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Motogp
Losail: Stoner polemico, Bautista a casa
di Marco Masetti
il 18/03/2011 in Motogp
Il favorito comincia il campionato togliendosi qualche sassolino dalla scarpa. Rossi commenta il distacco dalle Honda. Intanto addio al GP per Bautista, caduto e infortunato
Losail: Stoner polemico, Bautista a casa
Doha (QAT) - Iniziamo con una brutta notizia: GP del Qatar già finito per la Suzuki, che perde Alvaro Bautista per una frattura al femore sinistro rimediata in una brutta scivolata a fine turno.
Si parla anche di operazione e di un chiodo. Il test rider Hopkins è in patria, tornato dopo aver girato uno spot pubblicitario; mah, le strategie dei team sono davvero incredibili.
Intanto Stoner lancia la sfida a Rossi, via Pedrosa: "Con Dani sarà sfida, ma corretta, mentre Rossi qualche volta sarebbe stato da penalizzare…". E via ci si ribella, ma sentiamo cosa dice Rossi.
Si parla anche di operazione e di un chiodo. Il test rider Hopkins è in patria, tornato dopo aver girato uno spot pubblicitario; mah, le strategie dei team sono davvero incredibili.
Intanto Stoner lancia la sfida a Rossi, via Pedrosa: "Con Dani sarà sfida, ma corretta, mentre Rossi qualche volta sarebbe stato da penalizzare…". E via ci si ribella, ma sentiamo cosa dice Rossi.
Non sorride, questo è certo. Alla fine 1 secondo 271 millesimi tolgono il sorriso a chiunque, quindi sentiamo il commento di Vale su questa altalena che per ora non sbaglia mai: un turno son sette decimi, poi si torna a 1 e passa. Ma perché?
"Oggi va un po' peggio perché ho fatto due turni e la spalla fa fatica. Ieri c'era un turno solo e venivo da due giorni di riposo e cure. Oggi mi dava fastidio e spero che non faccia così domenica…".
Ieri c'era ottimismo, oggi cosa è successo? "Non abbiamo ancora capito come migliorare questa moto, anche se stiamo cercando di affinare il setting di base lavorando sulla distribuzione dei pesi. Il problema è che con le gonne morbide non riusciamo nemmeno a far bene nella ricerca del tempo".
Tento una traduzione: quando Rossi carica molto la moto davanti come piace a lui, la Ducati diventa molto secca e reattiva nella risposta e, come sostiene un nostro esperto, Capirossi, questo è il punto dolente. "Abbiamo fatto modifiche di assetto che ci permettono di usare le gomme dure senza problemi".
Rossi continua: "Ci manca mezzo secondo di passo, in questo modo dovrei stare nel gruppetto che insegue le Honda".
A proposito, ti hanno impressionato? "Vanno forte e i loro piloti le guidano bene".
"Oggi va un po' peggio perché ho fatto due turni e la spalla fa fatica. Ieri c'era un turno solo e venivo da due giorni di riposo e cure. Oggi mi dava fastidio e spero che non faccia così domenica…".
Ieri c'era ottimismo, oggi cosa è successo? "Non abbiamo ancora capito come migliorare questa moto, anche se stiamo cercando di affinare il setting di base lavorando sulla distribuzione dei pesi. Il problema è che con le gonne morbide non riusciamo nemmeno a far bene nella ricerca del tempo".
Tento una traduzione: quando Rossi carica molto la moto davanti come piace a lui, la Ducati diventa molto secca e reattiva nella risposta e, come sostiene un nostro esperto, Capirossi, questo è il punto dolente. "Abbiamo fatto modifiche di assetto che ci permettono di usare le gomme dure senza problemi".
Rossi continua: "Ci manca mezzo secondo di passo, in questo modo dovrei stare nel gruppetto che insegue le Honda".
A proposito, ti hanno impressionato? "Vanno forte e i loro piloti le guidano bene".
Stoner riprende: "Abbiamo fatto un bel lavoro alla distanza. Siamo a posto anche con una gomma anteriore che ha fatto 30 giri. Insomma, tutto a posto. E domani vedremo in qualifica cosa si può fare. Certo, Dani è veloce e Spies migliora ad ogni turno, ma io sono molto a posto".
Si vede che la Honda piace a chi la guida, anche dalle parole di Pedrosa: "Si, siamo a posto, ma le qualifiche saranno davvero importanti. Stoner va forte e bisogna stare con lui, soprattutto a inizio gara e lui qui va davvero forte, mentre io non ho mai fatto molto bene".
Simoncelli potrebbe star meglio: "Non sono particolarmente soddisfatto delle prove di oggi.. Siamo rimasti al livello degli altri turni mentre gli altri hanno fatto progressi. Con le indicazioni ed i dati raccolti dovremmo riuscire a migliore il passo di 3/4 decimi ed allora saremo in grado di fare una bella gara restando tra i primi sei. Se però non facciamo questo miglioramento vedo tutto molto difficile. Il problema è che ci manca un po' di grip e non riesco a guidare come mi piacerebbe, non sono confidente con la moto. Stoner e Pedrosa sono attualmente su un altro pianeta ma io sono convinto che la posizione attuale non rispecchia le mie potenzialità e quelle della moto. Domani ci concentreremo per recuperare il terreno perso oggi."
Un saluto alla famiglia Ridolfi che ha perso Severino, 73 anni da Montecchio, Pesaro. Per tutti il cuoco del mondiale con la sua Hospitality che ha sfamato, e molto bene, campioni, tecnici, gente del paddock. Un uomo appassionato, sincero, simpatico. Ciao Severino, chef del paddock.
Si vede che la Honda piace a chi la guida, anche dalle parole di Pedrosa: "Si, siamo a posto, ma le qualifiche saranno davvero importanti. Stoner va forte e bisogna stare con lui, soprattutto a inizio gara e lui qui va davvero forte, mentre io non ho mai fatto molto bene".
Simoncelli potrebbe star meglio: "Non sono particolarmente soddisfatto delle prove di oggi.. Siamo rimasti al livello degli altri turni mentre gli altri hanno fatto progressi. Con le indicazioni ed i dati raccolti dovremmo riuscire a migliore il passo di 3/4 decimi ed allora saremo in grado di fare una bella gara restando tra i primi sei. Se però non facciamo questo miglioramento vedo tutto molto difficile. Il problema è che ci manca un po' di grip e non riesco a guidare come mi piacerebbe, non sono confidente con la moto. Stoner e Pedrosa sono attualmente su un altro pianeta ma io sono convinto che la posizione attuale non rispecchia le mie potenzialità e quelle della moto. Domani ci concentreremo per recuperare il terreno perso oggi."
Un saluto alla famiglia Ridolfi che ha perso Severino, 73 anni da Montecchio, Pesaro. Per tutti il cuoco del mondiale con la sua Hospitality che ha sfamato, e molto bene, campioni, tecnici, gente del paddock. Un uomo appassionato, sincero, simpatico. Ciao Severino, chef del paddock.
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