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Motogp

Indianapolis: vincono Pedrosa, Elias e Terol

di Marco Masetti
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Assolo spagnolo a Indianapolis: in MotoGP vince con margine Pedrosa, davanti a Spies e Lorenzo. Rossi è quarto, Stoner cade. in Moto2 Elias ha la meglio su Simon e Redding. 125: ventesima vittoria di un pilota spagnolo, Nico Terol, dopo la caduta di Marquez

Dani Pedrosa, alla quarta vittoria in stagione
Valentino Rossi si accontenta del quarto posto
>Indianapolis (USA) - Prima vittoria Honda a Indy e grande prova di Dani Pedrosa che resta l'unico a non piegare il capo di fronte a Lorenzo nella classifica mondiale. Lo spagnolo targato HRC ha ripreso la fuga tentata dal via di Spies e poi ha chiuso il libro delle speranze altrui vincendo la gara e facendo sempre tempi di assoluto livello.
Giornata calda, 35 gradi nell'aria e asfalto molto caldo, tutti alla caccia della Yamaha. Ma quella che schizza come un jet dal ponte di una portaerei è quelle che i 67.000 presenti sognavano, la numero 11 di Ben Spies.
L'americano martella decisissimo e si capisce subito che ci vogliono le contromisure. Lo segue Dovizioso da vicino, che si porta dietro un pimpante Hayden che avrà la gara rovinata dalla perdita di una saponetta.
Ma Pedrosa è li, nel gruppo che conta, per di più davanti alle Yamaha di Lorenzo e Rossi, tallonati dalla Honda San Carlo di Simoncelli e Melandri. Purtroppo la bella gara di Macio dura solo tre giri, poi si sdraia per sfuggire all'attacco di Stoner, partito male, ma in grande rimonta.
Pedrosa fa sfoggio del solito motore potentissimo e dell'accelerazione bestiale tipica della sua RC 212V e salta gli ostacoli fino ad inquadrare Spies.
La mamma manager di Ben è nel box, con il rosario in mano, ma nessuna preghiera può fermare all'ottavo giro l'attacco di Pedrosa che dribbla il texano e lo saluta. Nello stesso giro vola a terra anche Stoner, a conferma che questa non è proprio la sua stagione e che la nuova forcella Ohlins è valida ma non può fare miracoli.
I media più impressionabili parlavano già a sproposito di Rossi-crisi, ma Valentino, ovviamente è un po' più furbo (anche voi speriamo lo siate) disputa una buona gara, rimontando e girando con tempi interessanti, a livello di quelli di Spies.
Infatti, a sei giri dalla fine, Rossi salta Dovizioso e inizia ad annusare gli scarichi di Lorenzo. Bene, se questa è crisi, ben venga.
La MotoGP è sport senza sorprese, nel quale tutto va costruito con fatica e impegno, passo dopo passo e questo è il vero trionfo della Honda, partita ad inizio stagione con una moto quasi inguidabile e che adesso è notevolissima e di Spies, un rookie che ha fatto strada e che si è giustamente guadagnato un manubrio ufficiale dopo una sola stagione.
Clamoroso ma vero, il terzo posto di Lorenzo è il suo peggior risultato di stagione (Lorenzo crisi?), ma il mondiale lo vede a 251 punti contro i 183 di Pedrosa
Torniamo alla classifica: Rossi è quarto, davanti a Dovizioso e Hayden che porta a casa un magro bottino per la Ducati che si aspettava molto, dal punto di vista promozionale, da questa gara. Settima piazza per Simoncelli che si difende bene dagli attacchi di Bautista, finalmente autorevole con la Suzuki dotata di un nuovo telaio. Poi Espargaro, Barbera e Capirossi con distacchi oltre i 50 secondi e chiusura d'obbligo per gli acciaccati Aoyama e De Puniet che almeno ce l'hanno fatta a chiudere la gara.
Bene, il tempo di imballare tutto il circo e si parte per Misano, si corre tra una settimana!
1. Dani PEDROSA SPA HONDA 47'31.615
2. Ben SPIES
USA YAMAHA 47'35.190
3. Jorge LORENZO
SPA YAMAHA 47'38.427
4. Valentino ROSSI
ITA YAMAHA 47'44.248
5. Andrea DOVIZIOSO
ITA HONDA 47'53.500
6. Nicky HAYDEN
USA DUCATI 48'06.753
7. Marco SIMONCELLI
ITA HONDA 48'08.355
8. Alvaro BAUTISTA
SPA SUZUKI 48'08.440
9. Aleix ESPARGARO
SPA DUCATI 48'16.520
10. Hector BARBERA
SPA DUCATI 48'22.983
11. Loris CAPIROSSI
ITA SUZUKI 48'27.001
12. Hiroshi AOYAMA
JPN HONDA 48'29.518
13. Randy DE PUNIET
FRA HONDA 48'35.754

Non Classificati
Mika KALLIO
FIN DUCATI 30'57.694
Colin EDWARDS
USA YAMAHA 30'09.466
Casey STONER
AUS DUCATI 12'01.423
Marco MELANDRI
ITA HONDA 3'31.585
Toni Elias, vincitore del GP di Indianapolis
Indianapolis (USA) - Gara rovente e non solo per i 34 gradi che hanno trasformato la pista in qualcosa di molto scivoloso. Si inizia molto carichi, con i due più in alto in classifica alle prese con problemi fisici: Elias ha la febbre che è arrivata anche a 40°, Iannone ha la caviglia sinistra gonfia come un melone. Ma la legge delle corse è questa: si parte e se stai male sono affari tuoi.
Poche curve e succede un patatrac gigante con le cadute di Hayden, Talmacsi, Corsi e altri. Bandiera rossa, tutto fermo e si rientra ai box. Talmacsi ci arriva con una naked, Corsi dolorante.
La direzione gara decide di tagliare per le solite esigenze TV: invece dei previsti 26 giri, si passa a 17. Lasciamo stare commenti e deontologia: la TV comanda e non lo fa in maniera invisibile. Arriva anche la notizia della morte di Lenz (caduto nel warm up della Trofeo Moriwaki Honda e deceduto all'ospedale), ma ai piloti queste cose non si dicono prima della gara.
Questa volta Elias scatta come un razzo, mentre prima Simon era stato il più veloce, e fa capire che anche a mezzo servizio, il bomber della categoria è lui. Lo seguono da vicino Redding, Simon, West e Faubel, i nostri sono indietro, ma hanno voglia di menare le mani.
Intanto si cade allegramente: volano Debon e Ivanov, Faubel e Bradl, Cardus e Teshima, imitati dopo poche giri, da Rolfo e Takahashi. Insomma, in Moto2 si guida troppo con il cuore e 40 moto in pista sono troppe.
Elias si gode l'aria di alta classifica e, al massimo, lascia spazio per poche tornate a Simon. Il tempo di vedere De Rosa volare e tornare mestamente ai box, di ringraziare il cielo per lo scampato pericolo da Wilairot che si trova, dopo una pinzata disperata, con la moto in verticale sulla ruota anteriore, e siamo già al rush finale.
Elias ne ha di più rispetto a Simon e lo batte di giustezza per 4 decimi: una bella prova di forza del sempre più leader del mondiale che anche malmesso dimostra di averne di più. Va sul podio Scott Redding con la moto del team belga VDS, seguito da Iannone, come sempre bravissimo a rimontare anche in condizioni menomate. Con lui arriva, quinto, Simone Corsi, che fa ancora una volta una bellissima gara e precede Gadea, Luthi e Talmacsi. Fa una gran bella figura una wild card americana, Jason Di Salvo, che all'attivo ha cinque presenze tra 125 e 250 ma che da tempo corre nel campionato AMA.
In prova come in gara, nettamente meglio lui di Roger Lee Hayden. Va a punti Anthony West con la MZ che qui ha fatto vedere buone cose, impresa che riesce anche a Corti con la Suter del team Forward. Baldolini è sedicesimo.
Il dopo gara parla la lingua di Toni Elias che ha 186 punti contro i 119 di Iannone e i 108 di Simon e Luthi.
Il mondiale è sempre più nella mani dello spagnolo e della Moriwaki gestita benissimo dal team Gresini. Uno come Toni, però, per la Moto2 è forse troppo: vincere con la febbre a 40 non è impresa facile.
"Non sto bene, soffro, on so come ho fatto a spingere negli ultimi cinque giri. Ci tenevo molto a far bene qui, ma non so come ho fatto". Chi dice queste parole è Elias che ha la faccia davvero stravolta e sofferente, fatica trattenere i conati che ieri lo avevano piegato in due. Piccolo, ma eroico e sempre più campione.
1. Toni ELIAS SPA MORIWAKI 30'27.480
2. Julian SIMON
SPA SUTER 30'27.885
3. Scott REDDING
GBR SUTER 30'31.707
4. Andrea IANNONE
ITA SPEED UP 30'33.458
5. Simone CORSI
ITA MOTOBI 30'34.538
6. Sergio GADEA
SPA PONS KALEX 30'36.912
7. Thomas LUTHI
SWI MORIWAKI 30'37.295
8. Gabor TALMACSI
HUN SPEED UP 30'37.621
9. Jason DI SALVO
USA FTR 30'45.044
10. Anthony WEST
AUS MZ-RE HONDA 30'45.072
11. Dominique AEGERTER
SWI SUTER 30'45.098
12. Mike DI MEGLIO
FRA SUTER 30'48.007
13. Claudio CORTI
ITA SUTER 30'53.488
14. Axel PONS
SPA PONS KALEX 30'55.833
15. Yonny HERNANDEZ
COL BQR-MOTO2 30'57.960
16. Alex BALDOLINI
ITA I.C.P. 30'58.018
17. Roger Lee HAYDEN
USA MORIWAKI 30'59.340
18. Valentin DEBISE
FRA ADV 30'59.735
19. Kenny NOYES
USA PROMOHARRIS 30'59.980
20. Lukas PESEK
CZE MORIWAKI 31'00.009
21. Robertino PIETRI
VEN SUTER 31'12.049
22. Joan OLIVE
SPA PROMOHARRIS 31'12.436
23. Arne TODE
GER SUTER 31'20.473
24. Yannick GUERRA
SPA MORIWAKI 31'24.961
25. Roberto ROLFO
ITA SUTER 31'43.884
26. Yuki TAKAHASHI
JPN TECH 3 31'00.519

Non Classificati
Mashel AL NAIMI
QAT BQR-MOTO2 22'46.844
Jules CLUZEL
FRA SUTER 20'57.399
Ratthapark WILAIROT
THA BIMOTA 14'30.238
Raffaele DE ROSA
ITA TECH 3 12'31.460
Stefan BRADL
GER SUTER 9'54.467
Ricard CARDUS
SPA BIMOTA 3'50.502
Yusuke TESHIMA
JPN MOTOBI 3'50.524
Hector FAUBEL
SPA SUTER 1'53.275
Alex DEBON
SPA FTR 1'58.102
Vladimir IVANOV
UKR MORIWAKI 1'58.152

Non partiti
Shoya TOMIZAWA
JPN SUTER
Michael RANSEDER AUT SUTER
Nico Terol, vincitore a Indianapolis in 125, conquista la 20esima vittoria consecutiva di un pilota spagnolo
Indianapolis (USA) - Sembrava che fosse già tutto deciso dopo poche curve: Marc Marquez al comando dopo essere scattato dalla settima pole di stagione. E invece no
Perché qualcosa può sempre succedere, ad esempio una caduta causata dalla buca della curva sei, fatale a tanti piloti e anche a Marquez che si ritrova a terra nel corso dell'ottavo passaggio.
Sembra tutto finito e invece no…
Intanto al comando ci va, e meritatamente, Nico Terol, miracolato e implacabile a Brno dopo l'infortunio di Barcellona (lesioni a due vertebre e a un polmone) che ha un pensiero solo nella testa: lottare per il mondiale. E Nico, che qui vinse due anni fa il suo primo GP, non si lascia sfuggire la grande occasione per credere ancora al titolo mondiale. E se ne va.
Inseguito, ma da lontano, da Sandro Cortese, tedesco di Calabria al suo miglior risultato, e da Pol Espargaro, meno brillante del solito a causa delle gomme che lo hanno mollato prima del previsto. Tra quelli che ci provano a portare a casa un podio c'è anche Bradley Smith, ma l'inglese, tutto luci e ombre in questa stagione, cade e butta via punti e speranze.
La gara va avanti con Terol in solitario e Cortese che controlla Espargaro, ma dalle retrovie arriva un fulmine: Marc Marquez che, dalla 14esima piazza, rimonta fino alla quinta. Marc è bravissimo, ne ha più degli altri e rischia. Forse troppo sul finale, quando taglia una chicane: la giuria lo penalizza di 20 secondi e adesso la classifica parla così: Marquez a quota 172, Terol a 168, Espargaro a 167, mondiale bello tosto e tutto da giocare, anche se correre a Indy con le 125 fa davvero strano: spazi enormi, spalti deserti e tanti piccoli motorini in pista: siamo fuoriscala!
Ventesima vittoria consecutiva per un pilota spagnolo, arrivo nella top ten per il campione CEV Moncayo e ennesimo tracollo per i nostri piloti che, dal quindicesimo posto di Savadori, scendono fino all'ultimo posto di Marconi, preceduto da Ravaioli e Grotskyj Giorgi (penalizzato da una scivolata nelle battute iniziali). Un'altra brutta figura.
Giornata caldissima, umida, fra un po', in MotoGP sarà davvero rovente!
1. Nicolas TEROL SPA APRILIA 42'19.223
2. Sandro CORTESE
GER DERBI 42'24.218
3. Pol ESPARGARO
SPA DERBI 42'30.079
4. Efren VAZQUEZ
SPA DERBI 42'34.625
5. Esteve RABAT
SPA APRILIA 42'39.135
6. Danny WEBB
GBR APRILIA 42'39.316
7. Randy KRUMMENACHE
SWI APRILIA 42'39.925
8. Alberto MONCAYO
SPA APRILIA 42'46.020
9. Jonas FOLGER
GER APRILIA 42'46.889
10. Marc MARQUEZ
SPA DERBI 42'59.063
11. Jasper IWEMA
NED APRILIA 43'05.376
12. Luis SALOM
SPA APRILIA 43'11.779
13. Johann ZARCO
FRA APRILIA 43'13.577
14. Jakub KORNFEIL
CZE APRILIA 43'13.625
15. Lorenzo SAVADORI
ITA APRILIA 43'26.431
16. Marco RAVAIOLI
ITA LAMBRETTA 43'43.340
17. Simone GROTZKYJ
ITA APRILIA 43'45.113
18. Luca MARCONI
ITA APRILIA 44'12.841

Non Classificati
Tomoyoshi KOYAMA
JPN APRILIA 27'19.725
Bradley SMITH
GBR APRILIA 22'07.702
Adrian MARTIN
SPA APRILIA 23'28.349
Zulfahmi KHAIRUDDIN
MAL APRILIA 21'13.159
Marcel SCHROTTER
GER HONDA 15'04.067
Isaac VIÑALES
SPA LAMBRETTA 5'48.275
Louis ROSSI
FRA APRILIA 2'57.070
Marc Marquez
Nicky Hayden
Julian Simon
Ben Spies
Nico Terol
Dani Pedrosa
Indianapolis: vincono Pedrosa, Elias e Terol
Valentino Rossi
La tuta di Hayden

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