MotoGP Jerez/2: Quartararo in trionfo

Seconda vittoria consecutiva, seguita alla pole, per il francese che prende il largo nel mondiale. Ancora secondo Vinales. Torna sul podio un ritrovato Valentino Rossi. Sogni infranti per Bagnaia e Morbidelli. Nella Moto2 urla di gioia italiane con Bastianini primo davanti a Marini e Bezzecchi

A Jerez in una domenica di caldo infuocato iniziata nel segno di Tatsuki Suzuki nella Moto3, che ha riportato sul gradino più alto del podio il team Sic58, con il nostro Celestino Vietti Ramus terzo dietro a MCPhee, e poi proseguita con un podio tutto italiano nella Moto2, con Enea Bastianini primo davanti a un sempre più convincente Luca Marini e al compagno Marco Bezzecchi, nella MotoGP orfana di Marc Marquez, fermo a causa dell’infortunio rimediato in gara settimana scorsa ma capace di risalire in sella alla sua Honda sabato per tentare di correre salvo poi arrendersi, è ancora Fabio Quartararo il vincitore.

Una vittoria che lo lancia nella classifica di questo Mondiale a porte chiuse e che fortifica il morale del francese nel giorno in cui sono tre le Yamaha sul podio, ma è la sua la più veloce davanti alle ufficiali di Maverick Vinales, che nei primi giri ha commesso un errore, e di un ritrovato Valentino Rossi che, dopo la delusione della scorsa settimana, ha ritrovato la Yamaha che voleva e il sorriso. Per lui un podio che vale molto e su cui torna da Austin 2019. Un podio che mette a tacere tanti e che ribadisce ancora una volta il suo valore e la sua determinazione a 41 anni.

Sogni infranti per Morbidelli e Bagnaia

Nel giorno in cui la Yamaha piazza tre moto sul podio, per la Casa di Iwata resta la delusione per l’uscita di scena per un problema tecnico di Franco Morbidelli oggi quantomeno da podio e la preoccupazione per i motori. Ma delusione ancora più grande è quella nel team Pramac che con Pecco Bagnaia pregustava lo champagne del podio e invece è  stato tradito da un problema tecnico che lo ha costretto al ritiro. Per Bagnaia e Morbidelli, smaltita la rabbia per il podio mancato, resta la consapevolezza di essere arrivati molto in alto nella MotoGP. "Non posso lamentarmi di un fine settimana come questo, ha commentato Pecco. Abbiamo lavorato benissimo, eravamo veloci e veramente competitivi. Purtroppo un problema tecnico non ci ha permesso di finire la gara ma arriveremo a Brno con la consapevolezza che possiamo fare davvero bene".

Dovizioso guarda avanti

Fuori dai giochi anche l’altra Ducati Pramac di Jack Miller che ormai ha maturato la velocità per stare fra i primi ma adesso deve concretizzare. Il futuro pilota ufficiale Ducati ha le carte giuste per farlo.
Si da la sufficienza Andrea Dovizioso che su una pista a lui particolarmente ostica scattato dalla quattordicesima posizione è risalito fino alla sesta ma è rimasto fuori dai giochi per il podio, ora che si avvicinano piste più amiche spera di tornare a lottare per la vittoria anche se come lui stesso ha ammesso la Ducati deve ancora crescere e nei weekend c’è molto da lavorare per portare avanti anche lo sviluppo. "Sono state due settimane piuttosto difficili per noi qui a Jerez, ha detto Dovizioso, ma il lato positivo è che ci hanno permesso di raccogliere informazioni molto importanti sulle quali potremo lavorare per il futuro. Questa mattina ero riuscito a trovare un buon ritmo nel warm-up, ma le condizioni oggi pomeriggio erano molto diverse. Inoltre in gara ho avuto un problema che non avevo mai riscontrato durante i giorni precedenti: in centro curva, appena lasciavo andare i freni, non sentivo più l’anteriore ed è stato così fin dai primi giri. Per questo non ho potuto forzare troppo e ho preferito restare nella posizione in cui mi trovavo senza prendere rischi. Sicuramente se fossi partito più avanti, avrei potuto fare di più. Ora dovremo essere bravi ad interpretare tutti gli input raccolti in queste due settimane e prepararci al meglio per la gara di Brno”.  Per il team Ducati gara da dimenticare per Danilo Petrucci finito a terra.

Takaaki Nakagami salva il morale della Honda

Honda senza Marc Marquez e con Cal Crutchlow infortunato, impegnato a stringere i denti per portare a sua moto al traguardo, ha in Takaaki Nakagami il miglior interprete (quarto), mentre l’esordiente Alex Marquez fa un passo in avanti ma fatica ancora con la moto ufficiale che nelle mani del fratello vola.
Dopo qualifiche da protagonista KTM raccoglie solo con Pol Espargaro un buon risultato, ma sulla pista di Jerez le RC-16 hanno mostrato di avere un buon potenziale. Quel potenziale che avrebbe anche la Suzuki che però porta a casa un quinto posto con Joan Mir, ma complice un Alex Rins infortunato, meno di quello che alla vigilia di questa corta stagione sperava. Altro weekend da dimenticare per l’Aprilia con la scivolata di Aleix Espargaro. 

Ora una breve pausa il Motomondiale tornerà in pista fra due settimane, dal 7 al 9 agosto 2020 per il Gran Premio della Repubblica Ceca, che si disputerà sull’Autodromo di Brno.