Quartararo, i segreti (dell’allenamento) del campione

Per puntare al Mondiale anche nel 2022 Quartararo sta lavorando molto su di sé, fiducioso che anche la sua Yamaha M1 faccia altrettanto

Sorridente e felice. Questo è il volto di Fabio Quartararo arrivato a EICMA 2021 nell’ultimo giorno per ricevere gli abbracci del pubblico accorso numeroso allo stand Yamaha per celebrare il nuovo campione del mondo della MotoGP.
Il ventiduenne francese vive questo momento con la naturalezza che lo contraddistingue, quella spontaneità che lo sta facendo apprezzare nel paddock del Motomondiale e non solo. Al suo primo inverno da campione del mondo Quartararo ha le idee chiare, sa che riconfermarsi è sempre dura, l’armata Ducati dopo i test è parsa molto minacciosa con Pecco Bagnaia su tutti, ma nel suo sguardo c’è quella consapevolezza di chi sa di avere la situazione sotto controllo e la serenità che serve per puntare in alto anche il prossimo anno.
Ora lo attendono qualche giorno di vacanza e settimane di allenamento intenso, come ci spiega in un momento di pausa fra un autografo e l’altro. “Mi concentrerò soprattutto sulla mia preparazione in palestra, ho in programma tanta attività cardio, ma farò anche tanto motocross, perché mi aiuta a migliorare la concentrazione, il controllo della moto, ad essere più preciso e a commettere meno errori. Poi mi dedicherò tanto alla corsa e ad esercizi mirati per il mio corpo: devo allenare la mia flessibilità, lavorare sui dettagli, questo ho imparato fa la differenza”. Nella sua preparazione una grande attenzione è poi dedicata al controllo del respiro. “La respirazione è un aspetto che curo molto nella mia preparazione, perché quando sei in gara o in qualifica e in generale sulla MotoGP, saper controllare il ritmo del respiro è importante per mantenere la concentrazione ed essere preciso. Per questo mi aiuta molto allenarmi con la corsa prestando molta attenzione alla respirazione. Ma oltre che nella corsa cerco sempre di prestare attenzione al mio respiro, al suo ritmo, in tutti gli esercizi che faccio in palestra. Sono incuriosito anche dalla meditazione, per ora non l'ho ancora provata, ma è una cosa che potrei provare quest’inverno”.

Nelle sue giornate, in particolare in queste settimane di pausa, l’allenamento è una parte centrale, ma non totalizzante, come ci spiega: “Al mattino mi alzo quasi sempre verso le sette mezza otto, non ho una routine quotidiana, ma mi alleno sempre da quell’ora… poi vivo il resto della giornata con gli impegni che sono cresciuti in questo periodo… A che ora vado letto? Non proprio presto, dopo mezzanotte, questo in realtà lo faccio sempre anche nei fine settimana di gare” ride. Tutto questo lavoro su di sé è per arrivare al meglio ai prossimi test dove si aspetta di trovare anche una M1 più “allenata” di quella trovata a Jerez, come ci racconta: “E’ stato importante vedere i punti deboli della moto a Jerez. Per ora dopo averla guidata nei test non sono ancora soddisfatto, mi aspettavo di più, ma sono fiducioso sul prossimo anno visto che ci sono davanti tre mesi per poter lavorare sulla moto”. Tornando alle aree di miglioramento personali il campione del mondo sa di poter fare un passo avanti nelle condizioni di bagnato e in quelle miste.  

In mezzo allo stand Yamaha oltre alle moto campioni del mondo di Valentino Rossi (che proprio qui a EICMA è stato celebrato come una rockstar durante One More Lap), la sua M1 iridata svetta… e Fabio guardandola va dritto al punto e ci confida cos’è per lui la moto: “La mia moto, la mia Yamaha M1 per me è come una persona. Ci parlo spesso, per me lei ti ascolta, non è un "pezzo di ferro" è qualcosa di più, di molto di più… Soprattutto le parlo prima della qualifica e della gara, per me è importante e mi piace avere un rapporto con lei. In questo mi sento simile a Valentino ”. E proprio su Rossi per Fabio, come per molti altri piloti, non vederlo in pista a Jerez dopo Valencia è stato strano..."Valencia, e l'addio alle gare di Rossi, è stato un momento importante per tutti, ci dobbiamo ancora abituare all'idea che Valentino non sarà più in pista il prossimo anno". Passando al suo rapporto con la moto, per lui oggi è solo sinonimo di gare, come ci spiega: “Non ho mai considerato l'idea di fare un viaggio in moto, non ho la patente per guidarla su strada ed è una situazione che non mi piace, ad oggi quindi non penso lo farei, ma chissà…” E guardando tutte le Yamaha 2022.“Mi piace un sacco la YZF-R1, ma devo dirti che fra le novità esposte sono rimasto molto colpito dal nuovo TMAX”. Tornado alle gare. “Sono sincero, vivere da campione del mondo mi piace proprio, era un sogno da sempre e ora che l’ho realizzato, per di più con due gare di anticipo, mi sento felice e sento che posso riuscirci ancora il prossimo anno!” Avversari…. Permettendo. “Se devo dirti chi mi impensierisce direi i primi cinque del mondiale, quindi Bagnaia, Mir, Miller e Zarco, ma anche il mio compagno di squadra e Marquez che era tornato forte… certo in questo momento non è molto fortunato e sta attraversando un periodo difficile”. E infine, sul futuro: “È presto per pensare al 2023, ora resto concentrato sul presente e sulla mia stagione con Yamaha”.