Motogp
MotoGP Assen, il decimo sigillo di Rossi
Pagina principale
Ad Assen Valentino Rossi ritrova la vittoria davanti ad un combattivo Danilo Petrucci. Sul podio Marc Marquez. A terra Maverick Vinales. Andrea Dovizioso balza in testa alla classifica. Nuova affermazione per Morbidelli in Moto2. Secondo posto per Fenati nella Moto 3
La domenica olandese va in archivio con tante soddisfazioni per gli italiani, in una stagione combattuta come non mai in ogni categoria. Nella MotoGP Valentino Rossi vince la sua prima gara della stagione, Andrea Dovizioso (quinto) guadagna per la prima volta da quando corre in MotoGP la testa della classifica iridata, Danilo Petrucci, mai così tanto in odore di vittoria, sale ancora sul podio. Senza dimenticare Franco Morbidelli che conquista una vittoria di forza nella Moto2 con un Mattia Pasini sempre all'attacco e giù dal podio solo per la retrocessione per il taglio della variante. E con un occhio alla Moto3 dove Romano Fenati guarda al campionato e mette in tasca un prezioso secondo posto riducendo le distanze da Mir.
Una vittoria speciale. Con il successo di Assen Valentino Rossi non solo aggiunge un’altra perla alla sua lunga carriera di affermazioni - che lo porta a stabilire un record di longevità ventennale - ma ritrova il vero piacere della vittoria, l'unico e solo obiettivo per cui da vent'anni e più fa questa vita. La gioia di quei momenti, è lui stesso a dichiararlo nel dopo gara, lo ripaga di tutti gli sforzi. Ore e momenti sempre indimenticabili anche quando si ha vinto tanto come lui. Il successo di Assen inoltre lo rilancia in classifica di campionato che ora vede Andrea Dovizioso, in gara più tattico che mai, in prima posizione e Maverick Vinales al secondo posto separati da pochi punti. Per lo spagnolo ieri a terra con una caduta che poteva avere conseguenze drammatiche, resta la consapevolezza di essere considerato da tutti gli avversari il rivale per eccellenza. Marc Marquez mette in tasca un altro podio e sfoggia il sorriso di chi sa che la stagione è ancora lunga e fra una settimana si corre sulla pista che da anni lo vede sempre vincitore. Gioia ma anche rammarico per Danilo Petrucci che vede sfumare nel finale, complici i doppiati, in particolare Rins, a cui non viene esposta la bandiera, la lotta per la vittoria. Certo è che con la D16 ufficiale gara dopo gara il ternano mostra una consistenza notevole. Quella che oggi manca a Lorenzo che arriva doppiato… per il cinque volte campione il podio di Jerez è ormai un ricordo. Ma la stagione è ancora lunga e va detto che in condizioni come quelle di Assen anche con la Yamaha ha sempre faticato.
Il rookie dell’anno non chiede permesso. Dopo aver conquistato la sua prima pole Johan Zarco, in gara ha un bello scatto, guida la corsa per diversi passaggi, ma nel momento in cui gli altri tornano sotto e deve cedere posizioni, nelle foga di difendersi commette qualche errore che gli costa una stoccatina di Rossi a fine gara. Da rivedere, visto il talento e il potenziale alla sua prima stagione nella top class. Gara a due velocità per Andrea Iannone che soffre per i limiti della Suzuki. Mentre alza la testa Cal Crutchlow che nelle condizioni critiche viene sempre fuori. Aprilia conferma la crescita e chiude la top ten con Aleix Espargaro, mentre la KTM del fratello Pol taglia il traguardo in undicesima posizione.
Ora solo qualche giorno di pausa poi il Motomondiale riaccenderà i motori in Germania sul tracciato del Sachsenring.
Una vittoria speciale. Con il successo di Assen Valentino Rossi non solo aggiunge un’altra perla alla sua lunga carriera di affermazioni - che lo porta a stabilire un record di longevità ventennale - ma ritrova il vero piacere della vittoria, l'unico e solo obiettivo per cui da vent'anni e più fa questa vita. La gioia di quei momenti, è lui stesso a dichiararlo nel dopo gara, lo ripaga di tutti gli sforzi. Ore e momenti sempre indimenticabili anche quando si ha vinto tanto come lui. Il successo di Assen inoltre lo rilancia in classifica di campionato che ora vede Andrea Dovizioso, in gara più tattico che mai, in prima posizione e Maverick Vinales al secondo posto separati da pochi punti. Per lo spagnolo ieri a terra con una caduta che poteva avere conseguenze drammatiche, resta la consapevolezza di essere considerato da tutti gli avversari il rivale per eccellenza. Marc Marquez mette in tasca un altro podio e sfoggia il sorriso di chi sa che la stagione è ancora lunga e fra una settimana si corre sulla pista che da anni lo vede sempre vincitore. Gioia ma anche rammarico per Danilo Petrucci che vede sfumare nel finale, complici i doppiati, in particolare Rins, a cui non viene esposta la bandiera, la lotta per la vittoria. Certo è che con la D16 ufficiale gara dopo gara il ternano mostra una consistenza notevole. Quella che oggi manca a Lorenzo che arriva doppiato… per il cinque volte campione il podio di Jerez è ormai un ricordo. Ma la stagione è ancora lunga e va detto che in condizioni come quelle di Assen anche con la Yamaha ha sempre faticato.
Il rookie dell’anno non chiede permesso. Dopo aver conquistato la sua prima pole Johan Zarco, in gara ha un bello scatto, guida la corsa per diversi passaggi, ma nel momento in cui gli altri tornano sotto e deve cedere posizioni, nelle foga di difendersi commette qualche errore che gli costa una stoccatina di Rossi a fine gara. Da rivedere, visto il talento e il potenziale alla sua prima stagione nella top class. Gara a due velocità per Andrea Iannone che soffre per i limiti della Suzuki. Mentre alza la testa Cal Crutchlow che nelle condizioni critiche viene sempre fuori. Aprilia conferma la crescita e chiude la top ten con Aleix Espargaro, mentre la KTM del fratello Pol taglia il traguardo in undicesima posizione.
Ora solo qualche giorno di pausa poi il Motomondiale riaccenderà i motori in Germania sul tracciato del Sachsenring.
Gallery