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Motogp
Rossi-Honda: divorzio ufficiale
il 02/11/2003 in Motogp
Una separazione tra amici, con malinconia e bei ricordi, è quella che viene siglata dalla conferenza stampa di Valencia, tra Valentino e la Honda. Ringraziamenti reciproci, e la possibilità, non esclusa, di poter provare una Yamaha prima di gennaio

di Marco Masetti
Valencia - Valencia, ore 18, il mondiale inizia a dire la parola fine. Anzi la vera fine di un’epoca. Quella di Rossi e della Honda, quattro mondiali da sogno, quelli che hanno detto che con la 500 due tempi, o con la quattro tempi di 990 cc, il pesarese è il più forte del mondo. Ora perché un campione lascia la moto migliore del mondo, costruita dalla più grande Casa?
Lo spiega, in una conferenza stampa affollata come la curva di uno stadio, Carlo Fiorani che dell’HRC è team manager e che ha sempre seguito il rapporto tra la Casa nipponica e il pilota.
“Siamo stati in trattativa per buona parte della stagione e posso dire che non è una questione di politica aziendale, di pressioni da parte degli sponsor, di soldi. C’è un’area nella quale non ci siamo accordati: quella delle sfide personali di Rossi e noi lo abbiamo capito. Lui vuole una sfida nuova ogni stagione e in questo non sarebbe nemmeno tanto lontano dallo spirito del sogno del fondatore Soichiro Honda, e oggi siamo molto tristi…”.
Il futuro della Honda non è una valle di lacrime però, visto che ci sono pronti Barros (a breve l’annuncio), Edwards (ufficialmente con Gresini), Hayden, Tamada, Biaggi, Gibernau. Lo ribadisce Fiorani: “Troveremo i piloti giusti per i nostri team e continuare a vincere”. E poi scattano i complimenti e i ringraziamenti, per quattro anni davvero speciali. Gli affari sono affari, ma il cuore vuole la sua parte e Fiorani non esagera quando mette sullo stesso piano Rossi e i grandi del passato come Hailwood, Spencer, Doohan. Carlo Fiorani si commuove, lui nel progetto Rossi ha investito tempo, nervi, momenti belli e momenti brutti. Questo è uno di quelli che lasciano il segno.
Ma sul palco non c’è solo Fiorani, un occidentale, compare anche Tachikawa - san (direttore tecnico del team) un silente dirigente HRC portato li perché non ha i gradi alti di Kanazawa o Nakajima (i veri boss che non si sono presentati) e fa la sua parte al 100%. Se ne sta zitto e muto, senza esprimere nulla. Probabilmente era questo il suo compito!
Però, per l’ultima volta vestito con i colori Repsol Honda c’è anche un altro uomo di peso: Valentino Rossi. E in parecchi si sono chiesti come mai si sia scelta una strada così buonista, un divorzio tra amici. Lo capiremo solo alla fine, anche se i sospetti non sono pochi.
Valentino ha la faccia allegra, la faccia di chi ha vinto tanto, anche oggi. “Grazie Honda – questo è il suo esordio – sfortunatamente non correremo più assieme. E’ stato un periodo splendido per me, quattro anni indimenticabili, nei quali ho vinto tanto, tre titoli ad esempio. Per un pilota lavorare assieme all’HRC è un sogno, soprattutto lavorare fianco a fianco degli ingegneri Honda. Sono stati seri e hanno saputo prima realizzare la nuova 500 e poi far evolvere la 211 fino all’attuale altissimo livello”.
Rossi ripercorre gli anni alla Honda, ma anche gli ultimi mesi: “E’ da Sepang che ho voglia di cambiare, ho vinto sull’asciutto e sul bagnato, sulle piste che amo e su quelle che invece non mi piacciono… C’era bisogno di altro e ho pensato di prendere un’altra strada”.
Poi Fiorani ricorda al vasto pubblico che Rossi sarà pilota Honda fino al 31 dicembre, come da contratto e consegna a Valentino un quadro con dipinta la sua 211 in azione e tutte le firme del suo staff. Rossi ringrazia, precisa che non potrà parlare di altre moto e altre squadre fino a fine 2003, e poi chiede alla Honda: “Potrei provare prima di questa data un’altra moto?”.
Lui è stato bravo, si è comportato bene e forse il regalo arriverà… Ma dove andrà Rossi? Caso strano, mezz’ora dopo la conferenza stampa arriva sul tavolo un comunicato della Yamaha a firma di Davide Brivio, Direttore del Team Fortuna Yamaha che più o meno recita così: “Oggi pomeriggio c’è stato l’annuncio del divorzio tra Honda e Rossi, nulla di nuovo rispetto a quello che comunque c’era già nell’aria. Confermo inoltre che le nostre trattative con il management di Valentino stanno andando avanti al meglio. Comunque adesso per Valentino si aprono nuovi scenari, un futuro diverso dalla Honda. Questo per Yamaha diventa un momento importante perché possiamo portare a compimento e finalizzare una trattativa con il campione del mondo per la prossima stagione. Speriamo che la trattativa proceda e che si concluda a breve con un accordo tra noi e Rossi. Abbiamo visto l’enorme interesse dei media attorno a Rossi pertanto speriamo di potere a breve poter esprimere nella totalità l’accordo nel momento in cui tutti i dettagli potranno essere finalizzati”.
Insomma, visto che la carta intestata era quella del team Fortuna Yamaha, che Carlos Checa, attraverso il suo manager fa sapere di essere molto contento di correre a fianco di Rossi, l’affare è fatto. Al punto che Rossi (che ha fatto il bravo nella cerimonia del divorzio e ha tenuto la bocca chiusa) dovrebbe provare la Yamaha in Malesia a fine mese. Per i meccanici del team (la squadra di Burgess, quella che fino ad oggi era Honda, magari) il biglietto per Kuala Lumpur è già pronto.
Il futuro della Honda non è una valle di lacrime però, visto che ci sono pronti Barros (a breve l’annuncio), Edwards (ufficialmente con Gresini), Hayden, Tamada, Biaggi, Gibernau. Lo ribadisce Fiorani: “Troveremo i piloti giusti per i nostri team e continuare a vincere”. E poi scattano i complimenti e i ringraziamenti, per quattro anni davvero speciali. Gli affari sono affari, ma il cuore vuole la sua parte e Fiorani non esagera quando mette sullo stesso piano Rossi e i grandi del passato come Hailwood, Spencer, Doohan. Carlo Fiorani si commuove, lui nel progetto Rossi ha investito tempo, nervi, momenti belli e momenti brutti. Questo è uno di quelli che lasciano il segno.
Ma sul palco non c’è solo Fiorani, un occidentale, compare anche Tachikawa - san (direttore tecnico del team) un silente dirigente HRC portato li perché non ha i gradi alti di Kanazawa o Nakajima (i veri boss che non si sono presentati) e fa la sua parte al 100%. Se ne sta zitto e muto, senza esprimere nulla. Probabilmente era questo il suo compito!
Però, per l’ultima volta vestito con i colori Repsol Honda c’è anche un altro uomo di peso: Valentino Rossi. E in parecchi si sono chiesti come mai si sia scelta una strada così buonista, un divorzio tra amici. Lo capiremo solo alla fine, anche se i sospetti non sono pochi.
Valentino ha la faccia allegra, la faccia di chi ha vinto tanto, anche oggi. “Grazie Honda – questo è il suo esordio – sfortunatamente non correremo più assieme. E’ stato un periodo splendido per me, quattro anni indimenticabili, nei quali ho vinto tanto, tre titoli ad esempio. Per un pilota lavorare assieme all’HRC è un sogno, soprattutto lavorare fianco a fianco degli ingegneri Honda. Sono stati seri e hanno saputo prima realizzare la nuova 500 e poi far evolvere la 211 fino all’attuale altissimo livello”.
Rossi ripercorre gli anni alla Honda, ma anche gli ultimi mesi: “E’ da Sepang che ho voglia di cambiare, ho vinto sull’asciutto e sul bagnato, sulle piste che amo e su quelle che invece non mi piacciono… C’era bisogno di altro e ho pensato di prendere un’altra strada”.
Poi Fiorani ricorda al vasto pubblico che Rossi sarà pilota Honda fino al 31 dicembre, come da contratto e consegna a Valentino un quadro con dipinta la sua 211 in azione e tutte le firme del suo staff. Rossi ringrazia, precisa che non potrà parlare di altre moto e altre squadre fino a fine 2003, e poi chiede alla Honda: “Potrei provare prima di questa data un’altra moto?”.
Lui è stato bravo, si è comportato bene e forse il regalo arriverà… Ma dove andrà Rossi? Caso strano, mezz’ora dopo la conferenza stampa arriva sul tavolo un comunicato della Yamaha a firma di Davide Brivio, Direttore del Team Fortuna Yamaha che più o meno recita così: “Oggi pomeriggio c’è stato l’annuncio del divorzio tra Honda e Rossi, nulla di nuovo rispetto a quello che comunque c’era già nell’aria. Confermo inoltre che le nostre trattative con il management di Valentino stanno andando avanti al meglio. Comunque adesso per Valentino si aprono nuovi scenari, un futuro diverso dalla Honda. Questo per Yamaha diventa un momento importante perché possiamo portare a compimento e finalizzare una trattativa con il campione del mondo per la prossima stagione. Speriamo che la trattativa proceda e che si concluda a breve con un accordo tra noi e Rossi. Abbiamo visto l’enorme interesse dei media attorno a Rossi pertanto speriamo di potere a breve poter esprimere nella totalità l’accordo nel momento in cui tutti i dettagli potranno essere finalizzati”.
Insomma, visto che la carta intestata era quella del team Fortuna Yamaha, che Carlos Checa, attraverso il suo manager fa sapere di essere molto contento di correre a fianco di Rossi, l’affare è fatto. Al punto che Rossi (che ha fatto il bravo nella cerimonia del divorzio e ha tenuto la bocca chiusa) dovrebbe provare la Yamaha in Malesia a fine mese. Per i meccanici del team (la squadra di Burgess, quella che fino ad oggi era Honda, magari) il biglietto per Kuala Lumpur è già pronto.

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