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Motogp
MotoGP, test Qatar/1: Ducati domina la scena
di Matt Cape
il 14/03/2015 in Motogp
Iannone è il migliore in pista, marcato da Dovizioso per soli 98 millesimi. Marquez prende quasi 3 decimi, Rossi 8° dopo una bel volo. Espargaro con la Suzuki si piazza 4° davanti a Pedrosa, Lorenzo e Crutchlow. Aprilia stabilmente ultime...
MotoGP, test Qatar/1: Ducati domina la scena
Occhio alla nuova GP15, che sotto i riflettori di Losail brilla di luce propria. Occhio ai due Andrea nostrani, che nonostante un pista ancora poco gommata girano a lungo, provano, si divertono, e al calar della sera sono davanti a tutti. L'ing. Dall'Igna sorride moderatamente sotto i baffi, ma questo basta per convincere i ducatisti di mezzo mondo a tirare fuori t-shirt e cappellini; già pronti a festeggiare quella che sembra una moto nata bene. Detto che, facili entusiasmi a parte, di fatto la prestazione di Iannone, 1:55.265, con un passo da riferimento, è da tenere ben in considerazione. Perché ci sta che gli avversari si siano concentrati su altro, ma è bene ricordare che nessuno dei ragazzi della MotoGP scende mai in pista per andare a passeggio... Quindi bravo "The Maniac". Chiedere a Dovizioso, che si piazza alla spalle del compagno di box, per soli 98 millesimi. Sentire anche Marquez, che dalle Rosse prende +0.289...
Un bel colpo quindi per Ducati, che tra l'altro per ora non sfrutta nemmeno la gomma morbida. Ma va detto che la bolognese tra i cordoli di Losail ha sempre trovato un certo feeling. Vero anche che il Campione in carica marca le GP15 con gomme usate, cercando di non svelare troppo del suo potenziale. Imitato da Pedrosa, che si stabilizza in quinta piazza, a +0.548. E tra le due Honda salta poi fuori la Suzuki di Aleix Espargaro. Uno che di tenersi del margine nemmeno ci pensa. Così il suo quarto tempo è a +0.433 dal riferimento di Iannone, e dimostra come il lavoro di rifinitura ciclistica compensi la potenza di un motore non esattamente ancora al top.
Il sesto tempo di Lorenzo, con la prima Yamaha in classifica (+0.563) è invece una questione di 15 millesimi. Peggio di Dani, ma di 9 meglio di Crutchlow che segue con la Honda Factory gestita da Cecchinello. Un trenino scatenato, che mostra tutta la voglia di questi ragazzi di non lasciare mai nulla di intentato nemmeno nei test. Certo, va detto che in questa parte alta della classifica i distacchi si fanno comunque già piuttosto corposi: generati prevalentemente per via della trazione e dell'aderenza non ancora al top della M1 di Jorge. Ma siamo solo al primo di tre giorni di prove, e soprattutto il maiorchino ha già mostrato un passo tutto sommato in linea con i top rider.
Chi invece è inciampato in una caduta tutta da analizzare è Rossi. Highside alla curva 8, con gran botta in omaggio. Per fortuna senza conseguenze, ma da verificare visto che è stata innescata (pare) dalla rottura di uno stelo della forcella. Una di quelle cose da segnare nel capitolo "affidabilità e fiducia" che tolgono il sonno ai piloti... Di fatto, però, Valentino ha poi completato 48 giri, chiudendo ottavo a +0.673 dalla vetta. Alle sue spalle Smith, dietro di un 16 millesimi, e Redding, bravo a completare la top ten contenendo il distacco in un onestissimo +0.847.
Applausi che vanno anche a Vinales e Petrucci raccolti in 20 millesimi, subito dietro ai big. In particolare Danilo con la GP14 ha trovato una prestazione davvero notevole e una costante crescita convincente, riuscendo a tenere dietro anche il compagno di box, Hernandez; primo pilota ad accusare oltre +1" dal miglior riferimento cronometrico.
Infine da segnalare Bradl 18° (+1.881) e Pirro 23° (+2.399) appena davanti a De Angelis (+2.761). Poi le Aprilia a chiudere la classifica, con il distacco tra Bautista e Melandri (malaticcio) che si riduce a mezzo secondo, anche se siamo ben oltre i +3" di ritardo. E qui per molti è ormai consuetudine chiedersi: "A Noale non avranno affrettato un po' troppo i tempi di rientro, in una MotoGP così competitiva?"
Il sesto tempo di Lorenzo, con la prima Yamaha in classifica (+0.563) è invece una questione di 15 millesimi. Peggio di Dani, ma di 9 meglio di Crutchlow che segue con la Honda Factory gestita da Cecchinello. Un trenino scatenato, che mostra tutta la voglia di questi ragazzi di non lasciare mai nulla di intentato nemmeno nei test. Certo, va detto che in questa parte alta della classifica i distacchi si fanno comunque già piuttosto corposi: generati prevalentemente per via della trazione e dell'aderenza non ancora al top della M1 di Jorge. Ma siamo solo al primo di tre giorni di prove, e soprattutto il maiorchino ha già mostrato un passo tutto sommato in linea con i top rider.
Chi invece è inciampato in una caduta tutta da analizzare è Rossi. Highside alla curva 8, con gran botta in omaggio. Per fortuna senza conseguenze, ma da verificare visto che è stata innescata (pare) dalla rottura di uno stelo della forcella. Una di quelle cose da segnare nel capitolo "affidabilità e fiducia" che tolgono il sonno ai piloti... Di fatto, però, Valentino ha poi completato 48 giri, chiudendo ottavo a +0.673 dalla vetta. Alle sue spalle Smith, dietro di un 16 millesimi, e Redding, bravo a completare la top ten contenendo il distacco in un onestissimo +0.847.
Applausi che vanno anche a Vinales e Petrucci raccolti in 20 millesimi, subito dietro ai big. In particolare Danilo con la GP14 ha trovato una prestazione davvero notevole e una costante crescita convincente, riuscendo a tenere dietro anche il compagno di box, Hernandez; primo pilota ad accusare oltre +1" dal miglior riferimento cronometrico.
Infine da segnalare Bradl 18° (+1.881) e Pirro 23° (+2.399) appena davanti a De Angelis (+2.761). Poi le Aprilia a chiudere la classifica, con il distacco tra Bautista e Melandri (malaticcio) che si riduce a mezzo secondo, anche se siamo ben oltre i +3" di ritardo. E qui per molti è ormai consuetudine chiedersi: "A Noale non avranno affrettato un po' troppo i tempi di rientro, in una MotoGP così competitiva?"
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