Motogp
Dove va la MotoGP: come cambieranno i motori
Seconda puntata del nostro approfondimento sulla MotoGP: scopriamo come saranno i nuovi motori 4 cilindri da 850 cc e che impatto avranno sul pacchetto complessivo della moto
Dopo aver contestualuzzato le novità che aspettano la MotoGP dal 2027, vediamole una per una, partendo dal motore. L’idea di avere un confronto libero con bicilindrici, tricilindrici, quadricilindrici in linea e a V e magari qualche esotico 5 o 6 cilindri è tramontata, perché come abbiamo detto gli ingegneri hanno messo a punto i pacchetti tecnici più efficaci, e questi pacchetti tecnici oggi convergono sul 4 cilindri, a V o più raramente in linea; tanto è vero che il regolamento 2027 ne prende atto stabilendo che i motori saranno tutti a 4 ciliindri.
Lato motori, negli ultimi anni non ci sono state discontinuità forti, ma un lavoro continuo i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Se prendiamo la velocità massima, un buon indicatore della potenza dei motori, l’aumento è stato impressionante: in fondo al rettilineo del Mugello si è passati dai 315 km/h circa delle ultime 500 2T agli oltre 360 km/h delle attuali MotoGP, nonostante l’importante incremento della resistenza aerodinamica. La soglia dei 250 CV è stata superata da un pezzo, e con l’elettronica che taglia quando serve è probabile che i 300 CV non siano lontani.