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Motogp
Laguna Seca: Il trionfo di Rossi
di Marco Masetti
il 20/07/2008 in Motogp
Sul circuito californiano Valentino impressiona con una memorabile prova d'orgoglio: un lungo duello senza riserve con Stoner, infine l'errore di quest'ultimo che deve accontentarsi del secondo posto. Terzo è Vermeulen, quarto Dovizioso
Laguna Seca (USA) - Dopo aver assaporato l'inno, cantato e seguito da tutto il pubblico (46.000 spettatori) in piedi e con la mano sul cuore, eccoci al via. Spunta persino il sole, dopo un warm up gelido e nebbioso, naturalmente dominato da Casey Stoner.
Ma la gara parla un'altra lingua. Rossi ci prova fin dalle prime battute, usa l'unica strategia possibile… All'attacco, senza paura, senza pietà.
Ma la gara parla un'altra lingua. Rossi ci prova fin dalle prime battute, usa l'unica strategia possibile… All'attacco, senza paura, senza pietà.
Valentino davanti e Stoner con la testa dentro lo scarico della M1. Al terzo giro si vedono cinque sorpassi, i due volano e, giro dopo giro, abbassano il record, scavando un solco immenso tra sé e gli altri. Tra questi ultimi brillano Vermeulen, Hayden e Dovizioso. I tre si giocano il podio, ma in più i due piloti Honda hanno in ballo, forse, anche il posto sulla 212 ufficiale per il prossimo anno. Si vedono i dritti di Melandri e West, ma anche la positiva gara di Hacking che a 36 anni debutta su una MotoGP e fa meglio di qualcuno arrivando 11esimo.
Ma il giro della verità è quello con il numero 24. Rossi e Stoner sono avanti anni luce e, dopo un momento di stasi, l'australiano capisce che è il momento di attaccare; ma Rossi, come sempre, chiude ogni porta e Casey probabilmente si innervosisce. Quindi spinge ancora un po' e attacca. Ma Valentino, probabilmente, sta facendo la gara più tirata e meglio interpretata degli ultimi anni e passarlo non è facile. Stoner ci prova, spinge ma sbaglia arrivando un po' lungo. Per evitare Rossi, il pilota Ducati allarga e va nella sabbia, cadendo. Pronta ripartenza, ma oramai Rossi è lontano e vincente. E Stoner si arrabbia, anche perché sotto la bandiera a scacchi la classifica cambia faccia: Rossi a 212, Casey a 187, Pedrosa si ferma a 171, Lorenzo a 114 e lo strepitoso Dovizioso a 103, pronto ad attaccare il duo spagnolo che oggi ha fatto zero con Pedrosa in aeroporto e Lorenzo decollato per un high side.
Vince Rossi, quindi trionfa la Bridgestone, che totalizza il podio e relega Dovizioso, primo gommato francese, a 35 secondi. E poi?
L'evidenza è che il mondiale è una sfida tra Valentino e Casey, ma anche che Laguna Seca, pista vecchio stile, rilancia il pilota sulla macchina. Perché quello che hanno fatto vedere i due supereroi è spettacolo dell'altro mondo. Lo ha detto Vermeulen a fine gara: "Quei due vengono da un altro mondo!".
Quinta piazza per Hayden, deluso ma non stravolto, poi De Puniet, Elias, la wild card Spies che non incanta, ma fa capire che si possono fare due gare in un giorno (infatti corre nell'AMA Superbike).
Salta fuori anche un po' di polemica, ma non è roba diretta. Ecco il tutto, Stoner ammette di aver sbagliato nella manovra della caduta, ma corregge: "Valentino è stato bravo ma ci sono stati dei sorpassi molto decisi, nei quali abbiamo rischiato di cadere; comunque sono io che ho fatto un errore in quella staccata".
Certo, undici sorpassi fanno capire che tante cose possono succedere, ma di manovre "sporche" non se ne sono viste.
Alla fine Rossi esulta: "Questa è una delle gare più belle di sempre, una grande battaglia e mi sono persino divertito. Finalmente vinco a Laguna e bacio la curva del Cavatappi. Stoner si lamenta perché ha perso, sono stati sorpassi tosti, ma io li ho sempre fatti in staccata dove sono più forte. E poi lui mi ha anche toccato il gomito con la ruota… Credo di essere sempre stato più veloce di lui, a parte il rettilineo, in curva non ho fatto certo da tappo".
Dovizioso sogna: "Sono felice, primo pilota Michelin e Honda e primo degli umani. Loro giravano in 1 e 21, noi in 23, troppa differenza. Sapevo sarebbe stata dura, ho giocato su Hayden e ce l'ho fatta".
Parere personale: Rossi ha vinto, ma ha dovuto dare davvero il massimo. E il suo massimo, a oggi, basta ancora per salire sul gradino più alto del podio.
1. Valentino ROSSI ITA YAMAHA 44'04.311
2. Casey STONER AUS DUCATI 44'17.312
3. Chris VERMEULEN AUS SUZUKI 44'30.920
4. Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 44'39.212
5. Nicky HAYDEN USA HONDA 44'39.974
6. Randy DE PUNIET FRA HONDA 44'41.979
7. Toni ELIAS SPA DUCATI 44'45.940
8. Ben SPIES USA SUZUKI 44'46.238
9. James TOSELAND GBR YAMAHA 44'47.330
10. Shinya NAKANO JPN HONDA 44'48.702
11. Jamie HACKING USA KAWASAKI 44'50.569
12. Sylvain GUINTOLI FRA DUCATI 44'59.584
13. Alex DE ANGELIS RSM HONDA 44'59.832
14. Colin EDWARDS USA YAMAHA 45'06.691
15. Loris CAPIROSSI ITA SUZUKI 45'12.518
16. Marco MELANDRI ITA DUCATI 45'15.273
17. Anthony WEST AUS KAWASAKI 44'34.872 18.

Primo giro non ultimato
Jorge LORENZO SPA YAMAHA

2. Casey STONER AUS DUCATI 44'17.312
3. Chris VERMEULEN AUS SUZUKI 44'30.920
4. Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 44'39.212
5. Nicky HAYDEN USA HONDA 44'39.974
6. Randy DE PUNIET FRA HONDA 44'41.979
7. Toni ELIAS SPA DUCATI 44'45.940
8. Ben SPIES USA SUZUKI 44'46.238
9. James TOSELAND GBR YAMAHA 44'47.330
10. Shinya NAKANO JPN HONDA 44'48.702
11. Jamie HACKING USA KAWASAKI 44'50.569
12. Sylvain GUINTOLI FRA DUCATI 44'59.584
13. Alex DE ANGELIS RSM HONDA 44'59.832
14. Colin EDWARDS USA YAMAHA 45'06.691
15. Loris CAPIROSSI ITA SUZUKI 45'12.518
16. Marco MELANDRI ITA DUCATI 45'15.273
17. Anthony WEST AUS KAWASAKI 44'34.872 18.

Primo giro non ultimato
Jorge LORENZO SPA YAMAHA

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