Motogp
Bagnaia campione del mondo: riviviamo un anno trionfale
Dopo una stagione fatta di alti, tanti, e bassi, diversi, Francesco Bagnaia riesce a conquistare a Valencia il suo secondo titolo mondiale in MotoGP, salendo a quota tre titoli mondiale ed entrando in un gruppo di piloti di livello assoluto
PORTOGALLO
Il debutto in Portogallo è stato strabiliante. Bagnaia è riuscito a mettere in fila una doppietta perfetta, vincendo la prima Sprint della stagione - la vera novità dell'anno - e il Gran Premio di Portimao. Sul tracciato portoghese Bagnaia non ha avuto rivali e ha ripreso la stagione dove l'aveva lasciata nel 2022, vincendo e dominando.ARGENTINA
La tappa argentina è stata piovosa e piena di imprevisti. Bagnaia nella Sprint si ritrova a chiudere in sesta posizione, dovendo lasciare il podio a Binder, Bezzecchi e Marini. Va diversamente la domenica, Bagnaia è veloce, molto veloce. Riesce a recuperare posizioni fino al sorpasso su Alex Marquez che lo porta temporaneamente al secondo posto, ma qualche curva dopo esagera e cade. La gara la vincerà Bezzecchi davanti a Zarco e Alex Marquez. Bagnaia riuscirà a riprendere la moto e tirarla su, ma chiuderà solo 16°.AMERICHE
Dopo l'errore argentino e la vittoria di Marco Bezzecchi, Francesco Bagnaia è subito sotto pressione. Deve dimostrare ancora una volta di che pasta è fatto e conquista la pole position per mettere subito tutti i detrattori in silenzio. Nel pomeriggio texano, il piemontese conquista una vittoria superlativa. Senza alibi, è il più forte. Mette dietro di sè Alex Rins e Jorge Martin. Durante il gran premio domenicale, invece, è ancora una volta un errore a condannarlo nella ghiaia. Al settimo passaggio, quando era davanti a Rins, entra in curva di una spanna fuori dalla traiettoria ideale, prende lo sporco e cade. Una gara che non solo avrebbe potuto vincere e dominare, ma che avrebbe anche potuto gestire. Un altro errore, e secondo round con zero punti a referto.SPAGNA
Come di consueto, il rientro in Europa passa regolarmente da Jerez de la Frontera, una delle pista più iconiche e con storia dell'intero calendario. Bagnaia deve riscattare le due magre figure ottenute in territorio americano, Argentina e Texas. Le qualifiche non sono state ottimali, Bagnaia partirà quinto, ma già dalla Sprint race dimostra grande intensità e concretezza. La gara breve la vince Brad Binder davanti a Pecco e Jack Miller. Il Gran Premio di Spagna, invece, è una goduria per Ducati che mette dietro di sé le due inferocite KTM. Bagnaia vince e conquista la sua seconda vittoria stagionale.FRANCIA
Il campionato, quello vero, inizia quando si va in Europa. Una frase fatta che ormai si utilizza sempre nel Motomondiale e dopo la Spagna è la volta di Le Mans, un circuito tortuoso, tecnico con pochi rettilinei e tante curve, sia tonde che spigolate. Lo scorso anno Bagnaia aveva perso lo scontro con Bastianini ed era caduto dopo che il riminese aveva completato il sorpasso su Pecco. Bagnaia è il più veloce nelle qualifiche e conquista una pole position importante. La Sprint però non va come poteva immaginare "Nuvola Rossa" ed è costretto ad arrendersi alla superiorità di Jorge Martin e Brad Binder. Un podio comunque che fa ben sperare per il giorno dopo. Il Gran Premio sul circuito Bugatti cambia al quarto giro per Bagnaia che nel tentativo di resistere all'esterno a un sorpasso di Maverick Vinales, prende una carenata dal pilota Aprilia che rimane avvinghiato alla Ducati ufficiale e i due cadono rovinosamente in ghiaia. Vinales aggiunge anche uno spintone ai danni di Bagnaia che ne esce moralmente a pezzi.ITALIA
Con gli occhi gonfi di rabbia mista a delusione, Bagnaia si presenta al Mugello. Il circuito toscano è il più amato dai piloti: tifosi, atmosfera, curve, velocità. Un tracciato dove solo i veri campioni possono vincere e dopo le tre cadute in cinque gare, serve una svolta. Bagnaia lo sa e davanti al suo popolo e al popolo Ducati mette in scena uno spettacolo mozzafiato: pole position, Sprint e vittoria del Gran Premio d'Italia. Una prova di forza enorme che ancora una volta dimostra che quando può, nessuno lo batte. Serve però costanza e pazienza perché è vero che tre vittorie su sei gare sono un ottimo passo in campionato, ma è altrettanto vero che diventa complicato se le altre tre gare vanno a vuoto. Serve mentalità e gestione.GERMANIA
Al Sachsenring, Bagnaia conquista la pole position, ma il weekend tedesco è una questione tra Jorge Martin e Jorge Martin. Lo spagnolo ha un passo diverso e sia che la Sprint che la gara lunga sono roba sua. Due vittorie impotanti per lo sviluppo della stagione. Nel gran premio, invece, Bagnaia prova fino al penultimo giro a superare Jorge, fino a quando, furbescamente, ha chiuso la porta e Bagnaia per tentare di prendergli l'interno all'ultima curva, gli ha preso la gomma posteriore. Bagnaia ci ha provato, ma quando Martin è un treno... è indomabile!Due secondi posti che, però, valgono oro in termini di classifica. Infatti, dopo sette tappe, la classifica dice: Bagnaia 160, Martin 144 e Bezzecchi 126.