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Ezpeleta: "10 o 12 GP in Europa, poi vedremo"

Redazione
dalla Redazione il 30/04/2020 in Motogp
Ezpeleta: "10 o 12 GP in Europa, poi vedremo"
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Il boss di Dorna spiega come si sta lavorando per garantire lo svolgimento, pur ridotto, del Mondiale Velocità: niente spettatori, personale limitato per team e media e se necessario più gare sullo stesso circuito

Poche settimane fa, un Carmelo Ezpeleta ancora speranzoso ci aveva spiegato come si sperasse di salvare il Mondiale con una operazione di rinvio generalizzato delle gare. Ma ora, con mezzo mondo ancora sotto scacco per gli effetti del coronavirus e del lockdown, le condizioni da accettare per correre dovranno essere ben più radicali. Ecco cosa bolle nella pentola della Dorna.

 Ezpeleta: "10 o 12 GP in Europa, poi vedremo"

Carmelo, avete appena annunciato la cancellazione di tre GP: Germania, Finlandia e Assen. Com'è la situazione?
"Noi stavamo ragionando su una partenza a luglio, ma l’evoluzione della situazione è più lenta del previsto, i governi hanno vietato gli eventi con spettatori e correre questi GP senza spettatori è molto difficile. Per tale ragione abbiamo deciso con i tre promotori di spostare i loro GP direttamente al 2021 piuttosto che rischiare un rinvio in autunno.”

È la prima volta nella storia del Motomondiale che non si correrà ad Assen.
"Questa è la situazione attuale. Anche l’emergenza coronavirus è qualcosa che nessuno aveva mai visto, per cui purtroppo non è possibile fare diversamente. Il governo olandese ha proibito le manifestazioni pubbliche fino alla fine di agosto, e a quel punto diventa difficile organizzare un GP ad Assen, soprattutto in assenza di spettatori.”

 Ezpeleta: "10 o 12 GP in Europa, poi vedremo"

La F1 intanto ha annunciato il suo calendario. C’è un’idea di un possibile calendario per la MotoGP?
"La nostra idea al momento è di riprendere a fine luglio. Quando e dove esattamente dev’essere ancora deciso. Siamo sicuri che si partirà in Europa, e correremo qui da fine luglio a novembre; a quel punto vedremo come sarà la situazione, e se sarà possibile correre qualche gara extraeuropea dopo novembre. Nel caso peggiore, se non sarà possibile spostarsi fuori dall’Europa, dovremmo comunque garantire un calendario con almeno 10-12 gare raccolte in quattro mesi.” 

Bridgepoint ha comprato 10.000 tamponi per il coronavirus. Cosa ci puoi dire di questo?
“Stiamo lavorando sul come usare questi tamponi. Stabiliremo un protocollo, che è il modo normale di operare per Dorna, che definirà come potrà essere una gara senza spettatori e con un limite al numero di persone che possono lavorare nel paddock, che avrà un impatto anche su logistica e hospitality. Pensiamo che tutte le persone coinvolte verranno testate prima di partire da casa, al loro arrivo in circuito e anche al rientro a casa. Questa è l’idea.”

Quante persone potranno essere presenti nel paddock?
“Abbiamo parlato con le squadre, e abbiamo concordato che il massimo numero di personale per un team factory in MotoGP possa essere di 40, per un team satellite o indipendente di 25, per la Moto2 20 e per la Moto3 15. Poi ci saranno naturalmente le persone che si occupano della produzione televisiva, e un numero limitato di personale Dorna per gli aspetti organizzativi. In totale si arriva in media a circa 1.600 persone, e questo numero dà l’idea di quanto sia grande la famiglia della MotoGP anche quando viene ridotta al minimo. Sfortunatamente non sarà per ora possibile consentire l’accesso ad altri media e TV. Forse – ma non è sicuro – permetteremo solo qualche fotografo che poi darà le immagini a tutti.” 

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Com’è il dialogo con piloti, team e case costruttrici?
"Siamo in costante contatto. Due settimane fa abbiamo fatto una riunione con tutti i costruttori e abbiamo stabilito i regolamenti tecnici per il 2020 e 2021 per tutte e tre le classi. E parlo regolarmente con tutti per illustrare come si sviluppano i nostri programmi. Alcuni piloti mi chiamano direttamente, e sono ben lieto di discutere la situazione con loro. Fortunatamente stanno tutti bene e non vedono l’ora di tornare a correre, ma tutti capiscono anche la situazione e accettano l’idea di ripartire solo quando sarà possibile in completa sicurezza. Stiamo ad esempio pensando alla possibilità di spostarsi per l’Europa in auto se sarà necessario, anche se spero che per la fine di luglio sarà possibile, anche con qualche restrizione, tornare a volare in Europa.”

Esiste la possibilità che si corrano più gare nello stesso circuito?
"La stiamo considerando. Magari non due gare nello stesso weekend, ma due weekend di gara consecutivi sullo stesso circuito.”

 Ezpeleta: "10 o 12 GP in Europa, poi vedremo"

Cosa vuoi dire agli appassionati?
“Il nostro scopo primario è sempre di mantenere il fantastico interesse che si è creato in tutto il mondo attorno alla MotoGP. Purtroppo quest’anno sembra che sarà difficile avere spettatori in circuito, ma abbiamo una incredibile copertura TV che consentirà di godersi comunque le gare. E dopo così tanti mesi senza Gran Premi, penso che saranno ancora di più quelli che le guarderanno. Agli appassionati dico di stare sicuri che torneremo, e torneremo più forti di prima dopo aver superato questa situazione. Non stiamo lavorando solo sul 2020, ma sul 2021 e oltre per assicurare lo svolgimento delle gare, che per noi resta la cosa più importante.”

E com’è la situazione per la WorldSBK?
“Esattamente la stessa. Ci stiamo lavorando, e l’idea è che dato che molti dei circuiti che prevediamo per la MotoGP ospitano anche gare di Superbike, si potrebbe organizzare la gara di Superbike nel weekend successivo alla gara di MotoGP. È una possibilità che stiamo studiando, per arrivare al miglior calendario possibile: state pur certi che anche correre la Superbike è per noi una priorità.”

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