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Pedro Acosta: il marziano della MotoGP

Redazione
dalla Redazione il 09/11/2021 in Piloti
Pedro Acosta: il marziano della MotoGP
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Pedro Acosta: il marziano della MotoGP

Campione in Moto3 a 17 anni, in Moto2 a 19, arrivato alla MotoGP a soli 20 anni ha subito messo paura a tutti. E adesso che il ragazzino terribile non è più un rookie...

Il motociclismo è sempre stato così: talenti che arrivano relativamente tardi e talenti che esplodono subito. Pedro Acosta Sánchez è di quelli che esplodono subito, e con grande fragore. La sua incredibile stagione 2021 è culminata domenica 7 novembre 2021 con la vittoria del GP di Portimao, successo grazie al quale il rookie del Red Bull KTM Ajo si è assicurato la conquista del Campionato del Mondo Moto3 con una gara di anticipo. Acosta è diventato così il primo pilota a vincere il titolo all’esordio nella classe Moto3, e il più giovane dopo (per un paio di giorni appena) il solo Loris Capirossi che vinse la classe 125 nel 1990. 

Pedro Acosta: il marziano della MotoGP

Pedro Acosta, la storia: dalla minimoto al mondiale

Il titolo di Pedro è tra l'altro arrivato con dimostrazioni di superiorità sconfortanti (per gli avversari): alla sua seconda gara mondiale Acosta conquista un'epica vittoria partendo dalla pit lane per una penalità rimediata in qualifica: nella storia della Moto3 non era mai successo.

Nato il 25 maggio 2004 a Mazarron, nella Murcia spagnola, Acosta non è un figlio d'arte ma a cinque anni il papà, che nella vita è un pescatore, gli regala una Minimoto e Pedro non scende più. A 12 anni vince in Spagna la categoria PreMoto3 e nel 2018, a soli 13 anni, approda al mondiale Junior Moto3 disputando tre gare. Nel 2019 prende parte alla Red Bull Rookies Cup piazzandosi secondo, mentre l’anno successivo vince il titolo con una perfect season: sei vittorie ottenute in altrettante gare. Lo stesso anno prende parte per l'ultima volta al mondiale Junior Moto3 con la KTM del team MT-Foundation77, chiudendo al terzo posto con tre successi parziali, alle spalle di Izan Guevara e Xavier Artigas.

Il titolo della Rookies Cup 2020 lo lancia nel Campionato del Mondo Moto3, inizialmente con il suo team MT Foundation 77, tramite un accordo con il team Prustel, poi nel Red Bull KTM Ajo ma dopo che Raul Fernandez venne promosso in Moto2. Il resto è, letteralmente, storia: quattro podi nelle prime gare, sei vittorie in stagione e titolo all'esordio: meglio di Joan Mir, e meglio anche di Marc Marquez.

Pedro Acosta: il marziano della MotoGP

Acosta, due titoli mondiali in tre anni

Nel 2022 Pedro Acosta passa in Moto2, sempre con il team KTM Ajo ma su una Kalex. Il campione Moto3 è sempre tenuto d'occhio, ma non tutti brillano al passaggio nella classe intermedia. Pedro impara comunque in fretta: pole al GP di Francia e prima vittoria al GP d'Italia al Mugello, diventando il più giovane vincitore di sempre di una gara di Moto2. Pedro punta chiaramente in alto, ma si rompe un femore in allenamento e deve saltare due GP e nonostante vinca ancora ad Aragon e a Valencia, deve accontentarsi del quarto posto finale (comunque rookie dell'anno).

Ma c'è ancora tempo per diventare il pilota più giovane a vincere il titolo della Moto2, cosa che Petro ottiene nel 2023, vincendo due delle prime tre gare e chiudendo con sette vittorie, molti piazzamenti e il titolo di campione del mondo, con largo margine su Arbolino e Aldeguer. Con due titoli mondiali nelle prime tre stagioni, è chiaro che Acosta è molto più di una promessa e per lui si iniziano a scomodare paragoni ingombranti parlando di "erede di Valentino Rossi".

Pedro Acosta: il marziano della MotoGP

Acosta: la sfida della MotoGP

Il 6 ottobre 2023 viene ufficializzato il suo passaggio in MotoGP dalla stagione 2024, con una KTM RC16 gestita dal team clienti GASGAS Tech3. Talento o meno che sia, il salto alla MotoGP è traumatico per tutti: tanta potenza, tanti controlli, gomme diverse, tanta complessità. Pedro però non si smentisce e fa paura subito, non tanto per i risultati (al debutto in Qatar è ottavo nella sprint e nono in gara) quanto per la velocità: al primo GP piazza subito il giro più veloce in gara, divenendo il pilota più giovane a riuscirci nella storia della MotoGP.

Nelle prime gare è sempre veloce: podio in Portogallo e nelle Americhe, poi tre volte nelle Sprint. Al Mugello viene ufficializzato (prima che la presenza orange in MotoGP venga riorganizzata per effetto della crisi) il suo passaggio al team Red Bull KTM ufficiale dalla stagione 2025. Nel 2024 Pedro va a podio altre due volte (Aragon e Thailandia) ma la seconda parte dell'anno è meno brillante, e l'attesa vittoria di GP non arriva - anche se va detto che vincere nel 2024 risulta impossibile per chiunque non guidi una moto italiana.

Pedro è comunque uno dei talenti più cristallini della nuova generazione, al centro di qualche polemica (anche per qualche atteggiamento un po' immaturo) e di tanti movimenti di mercato anche se KTM fa di tutto per tenersi stretto il pupillo migliore espresso dal proprio vivaio. Nel 2025 sarà un pilota 100% factory   anche se con di un team con meno budget che in passato: i riflettori sono tutti su di lui, ma in MotoGP la concorrenza è tremenda e non starà certo a guardare. Riuscirà Pedro a compiere nuovi miracoli?

Pedro Acosta: il marziano della MotoGP
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