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Motogp

Capirossi rientrato in Italia

il 18/10/2005 in Motogp

Il pilota trascorrerà qualche giorno in clinica a Imola dove sarà seguito dal Dott. Costa prima della convalescenza in casa di genitori. Necessaria un rieducazione del polmone danneggiato dopo la rimozione del drenaggio. E' stato il più brutto incidente d

Loris Capirossi ha lasciato l'Australia e dopo quasi 28 ore di volo (di cui 24 effettive) con scalo a Dubai e Roma Fiumicino, è finalmente atterrato ieri a Rimini. Il pilota della Ducati è stato trasferito in ambulanza presso l'ospedale di Imola, per essere seguito personalmente dal dott. Claudio Costa. prima della convalescenza che trascorrerà a casa dei genitori.
Capirossi ha volato con il drenaggio inserito nel polmone - danneggiato durante la caduta nelle prove libere a Phillip Island - fatto questo che ha garantito, anche in caso di diminuzione della pressione, di mantenere il polmone attaccato alla sua parete. Il coraggioso pilota è stato accompagnato nel viaggio di rientro dal dott. Massimo Corbascio, anestesista/rianimatore della Clinica Mobile, che segue le corse da più di trent'anni e che vanta molta esperienza per questo tipo di trauma.
Capirossi rimarrà per almeno 4 giorni presso il reparto di Chirurgia dell'ospedale di Imola, dove verrà costantemente monitorato al fine di evitare complicanze che potrebbero ostacolare una corretta guarigione.
"Il volo di rientro è andato bene, e questa è davvero un'ottima notizia - ha dichiarato il dott. Claudio Costa, che ha accolto Loris in aeroporto a Rimini, preoccupandosi anche del suo trasferimento a Imola - considerando anche che si è trattato del più lungo trasferimento mai fatto fare ad un pilota ferito così gravemente. Scegliendo di tornare a casa con il drenaggio ancora inserito, invece di aspettare molti giorni per potersi rimettere in volo, Loris ha preso una decisione molto coraggiosa. Io ero comunque sereno perché sapevo che era in mano a persone esperte e competenti. Loris rimarrà per qualche giorno a Imola, dove cercheremo di evitare l'insorgere di complicanze e favorire così la naturale guarigione del polmone offeso. Spero di poter contribuire a cancellare la tristezza che gli leggo negli occhi, dovuta al dolore ma anche al dispiacere di vedere conclusa anzitempo la sua stagione agonistica. Sicuramente non lo vedremo in pista in Turchia ma mi piace pensare che, come già altre volte ha fatto, il nostro coraggioso Loris possa sperare di rimettersi in gioco prima del previsto, in questo caso a Valencia".
"Per fortuna siamo finalmente arrivati in Italia, a questo punto cercherò di rimettermi a posto prima possibile
- a detto Loris, accompagnato dalla moglie Ingrid, al suo arrivo all'aeroporto di Rimini -. In Ducati hanno organizzato alla perfezione il mio rientro: adesso non vedo l'ora di togliere il tubo del drenaggio, che è veramente fastidioso, e iniziare subito con la rieducazione del polmone. So di essere in buone mani e ringrazio tutta l'equipe medica della clinica mobile, il dott. Corbascio, che mi ha seguito sia a Melbourne che durante tutto il volo, e il dott. Costa, che mi aspettava qui in aeroporto, pronto ad accompagnarmi in ospedale e ad occuparsi della mia degenza. E' stata veramente una brutta botta, probabilmente l'incidente peggiore della mia carriera ma sono cose che possono capitare. Solo una volta arrivati in ospedale, quando mi hanno messo il drenaggio, ho realizzato la gravità della cosa: è stato dolorosissimo. Non so ancora quando potrò ritornare in pista ovviamente, se fosse così semplice, staccherei tutto e andrei subito in Turchia. Ma è ancora presto per fare programmi."

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