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MotoGP Australia: 5 motivi per vedere la gara
La MotoGP vola in Australia sul circuito di Phillip Island. La classifica è corta, ma in questo momento evidenzia il recupero di Bagnaia nei confronti di Martin. Lo spagnolo ha 18 punti da recuperare e vuole iniziare in Australia per tornare a dominare quest'ultima parte di campionato
1. L'ORGOGLIO DI JORGE MARTIN
Dopo l'errore commesso in Indonesia, lo spagnolo del team Pramac, è costretto a dimostrare tutto il suo talento, ma soprattutto la sua forza mentale. La sua leadership è durata meno di 24 ore. La sprint indonesiana aveva permesso a Martin di conquistare la testa della classifica dopo una gara strepitosa. Stessa performance della domenica: partenza shock, dalla sesta casella alla prima posizone in curva uno e poi modalità martello pneumatico fino all'errore al tredicesimo giro che ha cambiato tutto, vanificando - momentaneamente - la rimonta che lo spagnolo aveva effettuato nei confronti di Bagnaia.
Lo stato di forma di Martin è invidiabile, ma adesso ci si aspetta una risposta d'orgoglio nonostante in Australia, sul meraviglioso circuito di Phillip Island, il favorito potrebbe essere il suo avversario, Francesco Bagnaia. Sono solo 18 i punti di svantaggio dello spagnolo, ma a suo favore ci sono il recente recupero di 62 punti proprio sul pilota del team factory e ancora cinque gran premi (più cinque sprint) da affrontare. È tutto ancora in bilico.
2. LA RITROVATA FIDUCIA DI BAGNAIA
Se da una parte c'è un Martin consapevole della sua forza, ma ferito per l'errore commesso a Mandalika, dall'altra troviamo un Francesco "Pecco" Bagnaia che ha ritrovato la vittoria che mancava dal Gran Premio d'Austria. Dopo la gara di Spielberg, il pilota piemontese è incappato in cadute e sfortune che hanno compromesso tutto il vantaggio accomulato sino a quella gara.
È stato lo stesso Bagnaia, al termine della corsa, a sottolineare come per lui sia stato decisivo ascoltare i consigli dei propri amici, di Valentino Rossi, dei meccanici della squadra e sentire vicino i suoi affetti. In situazioni come questa, ritrovare la propria tranquillità mentale, la fiducia, un po' di autostima e di amor proprio è funzionale, anzi è fondamentale. Inoltre, la caduta di Martin ha messo in campo un'altra verità: tutti possono sbagliare e adesso che è tornato leader del mondiale può pensare a resistere, invece che attaccare.
3. IL CIRCUITO DI PHILLIP ISLAND
Nel 2022, in Australia, è andata in scena una delle gare più belle di sempre, ma senza dubbio la migliore della stagione. Tanti piloti veloci, tanti team fino all'ultimo giro a contendersi la vittoria. Alex Rins su Suzuki in stato di grazia ha conquistato una vittoria incredibile davanti a un Marquez agguerrito e compeittvo, con Francesco Bagnaia a chiudere il podio. Sorpassi e controsorpassi su uno dei circuiti più divertenti e stimolanti del calendario.
Il circuito di Phillip Island è lungo 4448 metri ed è stato realizzato nel 1956. Il tracciato possiede 12 curve, 5 a destra e 7 a sinistra. Il record della pista è di 1:28.108 effettuato da Marc Marquez nel 2013. Inoltre, da un mero punto di vista scenico, vedere alcune curve in discesa che sembrano quasi tuffarsi nell'oceano non ha prezzo. Estasi pura.
4. IL RISVEGLIO DEI FENOMENI
A Phillip Island va forte solo chi ha talento, ha pelo sullo stomaco e ama il brivido. È per questo che tutti, ma proprio tutti, si aspettano di vedere subito davanti Fabio Quartararo, che lo scorso anno cadde, e Marc Marquez. Il pilota della Honda è fresco di accordo con il team Gresini, ufficializzato in Indonesia, ma è anche reduce da due cadute consecutive (Sprint e Gran Premio) sul circuito di Mandalika. Sia per il francese, sia per l'otto volte campione del mondo, l'Australia potrebbe essere la tappa decisiva per rilanciarsi in questo finale di stagione.
Se lo scorso anno, Alex Rins era riuscito a vincere in sella alla Suzuki, questo weekend ci si aspetta che sia Quartararo, sia Marquez possano giocarsela sin da subito. Da aggiungere alla lista di chi deve dimostrare coraggio e qualità c'è sicuramente il team ufficiale Aprilia soprattutto con il suo capitano Aleix Espargaro, mentre Maverick Vinales è riuscito a conquistare ottimi risultati in Indonesia.
5. MOTO 3: TUTTO DA DECIDERE
Tra le motivazioni per guardare il Gran Premio d'Australia, ci sono sicuramente anche le classi leggere. In Moto3 la classifica parla chiaro: tutto ancora da decidere. Jaume Masia (nella foto) ha sicuramente un buon vantaggio, ma Sasaki e Holgado inseguono mettendo grande pressione al pilota del team Leopard, più costante e decisivo quanto deve.
Se in Moto3 gli ingredienti per un finale di stagione spettacolare ci sono tutti, in Moto2 Pedro Acosta ha monopolizzato gli ultimi gran premi, riuscendo a conquistare ben sette vittorie stagionali e nel mirino punta diversi record. Tony Arbolino e Celestino Vietti tenteranno di fare una gara d'attacco e non conservativa, per provare a migliorare la propria classifica, ma Acosta vorrà continuare a lottare, vincere e dominare.
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