato per questa corsa dalle conseguenze della caduta ad Assen. E Lanzi, su questa pista in cui aveva già fatto ottimi tempi in test privati con la Ducati 999RS del Team Caracchi, con la quale ha corso questa stagione, alla prova del nove ha dimostrato che i conti su di lui tornavano alla perfezione: costantemente velocissimo sin dai primi metri in sella alla moto ufficiale, si è scatenato nella superpole e ha distrutto tutti, compreso un incredulo Troy Corser.
“Non sono uno da superpole – precisa con troppa modestia Lanzi – o almeno non lo sono mai stato fino ad ora: normalmente commetto diversi piccoli errori e li pago alla fine. Semplicemente oggi non ne ho commessi, forse sono stato fortunato, o forse sono riuscito a concentrarmi meglio, comunque la moto è andata benissimo e mi ha aiutato parecchio. Ha avuto una reazione inattesa solo nel terzo tratto cronometrato e lì ho perso qualcosa, altrimenti sarei riuscito a scendere sotto 1’39”.”. - Che differenza hai trovato fra la 999RS che hai guidato fino a ieri, e la 999 ufficiale? “Non molta differenza di motore, ma una maggior facilità di gestione della potenza e parecchio più feeling. Questa mattina sono scivolato, ma la cosa mi ha aiutato a capire ancora meglio il limite della moto. Sono convinto che se domani riuscirò a fare una bella partenza potrò battermi ad armi pari con qualsiasi avversario”.
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.