KTM, tagli in vista: Motomondiale a rischio. Ma Hamilton potrebbe salvare tutto...

Quando si fanno le cure dimagranti, la prima cosa su cui si deve intervenire è il grasso in eccesso. Quando a dover dimagrire è un’azienda, il “grasso” in questione sono le attività non centrali, almeno rispetto al business principale. Che per KTM, al momento, è e resta quello di produrre e vendere moto.

Della crisi del marchio austriaco abbiamo lungamente parlato, ma adesso la vicenda si arricchisce di un nuovo capitolo. AKV Europa, una società indipendente per la protezione dei creditori, al lavoro con Citibank sul risanamento di KTM, ha affermato – citata dal sito inglese visordown – che “Per ridurre i costi, è previsto il ritiro da MotoGP, Moto3 e Moto2”.

Insomma, nonostante le dichiarazioni ufficiali, i nodi iniziano ad arrivare al pettine. E, se KTM può tagliare un’attività non centrale nel suo orizzonte, questa è proprio l’attività legata al Motorsport, estremamente costosa e non così redditizia.

E SE HAMILTON COMPRASSE TUTTO?

Innanzitutto non è detto che il taglio del dipartimento Motorsport sia cosa fatta. È, chiaramente, una delle ipotesi sul tavolo, presa in grande considerazione. Anche perché questa branca dell’azienda potrebbe continuare a vivere se arrivassero nuovi investitori, come ha detto il capo del motorsport arancione Pit Beirer in un’intervista a Speedweek. Tra questi, la soluzione più soggettiva potrebbe essere rappresentata dal pilota della Ferrari Lewis Hamilton, che negli anni scorsi aveva manifestato l’interesse a investire direttamente in un team del Motomondiale. “Abbiamo avuto contatti molto interessanti con il management di Lewis Hamilton”, ha svelato Beirer a Speedweek.

Insomma, solo le prossime settimane ci diranno se sarà il neoferrarista il cavaliere bianco in grado di salvare la situazione della parte sportiva di KTM.