La forza di Marquez
Se sabato aveva sorpreso tutti con
una prestazione mostruosa durante qualifiche con condizioni di aderenza precarie, strappando una pole position che ha lasciato tutti a bocca aperta, domenica il campione del mondo non ha aspettato nessuno e alla prima curva si è lanciato al comando della gara. La
superiorità del binomio Marquez Honda è stata netta per tutti i passaggi.
Lo spagnolo ha così messo a segno il cinquantesimo successo in MotoGP, il sesto in questa stagione, dove ora è sempre più al comando in classifica staccando
Andrea Dovizioso di 63 punti. Quel Dovizioso che con la
Ducati è tornato sul podio (secondo) senza poter mai realmente attaccare il campione del mondo. Per la Ducati una buona prestazione (unita al podio di Miller), ma anche il segnale preoccupante che Marquez in questo momento è veramente difficile da battere e guida la sua Honda riuscendo a fare cose per altri impensabili. Certo è che settimana prossima arriva
l’Austria la gara dove la
Ducati nelle ultime stagioni ha sempre chiuso al primo posto.
"Sono contento del mio secondo posto e del fatto che siamo stati veloci tutto il weekend, ha dichiarato
Dovizioso, anche se purtroppo non è stato sufficiente per vincere la gara. Avevo scelto una gomma posteriore diversa rispetto a quella di Marquez e all’inizio ho spinto forte per restargli vicino, ma quando verso metà gara ha iniziato a forzare la frenata io non avevo margine per spingere di più sull’anteriore. Peccato, però non eravamo lontani per cui dobbiamo continuare a crederci: resto positivo".
Sul podio torna anche
Jack Miller capace di regolare la
Suzuki di un sempre più costante
Alex Rins che ha provato in tutti i modi a stargli davanti.
Cal Crutchlow (quinto) ritrova competitività.