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Motogp
MotoGP Phillip Island: inizia il mundialito!
di Riccardo Matesic
il 19/10/2016 in Motogp
A titolo assegnato (a Marc Marquez), la stagione è come se ripartisse. Il neocampione vuole divertirsi facendo vedere di essere ancora in grado di correre alla sua vecchia maniera. Rossi e Lorenzo sono intenzionati a darsele di santa ragione per conquistare il secondo posto. In Suzuki continueranno ad andare forte e in Ducati...
MotoGP Phillip Island: inizia il mundialito!
Phillip Island. Australia. Domenica 23 ottobre. Il Campionato Mondiale MotoGP è chiuso. Marc Marquez la scorsa settimana si è laureato campione, con tre gare d'anticipo. Il Campionato ora riparte. Riparte in un'altra forma, per queste ultime tre gare. Non tutto è perduto. Non è finita la suspance.
A Phillip Island inizia il “Mondiale2” di Marc Marquez, che dopo una stagione in cui si è trovato ad amministrare, ora ha detto di voler tornare a correre come il Marquez di prima. Insomma, scintille!
A Phillip Island inizia il “Mondiale2” di Marc Marquez, che dopo una stagione in cui si è trovato ad amministrare, ora ha detto di voler tornare a correre come il Marquez di prima. Insomma, scintille!
A Phillip Island si scalderà molto anche la lotta fra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. La coppia/scoppiata della Yamaha, si gioca il secondo posto in classifica, e Valentino è davanti di 14 punti. La rivalità fra i due è fortissima. Non si amano e, certo, Lorenzo farà di tutto per andarsene con un ultimo grande dispetto al compagno di squadra e alla Yamaha.
I rapporti fra lo spagnolo e la casa probabilmente quest’anno sono stati più freddi di quanto si sia visto. Lo dice lo stesso fatto che a Jorge non è stato concesso di provare la Ducati prima della fine dell'anno, se non per i due giorni di test di Valencia, immediatamente dopo l'ultimo GP di stagione.
Che dire degli altri probabili protagonisti? Le Suzuki saranno competitive, non si scopre più l'acqua calda. Aleix Espargaro a Motegi è sembrato fare un click, e trovare quella velocità cercata tutto l'anno. Maverick Viñales sicuramente vorrà rafforzare il suo quarto posto in classifica. Che a onor del vero non sembra in pericolo, ora che Dani Pedrosa si è dovuto fermare per la rottura della clavicola.
Già, in casa Honda mancherà ancora lo sfortunato Dani, che verrà sostituito da Nicky Hayden. Sarà un ritorno romantico quello dell'americano, 10 anni dopo, di nuovo nel dream team con il quale ha conquistato il suo unico titolo iridato.
E la Ducati? Al solito, probabilmente vedrà il solo Andrea Dovizioso nelle posizioni di testa; in assenza di Andrea Iannone, ancora fermo. Certo, dietro ci sono gli altri ducatisti, a cominciare da Hector Barbera, passando per i piloti dei team privati (Petrucci!). Però il Dovi appare quello con più chance di essere davanti. Ma non, probabilmente, di vincere. E la colpa -è chiaro- non è solo sua. O no?
I rapporti fra lo spagnolo e la casa probabilmente quest’anno sono stati più freddi di quanto si sia visto. Lo dice lo stesso fatto che a Jorge non è stato concesso di provare la Ducati prima della fine dell'anno, se non per i due giorni di test di Valencia, immediatamente dopo l'ultimo GP di stagione.
Che dire degli altri probabili protagonisti? Le Suzuki saranno competitive, non si scopre più l'acqua calda. Aleix Espargaro a Motegi è sembrato fare un click, e trovare quella velocità cercata tutto l'anno. Maverick Viñales sicuramente vorrà rafforzare il suo quarto posto in classifica. Che a onor del vero non sembra in pericolo, ora che Dani Pedrosa si è dovuto fermare per la rottura della clavicola.
Già, in casa Honda mancherà ancora lo sfortunato Dani, che verrà sostituito da Nicky Hayden. Sarà un ritorno romantico quello dell'americano, 10 anni dopo, di nuovo nel dream team con il quale ha conquistato il suo unico titolo iridato.
E la Ducati? Al solito, probabilmente vedrà il solo Andrea Dovizioso nelle posizioni di testa; in assenza di Andrea Iannone, ancora fermo. Certo, dietro ci sono gli altri ducatisti, a cominciare da Hector Barbera, passando per i piloti dei team privati (Petrucci!). Però il Dovi appare quello con più chance di essere davanti. Ma non, probabilmente, di vincere. E la colpa -è chiaro- non è solo sua. O no?
Chiudiamo con le gomme. Phillip Island è una pista molto particolare. Si scorre, a parte due curve strette. Ha lunghi curvoni a sinistra, un rettilineo di ben 900 metri, dei saliscendi, è velocissima. Il suo asfalto è molto abrasivo. Il meteo è variabilissimo: praticamente cambia continuamente, abbracciando tutte e quattro le stagioni. La Michelin sa di essere sotto i riflettori. Sa che spesso le sono piovute addosso critiche per le tante cadute dei big. Ma sa anche che quest'anno le prestazioni sul giro sono state sempre ai massimi livelli. Per questo ha scelto di essere title sponsor del gran premio. Perché il mercato “Asia-Pacific” è uno dei più importanti per lei.
E per questa gara ha sviluppato gomme completamente nuove. Soprattutto due slick posteriori, che nell'arco della stagione possono essere usate solo qui a Phillip Island. Mescole nuove, asimmetriche, sia per l'anteriore che il posteriore. Tre per la slick davanti (soft, medium, hard), due per la posteriore (medium e hard). Tutte con la parte sinistra del battistrada più dura, per far fronte ai lunghi curvoni.
C'è fiducia. E per noi si preannunciano almeno un paio di notti insonni!
E per questa gara ha sviluppato gomme completamente nuove. Soprattutto due slick posteriori, che nell'arco della stagione possono essere usate solo qui a Phillip Island. Mescole nuove, asimmetriche, sia per l'anteriore che il posteriore. Tre per la slick davanti (soft, medium, hard), due per la posteriore (medium e hard). Tutte con la parte sinistra del battistrada più dura, per far fronte ai lunghi curvoni.
C'è fiducia. E per noi si preannunciano almeno un paio di notti insonni!
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