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MotoGP, Loris Baz: "Qui cambia tutto"
Sceso dalla Kawasaki SBK, salito sulla Yamaha Open del team Athinà Forward Racing il francese è ancora alla ricerca del feeling completo. Carico come non mai, ha le idee chiare sulla sua stagione in MotoGP ma le gare della SBK non se le perde…
Loris Baz, 22 anni, dopo l'ultima stagione in crescendo nella SBK con la Kawasaki, in cui in più occasioni è stato la spina nel fianco più pungente per il suo compagno Tom Sykes, quest’anno, passato alla MotoGP difficilmente lotterà per le prime posizioni come lo scorso anno.
Alla vigilia degli ultimi test precampionato alla presentazione della squadra a Milano ha già le idee molto chiare sulla stagione che lo aspetta e sa che ci sarà da rimboccarsi le maniche per imparare a guidare la Open Yamaha del team Athinà Forward Racing.
Scendere da una SBK e salire su una MotoGP richiede, infatti, un periodo di adattamento che non va sottovalutato.
“Passare da una SBK alla MotoGP è stato un bel salto. All'inizio ci sono state molte cose da cambiare a partire dalla mia posizione in sella a cui mi sono subito dovuto adattare. Il primo passo nei test di Valencia è stato infatti trovare il modo di sentirmi ben inserito sulla Yamaha. Per poter guidare come voglio ho bisogno di essere comodo in sella. Successivamente nei test successivi in Malesia ho iniziato a lavorare sulla messa a punto e solo allora ho iniziato a guidare e a divertirmi”.
“Più che la moto, appena sono salito sulla Yamaha del team Forward mi ha sorpreso il diverso comportamento delle gomme Bridgestone. Rispetto alle Pirelli a cui ero abituato, sono molto più rigide e di conseguenza la moto richiede uno stile di guida diverso, molto differente a quello della Ninja. Oltre alle gomme ci metto anche la rigidità del telaio e la posizione in sella più alta che mi obbliga a spostarmi sulla moto per farla girare come vorrei. Avendo dovuto lavorare su tutti questi aspetti per cucirmi addosso la moto, i miei tempi non sono ancora significativi”.
Nessun rimpianto della SBK?
“Le prime gare della SBK non me le sono perse e a Phillip Island mi aspettavo di vedere Jonathan Rea subito competitivo sulla mia ex moto, mi ha invece sorpreso la prestazione di Leon Haslam e anche Van der Mark mi ha davvero colpito. Penso che il loro sarà un bel campionato... io ora sono concentrato sulla MotoGP e son convinto di aver fatto la scelta giusta”.
E il tuo primo anno in MotoGP come lo vedi?
“Adesso non mi sono dato un obiettivo. Penso che inizierò a fissarmelo solo dopo la prima gara di Losail. Se tutto andrà come spero e avrò trovato il feeling con la mia Yamaha non nascondo che vorrei puntare a stare vicino ai primi della Open da metà stagione. So che sarà dura qui il livello è altissimo, ma ce la metterò tutta”.
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