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MotoGP, Valentino Rossi: "Non bisogna mollare perché siamo a Misano"
Stanno per accendersi i motori a Misano, e alla vigilia delle prime prove Valentino Rossi intervistato da Guido Meda su Sky Sport MotoGP ha parlato delle aspettative per la gara, del campionato. E' tornato su Silverstone, ha spiegato la sua Yamaha… e il suo rapporto con Marc Marquez
Il Gran Premio di San Marino e della Riviera – tredicesima prova della stagione - è quello di casa per Valentino Rossi che dopo lo stop forzato di Silverstone ha voglia di correre e di provare a vincere su questo tracciato.
Tornare a Misano per il campione della Yamaha ha sempre un sapore speciale e quest’anno, vista l’assenza per infortunio dello scorso anno, vale anche doppio.
A poche ore dall’inizio delle prime prove e subito dopo la conferenza stampa Valentino Rossi è stato protagonista, come al Mugello, di una lunga intervista esclusiva di Guido Meda su SKY Sport, di cui di seguito vi riportiamo alcuni passaggi. L’intervista sarà, inoltre, visibile come parte dello speciale “Vale, la moto per me”, disponibile da sabato sia in onda sia su Sky On Demand.
Come ci sei rimasto per quella non-gara di Silverstone? È stata un’occasione sprecata?
“Secondo me non bisogna parlare solo del proprio interesse, il problema era che con la pioggia l’asfalto non drenava. Sabato, arrivati alla curva sette, cadevano tutti, che non è normale. La cosa importante è stata prendere la decisione giusta. Ho sentito Maverick [Vinales, ndr] e gli ho detto che io non volevo correre, come la maggior parte dei piloti. È successa solo un’altra volta che si corresse il giorno dopo, in Qatar, ma dopo è stato deciso che non si sarebbe più corso di lunedì. Il problema a Silverstone è che avrebbero dovuto fare un asfalto buono, anche perché in Inghilterra piove di più che in Qatar…”
Misano, invece, è una pista amica?
“Storicamente questa è una pista buona per la Yamaha, a me piace molto, in passato sono andato sempre piuttosto veloce. Nei test fatti qua, le Ducati andavano più forte di noi però. Bisogna comunque provarci, perché insieme al Mugello questa è la gara più importante dell’anno e poi l’anno scorso non ci sono neanche stato”.
Tuo padre dice che hai preso il talento da tua mamma…
“Lui mi ha dato questo spirito un po’ da giocherellone, questa idea di non prendersi troppo sul serio. Però il talento motociclistico viene da mamma Stefania [ride, ndr]. Lei guidava la moto sul serio comunque, anche se forse da un po’ di anni non ci va”.
Quest’anno, a dispetto dei problemi di elettronica della moto, non ti arrendi mai?
“I risultati sono sicuramente importanti da conseguire, però mi sto divertendo molto quest’anno, mi piace fare le gare e correre. Però vorrei arrivare più avanti. Non dobbiamo mollare, perché anche se siamo in una situazione un po’ difficile, siamo comunque la Yamaha”.
È nato anche un gruppo di lavoro per lavorare sull’elettronica della Yamaha
“Sono molto contento di questo, vuol dire che si sta muovendo qualcosa. Aspettiamo per vederne i frutti”.
Come sono le cose con Marquez al momento?
“Secondo me l’importante, l’unica cosa che conta, è il rapporto professionale, perché dobbiamo stare in pista insieme, dobbiamo correre insieme e quindi dobbiamo avere una certa tranquillità per fare le cose sereni. Su questo, non ho alcun problema con lui. Poi c’è il rapporto personale, ma quello non deve contare per nessun altro, solo per noi. Va bene così”.
Vedi ancora Marquez e le due Ducati davanti a voi, anche a Misano?
“È un po’ la storia di tutta la stagione in realtà. Marquez e le due Ducati vanno più forti di noi: alcune volte siamo riusciti a infilarci nella sfida, alcune volte loro sono usciti di gara, ma in generale andiamo più piano. Questo weekend probabilmente sarà simile, ma non bisogna mollare perché siamo a Misano, con un’atmosfera fantastica e tantissimi tifosi”.
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