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Sachsenring: Pedrosa, Aoyama e Talmacsi

di Marco Masetti il 15/07/2007 in Motogp

Al Sachsenring stravince Pedrosa, primo davanti a Capirossi, secondo, e Hayden terzo. Stoner è quinto, Rossi cade. In 250 volano le KTM, con la vittoria di Hiroshi Aoyama e il secondo posto di Kallio. 125: Talmacsi vince, dopo un weekend da dominatore

Sachsenring: Pedrosa, Aoyama e Talmacsi
Dani Pedrosa è tornato alla vittoria dopo una gara da dominatore
Sachsenring (GER) - Gli errori si pagano caro, carissimo. Quello di Rossi al sesto giro ha i contorni meno amari sotto il profilo numerico perché alla fine Stoner è crollato in quinta piazza con le gomme ko, ma quella scivolata nel tentativo di passare De Puniet può costare molto a fine stagione.
Ma oltre agli errori e ai crolli (la gara è stata condizionata in maniera insopportabile dai problemi di gomme, stressate dal caldo africano) il GP di Germania rilancia in maniera perentoria la Honda, che piazza due moto sul podio, Pedrosa che ha vinto da dominatore e Hayden, che con il podio si prepara alla sua grande giornata di Laguna Seca suo territorio di caccia e trionfi, visti i due successi negli anni 2005 e 2006.

Ma il cuore batte forte per il secondo posto di Capirossi che tira fuori gli artigli e in una giornata nera per la Bridgestone si piazza secondo con una gara perfetta, senza una sbavatura. Finalmente il sorriso per Loris (subito raggiunto al telefono dalla moglie prima di salire sul podio) e un segno alla Ducati che pare proprio volerlo scaricare a fine anno ma che forse dovrebbe credere di più a un pilota che alla causa ha dato molto.
Certo, poteva fermarsi e far passare Stoner, ma sarebbe stato l’antisport, cose che in casa Ducati giustamente non si fanno. In compenso il gioco riesce alla Yamaha con Edwards che arriva davanti a Stoner: per una volta Colin ha fatto la sua parte.
La gara inizia con Pedrosa che parte all’attacco con Stoner attaccato alla schiena e Melandri subito da quelle parti. Rossi è indietro, nono, seguito da Hayden. Mentre cade Ceca, Rossi passa Barros e prende il contatto con De Puniet per il duello che decide la corsa. Sesto passaggio, tornantone basso, De Puniet affronta male la curva, largo e fuori traiettoria. Rossi, come un falco, si infila nello spazio, passa il francese e apre il gas. Troppo in fretta e troppo piegato La sua M1 si sdraia per terra e Valentino la segue nella ghiaia. Gara finita e ritorno ai box, con la febbre (38°) che completa una giornata storta. Stoner riceve dal muretto una segnalazione da sogno: Rossi out e può pensare a gestire la gara.
Casey lascia partire in solitario Pedrosa, oggi superiore a tutti, e pensa solo a difendersi le spalle da Melandri. Sembra tutto fatto, con gli americani che si sfidano a centro classifica in un anticipo di Laguna Seca, Barros e Guintoli che cadono e Fabrizio che gira regolare annusando la zona punti. Vermeulen effettua un ride trough per partenza anticipata, Tamada si ferma ai box, insomma in pista sono in pochi.
Al ventesimo dei trenta giri, le Bridgestone iniziano a mollare, il primo a crollare è Stoner, poi Melandri. Capirossi, che probabilmente nella sua scelta aveva infilato anche una gomma adatta a temperature malesi, viene su prepotente e agguanta la seconda piazza che non mollerà più. Le Michelin invece non mollano e Hayden arriva terzo, dopo una progressione davvero esaltante: pensando alle sue prove tremende, sempre in fondo al gruppo, non si può che battere le mani a Nicky.
Infatti Melandri sprofonda in sesta piazza ma riesce almeno a tenere dietro Hopkins e a guadagnare qualche punticino sul pilota della Suzuki nella classifica mondiale.
Classifica che adesso parla così: Stoner a 196, Rossi a 164, Pedrosa a 144, Hopkins è a quota 103, Melandri a 97.
1 Dani PEDROSA SPA HONDA 41'53.196
2 Loris CAPIROSSI ITA DUCATI 42'06.362
3 Nicky HAYDEN USA HONDA 42'09.967
4 Colin EDWARDS USA YAMAHA 42'11.495
5 Casey STONER AUS DUCATI 42'24.622
6 Marco MELANDRI ITA HONDA 42'25.113
7 John HOPKINS USA SUZUKI 42'26.591
8 Anthony WEST AUS KAWASAKI 42'34.390
9 Alex HOFMANN GER DUCATI 42'36.410
10 Michel FABRIZIO ITA HONDA 42'37.655
11 Chris VERMEULEN AUS SUZUKI 42'55.090
12 Kurtis ROBERTS USA KR212V 43'03.917
13 Makoto TAMADA JPN YAMAHA 42'48.710
14 Carlos CHECA SPA HONDA 42'34.089

Non Classificati
Randy DE PUNIET FRA KAWASAKI 41'46.308
Shinya NAKANO JPN HONDA 28'40.361
Alex BARROS BRA DUCATI 12'41.157
Valentino ROSSI ITA YAMAHA 7'02.631
Sylvain GUINTOLI FRA YAMAHA 4'17.597
Sachsenring (GER) - Già le prove avevano detto che la KTM al Sachsering era cliente pericoloso, ma il podio conferma clamorosamente questa impressione. Primo Aoyama, secondo Kallio e tutti zitti, compreso De Angelis che era stato in testa per quasi tutta la gara, dopo aver saltato in avvio Dovizioso, bravissimo a scattare al comando al semaforo.
Gara molto vibrante con un gruppo scatenato nel quale battagliano le due KTM, Dovizioso che dimostra che si può andare forte (ma non vincere, purtroppo) con una Honda e Barbera. Lo spagnolo del team Toth, dopo essersi messo in mostra in prova con una rissa in pista a suon di sportellate e calci nella carena con Simoncelli (punita dalla direzione gara con 2000 dollari di multa), ha iniziato una serie di sorpassi impossibili con traiettorie di fantasia che sono riusciti solo a creare scompiglio e a far rinvenire Lorenzo che era staccato dal gruppo.
Lorenzo, proprio nella sua giornata peggiore, è riuscito a raccogliere un quarto posto che è preziosissimo visto il passo dei rivali, come non bastasse, nel finale ha anche impallinato Dovizioso, e questo fa bene alla classifica.
Adesso il mondiale dice Lorenzo a 191 e De Angelis a 171, con Dovizioso a 166, Bautista (caduto e poi ripartito a 116 e Barbera a 90. De Angelis ha pagato carissimo un ultimo giro non certo perfetto, nel quale è stato passato da Aoyama (e qui l’errore lo ha fatto Alex) poi anche da Kallio (per lui un weekend fatto di una pole e del primo podio in 250), quando nell’ultima curva gli si è chiuso lo sterzo.
Strana la sensazione di Alex: Un peccato, non sono certo contento: in questo weekend si poteva rimontare visto che Lorenzo, come è successo, è sembrato battibile. Va bene, porto a casa altri punti e penso alla classifica”.
Accontentarsi fa bene alla classifica, ma l’impressione è che sia stato buttato via un piazzamento migliore. Chi esce trionfatrice è la KTM, velocissima e stabile che ritrova dopo un lungo periodo a mezzo servizio per via di vecchi infortuni, Hiroshi Aoyama, gran bel manico tornato in lato. Tra i nostri, oltre al quinto posto di Dovizioso, il settimo di Simoncelli, grintoso specie all’avvio, il decimo di Locatelli, il 14esimo di Baldolini e il 18esimo di Lai.
La 250 va in vacanza e si ritornerà a Brno, pista favorita dell’Aprilia. La vendetta è attesa, anche se nel frattempo la KTM fa capire di aver fatto grandi passi in avanti.
Sicuramente in questo è stata aiutata dalla pista tedesca, ma la ritrovata solidità dell’avantreno ha davvero messo le ali ai piedi alle moto arancio.
1 Hiroshi AOYAMA JPN KTM 41'16.191
2 Mika KALLIO FIN KTM 41'16.310
3 Alex DE ANGELIS RSM APRILIA 41'16.465
4 Jorge LORENZO SPA APRILIA 41'16.770
5 Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 41'17.487
6 Hector BARBERA SPA APRILIA 41'28.042
7 Marco SIMONCELLI ITA GILERA 41'33.499
8 Yuki TAKAHASHI JPN HONDA 41'38.500
9 Thomas LUTHI SWI APRILIA 41'45.049
10 Roberto LOCATELLI ITA GILERA 41'52.174
11 Aleix ESPARGARO SPA APRILIA 41'53.568
12 Shuhei AOYAMA JPN HONDA 41'58.402
13 Dirk HEIDOLF GER APRILIA 42'07.286
14 Alex BALDOLINI ITA APRILIA 42'09.607
15 Jules CLUZEL FRA APRILIA 42'12.187
16 Taro SEKIGUCHI JPN APRILIA 42'12.296
17 Alvaro BAUTISTA SPA APRILIA 42'23.626
18 Fabrizio LAI ITA APRILIA 42'25.919
19 Ratthapark WILAIROT THA HONDA 42'33.831

Non Classificati
Karel ABRAHAM CZE APRILIA 28'25.369
Thomas WALTHER GER HONDA 29'07.784
Eugene LAVERTY IRL HONDA 26'31.265
Julian SIMON SPA HONDA 19'58.357
Imre TOTH HUN APRILIA 19'23.151
Dan LINFOOT GBR APRILIA 5'57.341
Alvaro MOLINA SPA APRILIA 11'13.090
Joshua SOMMER GER HONDA 5'03.247
Efren VAZQUEZ SPA APRILIA 2'58.004
Sachsenring (GER) - Li ha massacrati, ecco il commento sulla gara perfetta di Gabor Talmacsi che, nell’ordine, piazza pole, vittoria e conquista la leadership del mondiale.
L’ungherese scatta al via come un proiettile, approfitta della caotica reazione degli inseguitori, con Faubel, Corsi e Pesek a pestarsi i piedi e incassa i 25 punti che gli servivano per andare in vacanza con il cuore leggero.
Sulla sua strada nessuno, una mezza pista di vantaggi, poi ridottasi a 3 secondi e mezzo nel finale quando ha tagliato il traguardo a mani basse, come i ciclisti quando vincono per distacco. L’unico che poteva far qualcosa di buono è stato condizionato da una brutta partenza, ed è veramente un peccato perché Koyama, il bravissimo minipilota della KTM che ha usato con successo il nuovo telaio, è l’unico ad uscire a testa alta da questa gara. Infatti, sul podio ci va Faubel, ma lo spagnolo dimostra di essere bravo a metà, non riuscendo mai ad andare a prendere lo scomodo compagno di squadra, nonostante la sua RSA abbia fatto vedere grandi prestazioni. Ma le RSA oggi non hanno fatto di più del terzo gradino del podio: Pasini è stato preso in mezzo alla prima curva da Lombardi (al rientro dopo l’infortunio) e da Espargaro riuscendo a ripartire per tentare una sconsolata rimonta chiusa in lacrime con un ritiro.
Disastro anche per Gadea che non pago di aver pasticciato tutta la gara, si è anche buttato per terra in vista del traguardo, mentre era in lotta con l’ottimo Krummenacher (un ragazzo che sta migliorando a vista d’occhio che ha chiuso quinto) e Pesek, sesto dopo una gara combattiva.
I nostri colori, in una giornata da disastro, sono stati portati, molto bene, da Corsi. La sua Aprilia non era una delle più veloci del lotto, ma Simone è stato a lungo secondo, alla fine però sul podio il romano non ci sale. Gomme stressate dal caldo e da una gara aggressiva. Ma Corsi nel gruppo che conta c’è. Gli altri no.
Bianco è 16esimo, Sandi 23esimo, Iannone (punito per partenza anticipata) 24esimo. Poi i ritiri di Pasini, Zanetti, De Rosa. Insomma un weekend amaro per i nostri piloti.
Intanto forze nuove irrompono. Oltre a Krummenacher, ecco Cortese, settimo davanti a Smith, Ranseder decimo.
Alla fine Talmacsi fotografa bene la gara: “Il segreto è stato tutto nella partenza, dopo ho solo controllato la gara cercando di far tenere le gomme fino alla fine e con questo caldo non era facile”.
1 Gabor TALMACSI HUN APRILIA 39'30.802
2 Tomoyoshi KOYAMA JPN KTM 39'34.334
3 Hector FAUBEL SPA APRILIA 39'34.412
4 Simone CORSI ITA APRILIA 39'35.246
5 Randy KRUMMENACHE SWI KTM 39'42.653
6 Lukas PESEK CZE DERBI 39'42.722
7 Sandro CORTESE GER APRILIA 39'48.073
8 Bradley SMITH GBR HONDA 39'50.286
9 Pablo NIETO SPA APRILIA 39'51.752
10 Michael RANSEDER AUT DERBI 39'53.430
11 Joan OLIVE SPA APRILIA 39'56.846
12 Esteve RABAT SPA HONDA 39'57.898
13 Stefan BRADL GER APRILIA 40'13.607
14 Georg FROEHLICH GER HONDA 40'14.305
15 Mike DI MEGLIO FRA HONDA 40'15.204
16 Stefano BIANCO ITA APRILIA 40'17.188
17 Robert MURESAN ROU DERBI 40'24.010
18 Steve BONSEY USA KTM 40'24.521
19 Alexis MASBOU FRA HONDA 40'24.541
20 Roberto TAMBURINI ITA APRILIA 40'24.689
21 Dominique AEGERTER SWI APRILIA 40'30.967
22 Nicolas TEROL SPA DERBI 40'31.427
23 Federico SANDI ITA APRILIA 40'40.730
24 Andrea IANNONE ITA APRILIA 40'46.884
25 Hugo VAN DEN BERG NED APRILIA 40'49.523
26 Eric HUEBSCH GER APRILIA 40'49.638
27 Daniel WEBB GBR HONDA 40'58.045
28 Lorenzo ZANETTI ITA APRILIA 40'16.495
29 Sebastien ECKNER GER HONDA 40'33.475

Non Classificati
33 Sergio GADEA SPA APRILIA 38'13.349
37 Joey LITJENS NED HONDA 37'20.151
53 Simone GROTZKYJ ITA APRILIA 22'41.315
75 Mattia PASINI ITA APRILIA 17'12.926
35 Raffaele DE ROSA ITA APRILIA 12'27.266
66 Patrick UNGER GER APRILIA 1'37.645
44 Pol ESPARGARO SPA APRILIA 2'36.330

Non partiti
13 Dino LOMBARDI ITA HONDA
Sachsenring: Pedrosa, Aoyama e Talmacsi
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