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Motogp
Barcellona: vincono Rossi, Bautista e Iannone
di Marco Masetti
il 14/06/2009 in Motogp
L'italiano vince un duello splendido con Lorenzo con un sorpasso all'ultima curva che rimarrà nella storia del motociclismo. Poi Stoner. In 250 domina Bautista. Cade Simoncelli. Folle finale per la 125: Simon si ferma al traguardo dell'ultimo giro credendo di avere vinto e cede la vittoria a Iannone

Montmelò - "Non pensavo che non passasse di lì e invece…". Jorge Lorenzo commenta così la sconfitta patita in uno dei più bei duelli all'ultimo giro della storia. Valentino Rossi vince forse la gara più bella delle 99 vinte fino a questo punto della sua carriera e adesso la classifica, con Stoner terzo, vede i tre moschettieri a quota 106. Tutti assieme, appassionatamente.
La chiave di una gara che Lorenzo e Rossi hanno sempre avuto in mano, fin dal primo turno di libere, è tutto nell'ultimo, velocissimo, curvone a destra che immette sul rettilineo di arrivo. Una curva da pelo, tanto che la Formula1 non lo percorre, imboccando una chicane, cosa che invece i supereroi della moto fanno. Di solito in quel punto non si passa. Di solito.
Rossi, come fa quando è in duello con qualcuno che lo esalta, riscrive lo stile di guida, reinterpreta quell'arte strana e un po' pericolosa che si chiama pilotaggio, fa sognare. E passa dove di solito non si fa. Insomma, Lorenzo non ha dormito all'ultimo giro, era davanti e ha chiuso tutte strade possibili, lasciando solo uno spazio in un punto impossibile. E Rossi di li è passato.
Se ne vanno sin dal via Jorge e Vale, con Stoner (che non è stato bene durante la notte e che a fine gara aveva anche il polso destro piuttosto dolorante) a seguire e le Honda di Pedrosa e Dovizioso a pestare subito dietro.
Niente male anche De Puniet e soprattutto un Capirossi molto combattivo, anche dopo un dritto al decimo passaggio. Ma davanti si va a ritmi forsennati capendo che si va verso il duello tra le due star della Yamaha.
Gli altri lo sanno perché l'impietoso commento del cronometro non lascia speranza di vittoria. E Stoner si impegna al massimo per conquistare il podio, massimo obiettivo della giornata, battendo di un soffio Andrea Dovizioso, pilota che non fa ancora faville, ma che in classifica è sempre concreto.
Casey non sta bene, ha avuto una notte travagliata e non aveva una moto fantastica sotto il sedere (per capire questo basta considerare la classifica delle altre Ducati), quindi applausi al canguro rosso.
Bella quinta piazza per Capirossi che con il nuovo motore dimostra che la Suzuki può stare nel gruppo dei buoni, infatti batte Pedrosa (eroico a finire, viste le condizioni con le quali è arrivato a Montmelò) e si mette dietro altra gente che male non ha fatto come Edwards, De Puniet e Kallio, ondivago ma molto combattivo. Il finlandese ha messo in mostra una guida di traverso notevole e questo in una giornata in cui, a causa del caldo e del particolare asfalto di Barcellona, di traversi se ne sono visti tanti. Bella cosa, vorremmo vederla più spesso.
La parte bassa della classifica vede un Hayden con molte ombre che precede Vermeulen, De Angelis e Toseland.
Melandri, con una moto che ha dimenticato la parola trazione, finisce davanti a Gibernau, Canepa e Talmacsi che al debutto è ultimo, ma almeno non è doppiato.
Adesso pensiamo al futuro, ad Assen, tra due settimane, quando i tre moschettieri si giocheranno la testa della classifica. Intanto domani c'è un antipasto interessante con i test.
1 Valentino Rossi ITA Yamaha 43:11.897
2 Jorge Lorenzo SPA Yamaha 0.095
3 Casey Stoner AUS Ducati 8.884
4 Andrea Dovizioso ITA Honda 8.936
5 Loris Capirossi ITA Suzuki 19.831
6 Daniel Pedrosa SPA Honda 22.182
7 Colin Edwards USA Yamaha 23.547
8 Randy De Puniet FRA Honda 25.265
9 Mika Kallio FIN Ducati 31.797
10 Nicky Hayden USA Ducati 33.593
11 Chris Vermeulen AUS Suzuki 36.683
12 Alex De Angelis RSM Honda 36.874
13 James Toseland GBR Yamaha 39.433
14 Marco Melandri ITA Kawasaki 44.788
15 Sete Gibernau SPA Ducati 46.754
16 Niccolo Canepa ITA Ducati 55.873
17 Gábor Talmácsi HUN Honda 1:27.640
Non classificati
18 Toni Elías SPA Honda 16 giri dalla fine
19 Yuki Takahashi GIA Honda 25 giri)
2 Jorge Lorenzo SPA Yamaha 0.095
3 Casey Stoner AUS Ducati 8.884
4 Andrea Dovizioso ITA Honda 8.936
5 Loris Capirossi ITA Suzuki 19.831
6 Daniel Pedrosa SPA Honda 22.182
7 Colin Edwards USA Yamaha 23.547
8 Randy De Puniet FRA Honda 25.265
9 Mika Kallio FIN Ducati 31.797
10 Nicky Hayden USA Ducati 33.593
11 Chris Vermeulen AUS Suzuki 36.683
12 Alex De Angelis RSM Honda 36.874
13 James Toseland GBR Yamaha 39.433
14 Marco Melandri ITA Kawasaki 44.788
15 Sete Gibernau SPA Ducati 46.754
16 Niccolo Canepa ITA Ducati 55.873
17 Gábor Talmácsi HUN Honda 1:27.640
Non classificati
18 Toni Elías SPA Honda 16 giri dalla fine
19 Yuki Takahashi GIA Honda 25 giri)
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Montmelò - Giornata tremenda per Marco Simoncelli, una scivolata al terzo giro, non troppo sportivamente sottolineata dall'urlo della folla, mette fine alla gara e segna pesantemente le speranze di restare campione del mondo della 250.
Fin dal via gli spagnoli vanno all'attacco, soprattutto con Barbera, ma Alvaro Bautista, velocissimo nel warm up fa subito vedere che la gara è roba sua. Alvaro attacca, guida più forte di tutti e al terzo giro scopre di essere ancora più padrone. Immaginiamo la sua esaltazione quando ha visto ruzzolare nella via di fuga Simoncelli, ma il momento migliore dello spagnolo è stato quando ha tagliato il solitaria il traguardo staccando l'incredibile Hiroshi Aoyama che è riuscito ad agganciare il trenino del podio formato da Pasini e Barbera e a passarli all'ultimo giro, nonostante uno spegnimento del motore qualche tornata prima dell'arrivo. Il giapponese, manico davvero di serie A ha fatto vedere a Barbera di essere superiore, nonostante lo spagnolo avesse una moto più potente e partisse dalla pole.
Pasini, un po' in calo alla fine - forse colpa dei 37 gradi, ma anche di un problema alla mano - è quarto davanti e Debon e Luthi, impegnati in un bel duello che ha avuto momenti topici quando in mezzo ai due si è trovato il doppiato Leonov. Il russo ha rischiato di combinarla grossa toccando la carena di Debon. Per fortuna è andato tutto bene.
Giornataccia per il team Gilera: Locatelli, che stava facendo una gara strepitosa con il podio a poca distanza, si è fermato per una scivolata. Va a punti Alex Baldolini, ma per l'Italia non è una gran giornata.
Lo è per Bautista che ragiona subito a fine gara: "Volevo vincere qui a casa mia, è ovvio, ma farlo in una giornata in cui Simoncelli non raccoglie nemmeno un punto e Aoyama ne perde altri cinque è davvero bello".
Mastica amaro Simoncelli che commenta: "Mi spiace, una giornata davvero brutta, anche perché è caduto anche Loca. E dire brutta è un eufemismo! Certo non tutto è perduto, però dopo i due zero iniziali questo non ci voleva proprio. La speranza è l'ultima a morire, ma bisogna migliorare, soprattutto il feeling con l'anteriore".
Ecco, la caduta nasce da questo, da un anteriore che non è più solido o che il pilota non sente più tale.
Intanto Bautista sale a 108 punti, Aoyama ne ha 96, Barbera 75, Pasini 64 e Simoncelli 61. Quella di Marco sarà una dura rimonta e non solo per il gap in classifica: Barbera edizione 2009 è davvero un brutto cliente.
Fin dal via gli spagnoli vanno all'attacco, soprattutto con Barbera, ma Alvaro Bautista, velocissimo nel warm up fa subito vedere che la gara è roba sua. Alvaro attacca, guida più forte di tutti e al terzo giro scopre di essere ancora più padrone. Immaginiamo la sua esaltazione quando ha visto ruzzolare nella via di fuga Simoncelli, ma il momento migliore dello spagnolo è stato quando ha tagliato il solitaria il traguardo staccando l'incredibile Hiroshi Aoyama che è riuscito ad agganciare il trenino del podio formato da Pasini e Barbera e a passarli all'ultimo giro, nonostante uno spegnimento del motore qualche tornata prima dell'arrivo. Il giapponese, manico davvero di serie A ha fatto vedere a Barbera di essere superiore, nonostante lo spagnolo avesse una moto più potente e partisse dalla pole.
Pasini, un po' in calo alla fine - forse colpa dei 37 gradi, ma anche di un problema alla mano - è quarto davanti e Debon e Luthi, impegnati in un bel duello che ha avuto momenti topici quando in mezzo ai due si è trovato il doppiato Leonov. Il russo ha rischiato di combinarla grossa toccando la carena di Debon. Per fortuna è andato tutto bene.
Giornataccia per il team Gilera: Locatelli, che stava facendo una gara strepitosa con il podio a poca distanza, si è fermato per una scivolata. Va a punti Alex Baldolini, ma per l'Italia non è una gran giornata.
Lo è per Bautista che ragiona subito a fine gara: "Volevo vincere qui a casa mia, è ovvio, ma farlo in una giornata in cui Simoncelli non raccoglie nemmeno un punto e Aoyama ne perde altri cinque è davvero bello".
Mastica amaro Simoncelli che commenta: "Mi spiace, una giornata davvero brutta, anche perché è caduto anche Loca. E dire brutta è un eufemismo! Certo non tutto è perduto, però dopo i due zero iniziali questo non ci voleva proprio. La speranza è l'ultima a morire, ma bisogna migliorare, soprattutto il feeling con l'anteriore".
Ecco, la caduta nasce da questo, da un anteriore che non è più solido o che il pilota non sente più tale.
Intanto Bautista sale a 108 punti, Aoyama ne ha 96, Barbera 75, Pasini 64 e Simoncelli 61. Quella di Marco sarà una dura rimonta e non solo per il gap in classifica: Barbera edizione 2009 è davvero un brutto cliente.
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1 Alvaro BAUTISTA SPA APRILIA 41'09.018
2 Hiroshi AOYAMA JPN HONDA 41'16.203
3 Hector BARBERA SPA Pepe World Team APRILIA 41'16.300
4 Mattia PASINI ITA Team Toth Aprilia APRILIA 41'19.802
5 Alex DEBON SPA APRILIA 41'24.758
6 Thomas LUTHI SWI APRILIA 41'24.798
7 Ratthapark WILAIROT THA AG HONDA 41'37.672
8 Karel ABRAHAM CZE APRILIA 41'40.618
9 Raffaele DE ROSA ITA HONDA 41'42.778
10 Hector FAUBEL SPA HONDA 41'42.861
11 Jules CLUZEL FRA APRILIA 41'43.889
12 Lukas PESEK CZE APRILIA 41'44.135
13 Alex BALDOLINI ITA APRILIA 41'48.858
14 Mike DI MEGLIO FRA APRILIA 41'51.839
15 Stevie BONSEY USA APRILIA 42'25.542
16 Axel PONS SPA APRILIA 42'25.707
17 Vlentin DEBISE FRA HONDA 42'37.844
18 Balazs NEMETH HUN APRILIA 42'48.506
19 8 Bastien CHESAUX SWI HONDA 42'56.976
20 Vladimir LEONOV RUS APRILIA 41'34.233
21 Toby MARKHAM HONDA 41'46.384
Non classificati
10 Imre TOTH HUN APRILIA 2 giri dalla fine
15 Roberto LOCATELLI ITA GILERA 9 giri
48 Shoya TOMIZAWA JPN HONDA 10 giri
58 Marco SIMONCELLI ITA GILERA 17 giri
2 Hiroshi AOYAMA JPN HONDA 41'16.203
3 Hector BARBERA SPA Pepe World Team APRILIA 41'16.300
4 Mattia PASINI ITA Team Toth Aprilia APRILIA 41'19.802
5 Alex DEBON SPA APRILIA 41'24.758
6 Thomas LUTHI SWI APRILIA 41'24.798
7 Ratthapark WILAIROT THA AG HONDA 41'37.672
8 Karel ABRAHAM CZE APRILIA 41'40.618
9 Raffaele DE ROSA ITA HONDA 41'42.778
10 Hector FAUBEL SPA HONDA 41'42.861
11 Jules CLUZEL FRA APRILIA 41'43.889
12 Lukas PESEK CZE APRILIA 41'44.135
13 Alex BALDOLINI ITA APRILIA 41'48.858
14 Mike DI MEGLIO FRA APRILIA 41'51.839
15 Stevie BONSEY USA APRILIA 42'25.542
16 Axel PONS SPA APRILIA 42'25.707
17 Vlentin DEBISE FRA HONDA 42'37.844
18 Balazs NEMETH HUN APRILIA 42'48.506
19 8 Bastien CHESAUX SWI HONDA 42'56.976
20 Vladimir LEONOV RUS APRILIA 41'34.233
21 Toby MARKHAM HONDA 41'46.384
Non classificati
10 Imre TOTH HUN APRILIA 2 giri dalla fine
15 Roberto LOCATELLI ITA GILERA 9 giri
48 Shoya TOMIZAWA JPN HONDA 10 giri
58 Marco SIMONCELLI ITA GILERA 17 giri
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Montmelò - Non abbiamo capito a cosa siano serviti 22 giri di gara. In pratica un lungo antipasto per la volata finale che però non arriva! Julian Simon scatta dalla pole, Andrea Iannone no, ma spinge come un pazzo. I due sono troppo forti e il gruppo si accoda e lotta per il podio. Belle cose di Terol, di Gadea, del bravissimo Marquez, di Folger, il nuovo mito tedesco che sfrutta tutte le vie di fuga per andar più forte.
Ma non basta, Iannone e Simon sono troppo forti. Finalmente Andrea ha una moto potente e molto veloce, forse qualcosa in più di quella dello spagnolo. Ma la lotta è sui nervi: staccate morbide ed altre durissime, il tutto per disorientare l'avversario e fargli perdere il riferimento, in staccata ma anche in traiettoria.
E si arriva all'ultimo giro e qui succede quello che sta a cavallo tra storia, sport e comiche. Simon, arrivato sul traguardo, alza le braccia al cielo in segno di trionfo e saluta il box. Peccato, mancava un giro!
Proprio come fece Pierfrancesco Chili a Jerez in una gara della 250 quando festeggiò con un giro prima. Era il 1992 e ancora tutti se lo ricordano. Adesso nella leggenda ci arriva anche uno spagnolo con le orecchie sporgenti come non mai, un talento, magari non lucidissimo.
La classifica cambia di poco, ma la giornata è ottima per Iannone, visto che Simon perde al fotofinish la volata per il terzo posto e Smith chiude in ottava piazza un weekend che non lo ha mai visto tra i protagonisti.
Sul podio sale Nico Terol, bravo a sfruttare un'ottima moto davanti a Gadea, Simon, Marquez e Folger.
Tra i nostri c'è poco da esultare per il sedicesimo posto di Corsi che chiude fuori dalla zona punti la sua ultima gara con il team Pons. Da Assen sarà con i colori, ma soprattutto con i tecnici del team Fontana, sua vecchia squadra. Alle sue spalle la Loncin di Koyama, una moto costruita in Italia che sta crescendo bene, poi il 24esimo di Marconi e il 26esimo di Vitali.
La classifica parla chiaro: Simon a quota 84, Smith a 82,5, Iannone a 71,5.
E il ragazzo di Vasto analizza così la sua gara: "E' stato un weekend duro per me e la squadra, ieri in prova ci è successo di tutto ma l'Aprilia mi ha aiutato, e si è visto. In gara Simon era veloce e se stavo davanti non riuscivo a staccarlo. Non ho capito bene cosa gli sia successo, ma credo si sia confuso e abbia esultato un giro prima, mi spiace, credo che si sia confuso, le gare son così io sfortunato al Mugello, lui qui, capita…".
Ma non basta, Iannone e Simon sono troppo forti. Finalmente Andrea ha una moto potente e molto veloce, forse qualcosa in più di quella dello spagnolo. Ma la lotta è sui nervi: staccate morbide ed altre durissime, il tutto per disorientare l'avversario e fargli perdere il riferimento, in staccata ma anche in traiettoria.
E si arriva all'ultimo giro e qui succede quello che sta a cavallo tra storia, sport e comiche. Simon, arrivato sul traguardo, alza le braccia al cielo in segno di trionfo e saluta il box. Peccato, mancava un giro!
Proprio come fece Pierfrancesco Chili a Jerez in una gara della 250 quando festeggiò con un giro prima. Era il 1992 e ancora tutti se lo ricordano. Adesso nella leggenda ci arriva anche uno spagnolo con le orecchie sporgenti come non mai, un talento, magari non lucidissimo.
La classifica cambia di poco, ma la giornata è ottima per Iannone, visto che Simon perde al fotofinish la volata per il terzo posto e Smith chiude in ottava piazza un weekend che non lo ha mai visto tra i protagonisti.
Sul podio sale Nico Terol, bravo a sfruttare un'ottima moto davanti a Gadea, Simon, Marquez e Folger.
Tra i nostri c'è poco da esultare per il sedicesimo posto di Corsi che chiude fuori dalla zona punti la sua ultima gara con il team Pons. Da Assen sarà con i colori, ma soprattutto con i tecnici del team Fontana, sua vecchia squadra. Alle sue spalle la Loncin di Koyama, una moto costruita in Italia che sta crescendo bene, poi il 24esimo di Marconi e il 26esimo di Vitali.
La classifica parla chiaro: Simon a quota 84, Smith a 82,5, Iannone a 71,5.
E il ragazzo di Vasto analizza così la sua gara: "E' stato un weekend duro per me e la squadra, ieri in prova ci è successo di tutto ma l'Aprilia mi ha aiutato, e si è visto. In gara Simon era veloce e se stavo davanti non riuscivo a staccarlo. Non ho capito bene cosa gli sia successo, ma credo si sia confuso e abbia esultato un giro prima, mi spiace, credo che si sia confuso, le gare son così io sfortunato al Mugello, lui qui, capita…".
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1 Andrea Iannone ITA Aprilia 41:10.494
2 Nicolas Terol SPA Aprilia 2.245
3 Julian Simon SPA Aprilia 2.330
4 Sergio Gadea SPA Aprilia 2.330
5 Marc Márquez SPA KTM 2.356
6 Jonas Folger GER Aprilia 2.531
7 Stefan Bradl GER Aprilia 10.795
8 Bradley Smith GBR Aprilia 10.824
9 Sandro Cortese GER Derbi 14.984
10 Randy Krummenacher CHE Aprilia 15.089
11 Scott Redding GBR Aprilia 16.427
12 Esteve Rabat SPA Aprilia 16.515
13 Johann Zarco FRA Aprilia 27.455
14 Joan Olive SPA Derbi 27.712
15 Takaaki Nakagami GIA Aprilia 28.411
16 Simone Corsi ITA Aprilia 33.697
17 Tomoyoshi Koyama GIA Loncin 42.581
18 Cameron Beaubier USA KTM 48.847
19 Alberto Moncayo SPA Aprilia 49.532
20 Dominique Ägerter CHE Derbi 49.772
21 Jasper Iwema NLD Honda 1:02.666
22 Sturla Fagerhaug NOR KTM 1:15.215
23 Johnny Rosell SPA Aprilia 1:21.568
24 Luca Marconi ITA Aprilia 1:37.919
25 Jordi Dalmau SPA Honda 1 LAP(S)
26 Luca Vitali ITA Aprilia 2 LAP(S)
27 Lorenzo Savadori ITA Aprilia 6 LAP(S)
28 Luis Salom SPA Honda 9 LAP(S)
29 Daniel Webb GBR Aprilia 11 LAP(S)
30 Lorenzo Zanetti ITA Aprilia 12 LAP(S)
31 Pol Espargaró SPA Derbi 17 LAP(S)
32 Alexis Masbou FRA Loncin 17 LAP(S)
33 Lukáš Šembera CZE Aprilia 18 LAP(S)
34 Efrén Vazquez SPA Derbi 21 LAP(S)
2 Nicolas Terol SPA Aprilia 2.245
3 Julian Simon SPA Aprilia 2.330
4 Sergio Gadea SPA Aprilia 2.330
5 Marc Márquez SPA KTM 2.356
6 Jonas Folger GER Aprilia 2.531
7 Stefan Bradl GER Aprilia 10.795
8 Bradley Smith GBR Aprilia 10.824
9 Sandro Cortese GER Derbi 14.984
10 Randy Krummenacher CHE Aprilia 15.089
11 Scott Redding GBR Aprilia 16.427
12 Esteve Rabat SPA Aprilia 16.515
13 Johann Zarco FRA Aprilia 27.455
14 Joan Olive SPA Derbi 27.712
15 Takaaki Nakagami GIA Aprilia 28.411
16 Simone Corsi ITA Aprilia 33.697
17 Tomoyoshi Koyama GIA Loncin 42.581
18 Cameron Beaubier USA KTM 48.847
19 Alberto Moncayo SPA Aprilia 49.532
20 Dominique Ägerter CHE Derbi 49.772
21 Jasper Iwema NLD Honda 1:02.666
22 Sturla Fagerhaug NOR KTM 1:15.215
23 Johnny Rosell SPA Aprilia 1:21.568
24 Luca Marconi ITA Aprilia 1:37.919
25 Jordi Dalmau SPA Honda 1 LAP(S)
26 Luca Vitali ITA Aprilia 2 LAP(S)
27 Lorenzo Savadori ITA Aprilia 6 LAP(S)
28 Luis Salom SPA Honda 9 LAP(S)
29 Daniel Webb GBR Aprilia 11 LAP(S)
30 Lorenzo Zanetti ITA Aprilia 12 LAP(S)
31 Pol Espargaró SPA Derbi 17 LAP(S)
32 Alexis Masbou FRA Loncin 17 LAP(S)
33 Lukáš Šembera CZE Aprilia 18 LAP(S)
34 Efrén Vazquez SPA Derbi 21 LAP(S)
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