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MotoGP, Sanchini: "Dovizioso se vuole il Mondiale deve vincere subito!"
Marco Gentili
il 16/03/2018 in Motogp
Alla vigilia della prima gara stagionale in Qatar la voce tecnica di Sky fa le carte al Motomondiale 2018: "Marquez e Dovizioso davanti a tutti, Yamaha in ritardo sull'elettronica. Rossi? Da qui a fine carriera tornerà sul tetto del mondo". E in Moto2 e Moto3 vede gli italiani Bagnaia e Bastianini favoriti per il titolo
MotoGP, Sanchini: "Dovizioso se vuole il Mondiale deve vincere subito!"
Mauro Sanchini è il commentatore Sky della MotoGP accanto a Guido Meda e della Moto3 con Zoran Filicic. Abbiamo chiesto a lui, alla vigilia della prima stagionale di Losail in Qatar, di fare le carte alla stagione del Motomondiale 2018
che Sky trasmetterà per la quinta stagione in diretta esclusiva.
Mauro, qual è la griglia di partenza ideale?
“Marc Marquez davanti a tutti: è giovane, in forma, ha la moto migliore, è reduce da due titoli mondiali di fila ed è per forza il favorito numero uno. Subito dietro c’è Andrea Dovizioso: in Ducati hanno lavorato molto bene per dargli una moto ancora più competitiva, con una migliore distribuzione dei pesi. Il gap tra lui e Marc si è decisamente ridotto. Poi in terza fila metterei Jorge Lorenzo e, subito dietro, i due piloti Yamaha Maverick Vinales e Valentino Rossi. Che potranno dire la loro a patto che Yamaha riesca a sfruttare meglio l’elettronica a suo favore”.
“Occhio a Zarco, che già lo scorso anno ha dimostrato di essere competitivo in MotoGP, e all’intramontabile Dani Pedrosa. Senza dimenticare Danilo Petrucci, sulla Ducati GP18 del team Pramac”.
Suzuki invece è reduce da una stagione deludente.
“Quest’anno gli ingegneri Suzuki sono ritornati a una configurazione del motore più simile a quella di due stagioni fa, eliminando quell’inerzia che spingeva troppo in curva e tanto fastidio ha dato a Iannone. Sia lui sia Rins sono da top five”.
Anche KTM, alla sua seconda stagione in MotoGP, deve dimostrare tutto il suo valore.
“Moto molto difficile da giudicare. Temo che Bradley Smith, dopo l’incidente in Germania di due anni fa, stenti a ritrovare se stesso. Ci vuole un Pol Espargaro in forma e un vero top rider al suo fianco per far sì che la RC16 esprima tutto il suo potenziale”.
E Aprilia?
“Mi aspetto un anno di miglioramento e risultati crescenti. Qualche podio lo potrà sicuramente fare, ma lassù in alto la concorrenza è tanta. Ripeto, Honda e Ducati al momento sono una spanna sopra a tutti”.
“Per Dovizioso questa gara è già un banco di prova. Se vuole puntare al Mondiale, deve vincere qui, dove la Honda storicamente non ha mai fatto bene”.
Valentino Rossi ha rinnovato per altri due anni.
“È il migliore spot per il nostro amatissimo sport. È incredibile vedere la voglia e la grinta che Vale ha ancora oggi. Lui non è una vecchia gloria che corre per inerzia, è lì perché è ancora in grado di vincere. E aggiungo: sono sicuro che da qui a tre anni Rossi conquisterà il decimo titolo mondiale”.
Parliamo di Moto2.
“Dopo Morbidelli, Pecco Bagnaia parte coi favori del pronostico. E assieme a lui ci sono tanti altri piloti italiani che potranno togliersi delle soddisfazioni. Credo che il grande scoglio che separa Bagnaia dal potenziale titolo siano Oliveira e Lowes del team KTM”.
E in Moto3?
“Pensavo che lo scorso anno sarebbe stato quello buono per portare il titolo in Italia, ma Fenati ha trovato di fronte un fuoriclasse e campione predestinato come Joan Mir. Adesso credo che Bastianini sia quello con le credenziali più adatte per puntare alla vittoria. Sempre che lo spagnolo Martin non gli metta i bastoni tra le ruote”.
che Sky trasmetterà per la quinta stagione in diretta esclusiva.
Mauro, qual è la griglia di partenza ideale?
“Marc Marquez davanti a tutti: è giovane, in forma, ha la moto migliore, è reduce da due titoli mondiali di fila ed è per forza il favorito numero uno. Subito dietro c’è Andrea Dovizioso: in Ducati hanno lavorato molto bene per dargli una moto ancora più competitiva, con una migliore distribuzione dei pesi. Il gap tra lui e Marc si è decisamente ridotto. Poi in terza fila metterei Jorge Lorenzo e, subito dietro, i due piloti Yamaha Maverick Vinales e Valentino Rossi. Che potranno dire la loro a patto che Yamaha riesca a sfruttare meglio l’elettronica a suo favore”.
Attenzione a Zarco e Petrucci
Chi sono gli outsider?“Occhio a Zarco, che già lo scorso anno ha dimostrato di essere competitivo in MotoGP, e all’intramontabile Dani Pedrosa. Senza dimenticare Danilo Petrucci, sulla Ducati GP18 del team Pramac”.
Suzuki invece è reduce da una stagione deludente.
“Quest’anno gli ingegneri Suzuki sono ritornati a una configurazione del motore più simile a quella di due stagioni fa, eliminando quell’inerzia che spingeva troppo in curva e tanto fastidio ha dato a Iannone. Sia lui sia Rins sono da top five”.
Anche KTM, alla sua seconda stagione in MotoGP, deve dimostrare tutto il suo valore.
“Moto molto difficile da giudicare. Temo che Bradley Smith, dopo l’incidente in Germania di due anni fa, stenti a ritrovare se stesso. Ci vuole un Pol Espargaro in forma e un vero top rider al suo fianco per far sì che la RC16 esprima tutto il suo potenziale”.
E Aprilia?
“Mi aspetto un anno di miglioramento e risultati crescenti. Qualche podio lo potrà sicuramente fare, ma lassù in alto la concorrenza è tanta. Ripeto, Honda e Ducati al momento sono una spanna sopra a tutti”.
Chi vincerà domenica?
Pronti, via: si corre a Losail.“Per Dovizioso questa gara è già un banco di prova. Se vuole puntare al Mondiale, deve vincere qui, dove la Honda storicamente non ha mai fatto bene”.
Valentino Rossi ha rinnovato per altri due anni.
“È il migliore spot per il nostro amatissimo sport. È incredibile vedere la voglia e la grinta che Vale ha ancora oggi. Lui non è una vecchia gloria che corre per inerzia, è lì perché è ancora in grado di vincere. E aggiungo: sono sicuro che da qui a tre anni Rossi conquisterà il decimo titolo mondiale”.
Parliamo di Moto2.
“Dopo Morbidelli, Pecco Bagnaia parte coi favori del pronostico. E assieme a lui ci sono tanti altri piloti italiani che potranno togliersi delle soddisfazioni. Credo che il grande scoglio che separa Bagnaia dal potenziale titolo siano Oliveira e Lowes del team KTM”.
E in Moto3?
“Pensavo che lo scorso anno sarebbe stato quello buono per portare il titolo in Italia, ma Fenati ha trovato di fronte un fuoriclasse e campione predestinato come Joan Mir. Adesso credo che Bastianini sia quello con le credenziali più adatte per puntare alla vittoria. Sempre che lo spagnolo Martin non gli metta i bastoni tra le ruote”.
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