Civ
L'alba di una nuova era: le Sportbike
Parte al CIV la nuova classe sperimentale che raccoglie le sempre più diffuse sportive stradali di media cilindrata: motorizzazioni molto diverse, regolamento che cerca di allineare le prestazioni e gare subito combattute
Lo scorso weekend, alla tappa d’esordio del Dunlop CIV a Misano, una categoria inedita si è affacciata sul mondo delle corse italiane: la Sportbike.
Erede della vecchia Supersport300, è la nuova categoria d’ingresso delle derivate di serie e di fatto è la versione moderna della Superbike, che a fine Anni 80 metteva a confronto in pista le sportive più vendute, all’epoca le 750 4 cilindri giapponesi cui si aggiunsero le bicilindriche Ducati.
Oggi che le sportive stradali più vendute sono attorno ai 600-700 cc, con i frazionamenti più disparati, l’idea di metterli a confronto in pista ha più di un punto di interesse. Ufficialmente la Sportbike nasce per colmare parte del gap prestazionale che c’era tra la SSP300 e la SSP, cercando di contenere i costi e attirare nuovi investimenti delle Case ufficiali. Di fatto si propone di essere la vetrina delle sportive di nuova generazione, quasi sempre meno estreme delle moto che ancora animano la SSP.


Gli anni difficili della SSP300
Creata nel 2017 con l’intento di rendere più abbordabile l’ingresso al Mondiale SBK, e dare a tutti o quasi la possibilità di guidare ed inseguire il proprio sogno di carriera tra i cordoli, la Supersport 300 è andata incontro negli anni a molte critiche. Le moto individuate, pensate per strizzare l’occhio anche ai mercati emergenti dell’Asia, erano però relativamente pesanti e poco potenti (poco più di 40 CV): questo portava a gare di gruppo avvincenti, ma non efficaci nel far spiccare il talento del pilota. A riprova di ciò, di tutti i vincitori del campionato, gli unici che hanno avuto un seguito di carriera di rilievo sono stati Manuel Gonzalez (ora in Moto2) e Adrian Huertas (vincitore della Supersport e ora pilota Moto2). Inoltre, proprio a causa dei grandi gruppi che si creano, non è raro che si verifichino incidenti pericolosi, talvolta fatali: in 8 anni in SSP300 ci sono stati due morti, contro uno solo in tutte e tre le classi del Motomondiale nello stesso periodo.Il campionato: le moto che corrono
Il nuovo campionato Sportbike avrà anche una funzione sperimentale: il CIV, l’IDM (Germania) e il BSB (Inghilterra) saranno i pionieri di questa nuova categoria. Dopo aver attentamente analizzato i risultati e le prestazioni delle moto ammesse, la FIM ha già annunciato che nel 2026 anche il Mondiale avrà la sua categoria Sportbike. Verrà studiato un regolamento che garantisca la competitività di tutte le moto, agendo su peso e potenza erogata. Un compito che si preannuncia non facile, considerando la varietà di moto e motori che vi potrà partecipare:- Aprilia RS660
- Yamaha YZF-R7
- Triumph Daytona 660
- Kawasaki ZX-4RR
- Suzuki GSX-8R
- CFMOTO 675SR-R
- Kove 450RR Pro