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Gravissimo lutto per Lorenzo Lanzi
Sabato pomeriggio il campione della Ducati stava allenandosi in fuoristrada con suo padre, che all’improvviso è stato fulminato da un infarto. Aveva solo quarantotto anni e gli aveva trasmesso la passione per le moto e per le corse
di Luigi Rivola
Si può morire felici? Io penso di sì. Spegnersi in un attimo, in un momento piacevole al culmine di un periodo straordinariamente bello della propria esistenza, senza avere il tempo di rimpiangere nulla, è in fondo il sogno di tutti noi che ci sappiamo destinati un giorno o l’altro a dare addio a questa terra.
Carlo Lanzi se ne è andato presto, troppo presto, a soli 48 anni, ma era certamente felice. Era a Lausitz quando suo figlio Lorenzo ha vinto il primo Gran Premio iridato della sua carriera. Lo aveva seguito con trepidazione, aveva partecipato intensamente alla sua lotta contro Haga e Vermeulen, i campioni già affermati che Lorenzo stava affrontando in pista, lo aveva accolto, raggiante, ai piedi del podio, lo aveva abbracciato dopo, in privato, con tutta la gioia che un padre può esprimere al figlio che ha appena compiuto una grande impresa per sé e per chi, come Carlo, gli aveva insegnato con passione, con dedizione, tutti i passi necessari a realizzarla.
“Lorenzo Lanzi il DNA del pilota ce l’ha nel sangue, e glielo ha trasmesso suo padre Carlo”, mi aveva scritto pochi giorni fa un suo conoscente di San Piero in Bagno, il paese dell’appennino romagnolo in cui vive la famiglia Lanzi.
“La passione per le moto e per le corse l’ho ereditata da mio babbo – mi aveva detto Lorenzo l’anno scorso durante un’intervista – lui ha sempre vissuto fra i motori, ha gareggiato a lungo col kart e io ne sono rimasto pienamente coinvolto. Adesso tocca a me”.
Nel pomeriggio di sabato 15 ottobre Lorenzo e suo babbo stavano allenandosi assieme in moto fuoristrada nei dintorni di San Piero in Bagno. A un certo punto, Carlo è stato colto da malore ed è spirato sul posto, assistito dal figlio che nulla ha potuto fare per soccorrerlo. Se ne è andato così, lasciando i familiari e gli amici nello sconforto più grande. Saranno tanti ad accompagnarlo oggi, lunedì 17 ottobre, al cimitero di San Piero in Bagno.
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